La chiave di svolta – Seth Godin

La chiave di svolta
La chiave di svolta

Seth Godin è uno degli autori preferiti da chi scrive su questo Portale. I suoi libri e il suo blog sono sempre ricchi di spunti sul marketing, sulla comunicazione, sulla strategia e sulla crescita personale. Lo abbiamo citato e ne abbiamo ripreso le idee moltissime volte.

E il suo libro “La chiave di svolta” parla proprio di quest’ultimo tema: “come essere indispensabili” (questo è il concetto a cui rimanda anche sottotitolo della versione italiana), ossia come contribuire alla propria organizzazione, liberandosi dalla logica, ormai antiquata, per cui ogni persona in realtà è solo un ingranaggio (uguale a tutti gli altri e pertanto intercambiabile) nella grande macchina aziendale.

Le aziende (ma in generale un po’ tutte le organizzazioni) hanno infatti bisogno di “perni”, ossia di figure chiave che le aiutano a muoversi e a creare valore. Ma quali sono questi perni? Sono tutti quegli elementi indispensabili, anche se magari piccoli e apparentemente poco rilevanti. Sono cioè le persone che tengono insieme una organizzazione: senza di loro le cose si sfaldano.

Un venditore che gestisce le relazioni con i clienti chiave dell’azienda, creando valore per questi ultimi, è una figura chiave. Un addetto all’amministrazione che si adopera costantemente per risolvere i problemi dei propri colleghi e quelli dei clienti, non generando ma cercando di eliminare la burocrazia inutile, è una figura chiave. Un manutentore che interviene rapidamente per gestire al meglio sia la manutenzione programmata che quella in cantiere è una figura chiave.

Ci sono inoltre alcuni concetti di questo libro che vale la pena di sottolineare.

Il cervello rettile – la resistenza

Nel nostro cervello c’è un’area, l’amigdala, retaggio di un’epoca, la preistoria, in cui affrontare sfide nuove e impreviste poteva essere letale, e quindi da evitare a tutti i costi. Questa resistenza al cambiamento viene da lontano, e spesso viene scambiata per pigrizia, ma non lo è: si tratta della naturale tendenza a restare al sicuro, e solo quando la si identifica la si può combattere.

La resistenza di questa parte ancestrale del cervello (che noi umani abbiamo in comune con i rettili) ci porta a pensare di non avere buone idee, di non essere all’altezza, che non avremo mai l’approvazione del nostro capo, che non riusciremo mai fare quello che fanno gli altri, e così via. In altre parole, ci spinge a pensare che è meglio starsene al proprio posto, e fare solo il minimo indispensabile.

Non esiste una mappa

Le figure chiave non aspettano che qualcuno dica loro che cosa fare: lo fanno e basta. E’ praticamente impossibile che gli altri, che sono influenzati dalla stessa resistenza che riguarda anche noi, ci spingano ad agire. Ognuno deve crearsi la propria mappa, anche se è difficile.

Le sette qualità di una figura chiave

Secondo Seth Godin, una figura chiave fanno due cose per la loro organizzazione: svolgono lavoro emotivo e tracciano una mappa. Nello specifico, tra le numerose caratteristiche o capacità che consentono di identificare una figura chiave ci sono:

  1. Garantire un’interfaccia unica tra i membri di un’organizzazione.
  2. Trasmettere straordinaria creatività.
  3. Gestire una situazione o un’ organizzazione molto complessa.
  4. Orientare i clienti.
  5. Ispirare lo staff.
  6. Fornire una profonda conoscenza settoriale.
  7. Avere un talento unico.

Si tratta solo di una possibile lista, ma di un elenco che comunque rende bene l’idea.

E si tratta solo di tre dei numerosi concetti illustrati in questo libro, che consigliamo a tutti i nostri lettori.

La chiave di svolta è disponibile su Amazon in versione rilegata.

Tag dell'articolo: marketing

Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di