Euroconstruct prevede la crescita del mercato europeo delle costruzioni

Secondo Euroconstruct cresce il mercato delle costruzioni in Europa e in Italia
Cresce il mercato delle costruzioni in Europa e in Italia

Cresce il mercato delle costruzioni in Europa e in Italia

Durante l’ultima edizione di Euroconstruct, che si è tenuta recentemente a Budapest, la rete delle società europee di previsione sul mercato delle costruzioni ha abbassato le proprie stime sulla crescita del settore nel 2015, portandole dall’1,9% previsto alcuni mesi prima a 1,6%, a fronte di una crescita del PIL dell’1,9%.

Le previsioni di crescita futura del mercato delle costruzioni sono però molto positive, pari a +3% nel 2016 e +2,7% nel 2017. Il tasso di crescita previsto in particolare per quest’anno è decisamente alto rispetto alla media degli ultimi anni, ed è stato alzato rispetto a quanto si prevedeva nell’estate 2015 (+2,4%). Per il 2018 si prevede invece un tasso di crescita del 2%.

Il valore complessivo del mercato europeo delle costruzioni dovrebbe pertanto raggiungere i 1.410 miliardi di euro nel 2016, 1.450 miliardi nel 2017 e 1.480 miliardi nel 2018, valori ancora lontani da quelli pre-crisi (si consideri che nel 2007 la produzione nelle costruzioni arrivava a 1.530 miliardi di euro).

Il dato positivo è che tutti i 19 paesi analizzati da Euroconstruct dovrebbero veder crescere il mercato dell’edilizia da qui al 2018.

L’impatto dei flussi di migranti in arrivo

Oltre alle stime sull’andamento del mercato, la conferenza si è concentrata su un tema molto attuale, quello dei migranti. La crescita prevista nei prossimi anni è dovuta anche al forte afflusso di migranti che arriveranno in particolare nei paesi del Nord Europa (come Germania, Olanda e paesi nordici), che dovrebbero far crescere la domanda di costruzione di nuove abitazioni o di recupero di quelle esistenti. Nel 2015 il peso delle attività di riparazione rinnovo e manutenzione delle abitazioni era pari al 60% del totale del mercato.

Questo tuttavia, aggiungiamo noi, dipenderà molto dalla rapidità con cui i paesi ospiti gestiranno l’integrazione dei migranti nelle loro economie: una lunga permanenza in centri di accoglienza ridurrà molto l’impatto dei migranti non solo per l’edilizia ma per l’economia nel complesso, in qualità di lavoratori, percettori di reddito, consumatori e pagatori di tasse. Il fatto che molti profughi siriani, ad esempio, siano istruiti, faciliterà il loro apporto, ma un medico confinato in un centro di accoglienza senza permesso di lavorare resta un’occasione sprecata per il paese ospite nonostante la sua laurea.

Ottimismo anche nel non residenziale

Dopo un 2015 dove la crescita è stata del 3,3% (anche grazie al positivo impatto dei fondi europei del ciclo di programmazione in conclusione), anche sul fronte del segmento non residenziale le previsioni per tutti i paesi europei sono positive, con solo un paio di paesi (Svezia e Finlandia) in leggera contrazione nel 2017. Il tasso di crescita previsto per questo segmento è del 2,7% quest’anno, seguito da +4,2% nel 2017 e +2,8% nel 2018.

Nel complesso gli analisti di Euroconstruct stimano infine che il contributo dei paesi di maggiori dimensioni (Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna e Polonia) sarà quello più rilevante per la crescita complessiva: circa il 75% della crescita del mercato europeo delle costruzioni verrà quest’anno da questi sei paesi, un fatto che non accadeva da anni, e che rende in particolare speranzosi per il nostro Paese, che dallo scoppio della crisi globale ha inanellato diversi anni di contrazione del settore.

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