Come corre il noleggio USA

Secondo l’American Rental Association (ARA) il mercato del noleggio a stelle e strisce continuerà a crescere in modo stabile nei prossimi anni: le ultime stime riportano tassi di crescita attesi del 6,6% per il 2016 e del 5,6% nel 2017.

Secondo le stime aggiornate, che sono state presentate durante l’ultima edizione dell’ARA Rental Show ad Atlanta, i ricavi complessivi da noleggio riferiti ai settori delle costruzioni, dell’industria, del noleggio generalista e di quello per eventi dovrebbero raggiungere i 48,2 miliardi di dollari nel 2016, e arrivare a 53,7 miliardi nel 2019.

Le stime per l’andamento di quest’anno sono grosso modo invariate rispetto alle previsioni precedenti, mentre quelle per l’anno prossimo sono state leggermente riviste al ribasso. Il motivo di tale revisione è sostanzialmente legato all’evoluzione del settore della produzione energetica (che risente della crisi dello shale gas), il cui calo è stato però controbilanciato dalla crescita nel settore delle costruzioni residenziali e non residenziali.

L’ARA riporta inoltre che il tasso di penetrazione del noleggio è leggermente diminuito nel 2015 (anno in cui si è attestato al 52,9%) rispetto al 2014 (53,9%). Questo indice viene misurato come percentuale delle macchine presenti nei parchi dei noleggiatori fatto 100 il totale della flotta complessiva di macchine disponibili negli USA.

Nel 2015 il settore delle costruzioni è cresciuto molto, mentre quello dell’energia (che aveva avuto un boom negli ultimi anni) si è drasticamente ridotto. Tuttavia molte delle attrezzature necessarie per gli impianti estrattivi sono state destinate al settore edile. Questo in particolare ha favorito le aziende specializzate in entrambi i mercati, che hanno potuto compensare i loro andamenti e cambiare la destinazione di alcune macchine. Questo ha portato a un rallentamento degli investimenti da parte dei noleggiatori, mentre quelli delle imprese edili sono continuati, portando così alla riduzione della penetrazione del noleggio citata poco sopra.

Gli analisti dell’ARA ritengono pertanto che questa riduzione del tasso di penetrazione del noleggio non sia da considerare un elemento negativo, ma solo una dimostrazione della flessibilità delle aziende.

Resterebbe quindi intatto quel trend storico di spostamento verso il noleggio, iniziato alcuni anni fa, per il quale i clienti che hanno sperimentato i vantaggi del noleggio durante la crisi non lo hanno abbandonato (quantomeno non completamente) alla ripresa del mercato.