Il noleggio nell’elettronica consumer: luci e ombre

Noleggio smartphone Samsung Smart Rent
Noleggio smartphone Samsung Smart Rent

I lettori del nostro portale conoscono molto bene i vantaggi e i benefici che il noleggio offre a chi lo utilizza come formula per ottenere il possesso, sia pure temporaneo, di un bene.

Noleggio smartphone Samsung Smart Rent

Nel campo dell’informatica, inoltre, da anni numerose imprese hanno messo a punto formule interessanti di noleggio di prodotti tecnologici per le aziende, offrendo la possibilità di avere server, PC, stampanti e accessori, rendendo variabili gli investimenti fissi, con canoni chiari, con servizi di assistenza e manutenzione completi e con la possibilità di rinnovare il parco delle macchine nel momento in cui si raggiunge il momento di passare a mezzi nuovi e più potenti.

Quello che forse sta avvenendo con più frequenza negli ultimi anni, complice la sempre maggiore diffusione della tecnologia presso i consumatori, è la messa a punto di formule di noleggio dirette specificamente a questi ultimi. Ultimamente si sono affacciate sul mercato diverse soluzioni e iniziative, ma il mercato forse fa un po’ fatica a metterle a fuoco.

Samsung e il noleggio dei Galaxy

Samsung ha lanciato proprio da qualche giorno una formula di noleggio di propri smartphone Galaxy chiamata Samsung Smart Rent. Ne abbiamo parlato proprio tre giorni fa sulle pagine di questo Portale. Lo smartphone è offerto a noleggio con un anticipo di 99 euro e 24 canoni mensili (il cui importo varia in funzione del modello): nei canoni sono compresi l’assicurazione contro il furto e i danni accidentali, nonché la garanzia. Per offrirlo, Samsung ha siglato una partnership con Personal Renting, società del gruppo BNP Paribas.

Il servizio è rivolto espressamente a coloro che desiderano avere sempre a disposizione l’ultimo modello di smartphone Galaxy (sono coperti tutti i modelli più attuali), in quanto al termine del periodo il telefono torna a essere di proprietà della società di noleggio: in questo caso, il consumatore può semplicemente comprarsi un altro smartphone, oppure rinnovare il noleggio con un altro modello di Samsung, avendo maturato il diritto all’upgrade.

Si tratta di un modello di noleggio che si adatta ai prodotti tecnologici a elevato tasso di rinnovo, come gli smartphone (o i tablet) per i quali in genere viene rilasciato un nuovo prodotto ogni 12 mesi. Esso, tra l’altro, è molto simile (per non dire uguale) ad Apple Upgrade Program, il programma di noleggio degli iPhone, che però è disponibile negli Stati Uniti e non in Italia.

Polemiche (sterili o motivate?)

Su alcuni siti che seguono il mercato dei dispositivi Android e Samsung è stato tuttavia sottolineato come Samsung Smart Rent presenti alcuni svantaggi come le penali per il danneggiamento (non accidentale), quelle per il recesso anticipato, e soprattutto proprio il fatto che alla fine del periodo il dispositivo non resta di proprietà del cliente. Né Samsung né la società di noleggio pubblicizzano, infatti, formule di riscatto del telefono, né gratuite né a pagamento, il che lascia intendere che si tratti un noleggio “puro”: questo peraltro depone a favore della società coreana, che si tiene lontano da formule scorrette dal punto di vista finanziario.

Questo ha fatto storcere il naso ad alcuni lettori dei siti che commentano le notizie del mondo Android, che non reputano conveniente questa formula. Tuttavia forse questi utenti non hanno analizzato correttamente le caratteristiche della proposta che viene loro fatta.

In “difesa“ di questa formula di noleggio, infatti, si può dire che, rispetto all’acquisto tout court, essa offre non solo la rateizzazione dei canoni, ma anche l’assicurazione e la garanzia aggiuntiva. Il costo complessivo, inoltre, è leggermente inferiore a quello del prodotto se acquistato in un’unica soluzione.

In questo probabilmente non aiuta il mercato, né i consumatori, il proliferare che negli ultimi anni c’è stato di offerte di finanziamento vere e proprie, o forme di finanziamento più o meno occulto da parte delle compagnie telefoniche, che portano a una rateizzazione dei costi e al godimento finale del bene da parte del cliente. Le quali tuttavia possono avere costi finanziari (sotto forma di TAEG e TAN positivi) e mancare di garanzie e assicurazioni ulteriori.

Fanno quindi fatica i consumatori, e forse quelli italiani in particolare, a capire che il noleggio non è una mera forma di finanziamento, anche se rende variabili e dilazionati i costi di possesso (si badi bene, non di acquisto) del bene e consente di non sborsare tutto e subito. E in questo di certo non aiuta la comunicazione del brand, che mette in vetrina chiaramente il costo iniziale e i canoni successivi, replicando gli schemi delle compagnie telefoniche e delle grandi catene di informatica.

I consumatori dovrebbero invece fare due cose.

  1. Ragionare bene su quali sono le proprie reali esigenze. Per un uomo d’affari o un libero professionista può essere indispensabile avere una garanzia di riparazione del prodotto entro massimo 48 ore (come garantisce Samsung), mentre per qualcun altro può non essere rilevante. Se l’obiettivo è mantenere il possesso del telefono per minimo tre anni, o idealmente fino a che non cade a pezzi, chiaramente sarà poco interessante una proposta per cui il prezzo del prodotto si ripartisce su 24 mesi ma poi si riparte da zero: in questo caso è meglio trovare una compagnia che rateizza il costo di acquisto o, se non ci si vuole vincolare al suo contratto telefonico, fare un finanziamento.
  2. Leggere bene tutte le condizioni e chiedere espressamente chiarimenti al venditore o al noleggiatore, per confrontare correttamente tutte le opzioni a disposizione.

Per tutti i noleggiatori, ma anche per i venditori di smartphone, la lezione che si può trarre da questo piccolo caso di comunicazione è sempre la stessa: occorre avere un approccio consulenziale alla vendita, per aiutare il cliente a capire i due elementi appena descritti poco sopra. Approccio che si concretizza anche in una comunicazione chiara dei vantaggi e costi (non ne devono esistere di occulti) e in un’attenta targettizzazione del proprio mercato di riferimento, andando a rivolgere l’offerta specificamente a quei segmenti con esigenze specifiche a cui esso dà risposta.

Tag dell'articolo: noleggio, noleggio con riscatto

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