5 suggerimenti rapidi per l’oggetto delle vostre email

Cose da non scrivere in email commerciali
Cose da non scrivere in email commerciali

Anche il mondo della comunicazione online, così come la vita di tutti i giorni, vive la sua evoluzione lungo una striscia di eventi che scandiscono il passare del tempo e delle stagioni. Si passa dalla fine delle vacanze con ritorno a scuola all’arrivo dell’autunno, poi viene Halloween, il periodo dei vini novelli e dell’avvicinarsi dell’inverno, per poi arrivare alle feste e all’anno nuovo.

E’ quindi normale attendersi che anche l’email marketing possa prendere spunto dalla normale evoluzione delle stagioni e delle feste, per mandare messaggi a tema o comunque più mirati. Tuttavia, per avere risultati soddisfacenti, occorre programmare come si deve i propri messaggi, a partire dal loro oggetto.

Suggerimenti per oggetto email commerciali

Se si riesce a far aprire il proprio messaggio si è infatti superato un ostacolo fondamentale, e diventa più facile ottenere un maggior coinvolgimento dei destinatari, e magari qualche risultato in termini di vendite e profitti.

Vediamo quindi 5 suggerimenti che possono essere utili per migliorare l’oggetto dei propri messaggi e ottenere risultati migliori, specialmente in corrispondenza dell’arrivo di occasioni speciali nella stagione in corso.

1. Personalizzate

Le campagne di email marketing in cui si personalizza l’oggetto dei messaggi ottengono tassi di apertura medi del 50% in più, e quasi due volte e mezzo il numero di click rispetto a quelle che non vengono personalizzate.

Ma solo il 2% delle email commerciali utilizza la personalizzazione dell’oggetto: l’1,1% viene personalizzato con il nome del destinatario, mentre un altro 1,2% viene personalizzato con altri elementi. Esiste quindi un ampio margine di miglioramento nel mercato.

Tutte le principali piattaforme di invio email (come ad esempio MailChimp, Aweber, ContactLab, MailUp) consentono di personalizzare il campo dell’oggetto, per cui la parte tecnica non può essere una scusa per non farlo. Più che altro occorre che il database sia profilato adeguatamente e contenga questi campi, anche per evitare errori come quello di quel mittente che mi scrive “caro ocresta ocresta”…

2. Agite di conseguenza

I messaggi automatizzati sono email che partono in automatico non appena il destinatario fa qualcosa di specifico via email o sul sito. Molti email marketer impostano questi messaggi e poi se ne dimenticano.

Un esempio tipico è quello dei messaggi inviati a chi scarica un certo documento o si iscrive a una newsletter. Invece di mandare un semplice messaggio standard, perché non proporre il download di un altro documento, o la visita a un’altra pagina del sito, o proporre un’offerta speciale? Sono tutte azioni che stimolano chi riceve il messaggio a tornare in contatto con l’azienda.

L’importante è che il messaggio sia breve e conciso, a partire dall’oggetto e lungo tutto il testo.

3. Siate brevi (sempre!)

Anche se può sembrare una buona idea inserire nell’oggetto del messaggio ogni minimo dettaglio della propria offerta del momento, i destinatari possono già capire che cosa offrite loro con un oggetto più breve, e nel mondo di oggi, dove l’attenzione è scarsissima e gli stimoli infiniti, quasi sempre preferiranno leggere il meno possibile.

Secondo alcune statistiche gli oggetti più brevi di 21 caratteri portano a un tasso di apertura superiore del 31% alla media, pur rappresentando meno del 5% dei casi.

Un oggetto breve aiuta moltissimo anche nel campo dei dispositivi mobili, dove lo spazio è pochissimo. Se lo spazio visibile sui dispositivi è di 35 caratteri o meno, un oggetto lungo 60 in pratica non sarà visibile per quasi metà, il che potrebbe indisporre chi guarda l’email da uno smartphone, o rendere comunque il messaggio più facile da ignorare.

Meglio trasferire nell’intestazione del messaggio un sunto (comunque breve!) di quello che avete da offrire.

4. Prendete spunto dai trend del momento

Citare i trend di settore, anche quelli che ci coinvolgono non solo sul posto di lavoro, ma magari anche come persone qualunque (ad esempio le festività) è un ottimo modo per catturare l’attenzione di chi legge un messaggio.

Ad esempio, nel settore dei beni di consumo (un ambito B2C, quindi) nel 2016 la festività di Halloween ha raggiunto il suo massimo storico in termini di vendite al dettaglio.

Ma anche se non operate nel settore che serve direttamente i consumatori, potete comunque sfruttare le occasioni che si presentano. Non sto ovviamente parlando di offrire sconti per Natale o Pasqua (non avrebbe molto senso, probabilmente, fare sconti sul noleggio di piattaforme in occasione delle feste): si tratta invece di identificare i trend e i momenti “topici” del mercato per fornire promozioni mirate.

In inverno, ad esempio, il momento è buono per proporre il noleggio di macchine e mezzi utili per spalare la neve, oppure per le torri faro, nei periodi in cui le giornate sono più corte.

Ma al di là dei momenti che influenzano l’uso dei prodotti, anche le festività possono essere buone occasioni: non magari per fare sconti o promozioni fuori luogo, ma per personalizzare lo stile e la grafica delle comunicazioni con il tema del momento, usandolo come mero pretesto.

5. Se dovete essere lunghi, credeteci

Nel 2017 secondo alcune indagini più di un quinto dei messaggi aveva un oggetto più lungo di 60 caratteri. Questo sembra apparentemente contraddire quanto abbiamo visto sopra a proposito della brevità che i messaggi devono avere.

Tuttavia questi messaggi con l’oggetto lungo hanno ottenuto tassi di apertura di tutto rispetto (14,8%): migliori di quelli dei messaggi con oggetti di media lunghezza (13,8%), anche se non all’altezza delle email con oggetto corto (18,5%). Gli oggetti più lunghi consentono di essere più chiari nelle offerte proposte, anche se sono a rischio di non vedersi correttamente sullo schermo di uno smartphone.

Abbiate solo l’accortezza di mettere subito all’inizio il vantaggio fondamentale della vostra offerta.

In conclusione

Non importa che la vostra azienda stia pianificando una campagna email per il Natale o stia lavorando alla sua strategia di lungo periodo: usare gli oggetti delle email in modo strategico è comunque fondamentale.

Ogni giorno i vostri clienti sono inondati di messaggi email, SMS, messaggi su WhatsApp e aggiornamenti sui social. Per raggiungerli ed evitare di perdersi nel marasma di queste comunicazioni occorre testare tutte le soluzioni possibili, e proseguire con ciò che funziona, analizzando i dati di tutti gli invii.

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