Anche Zipcar, un’azienda di car sharing giovane come il nuovo millennio, ha visto il suo modello di business trasformato dai social media e dalle comunicazioni mobili via Internet.
Fondata 12 ani fa, Zipcar costituisce un esempio di nuova azienda di autonoleggio che si autodefinisce un “servizio di car sharing e un car club“. Invece che andare in una filiale qualunque, compilare un sacco di moduli e prendere a noleggio un’autovettura, i clienti di Zipcar sì abbonano on-line, prenotano un’auto parcheggiata vicino a casa loro, la sbloccano con una chiave RFID, e possono partire. Il noleggio dura poche ore o giorni interi.
Quando l’azienda ha iniziato, lo strumento di prenotazione principale era il browser; l’uso di SMS è arrivato solo in seguito. Ora la modalità principale è un’App per lo smartphone, introdotta solo negli ultimi due o tre anni, ma tanto importante da far dire al suo CEO, Scott Griffith, che senza Internet mobile l’azienda probabilmente non esisterebbe.
Dopo un secolo di sviluppo della proprietà e del possesso delle automobili, gli USA e il resto del mondo avanzato si stanno spostando verso l’uso condiviso e il cosiddetto ridesharing, ossia la condivisione dei mezzi. Oltre a Zipcar, ci sono servizi come Lyft e Sidecar, che consente a chiunque negli USA ha una macchina di trasformarla in taxi, il bike sharing, e App come Uber, che aiutano la prenotazione di veicoli privati con conducente.
Questo a sua volta cambia le abitudini, rendendo più semplice ad esempio vivere in centro città senza dover per forza possedere una macchina. La mobilità per decenni ha coinciso con il possesso di una vettura, ma questo sta cambiando. E questi fenomeni coinvolgono particolarmente i giovani (la cosiddetta generazione dei Millennial, cioè delle persone nate a cavallo del nuovo millennio), che sono sempre più connessi alle aziende, a Internet e tra loro, sfruttando i social media e le tecnologie mobili oggi disponibili.
Anche Zipcar cerca di cavalcare questi trend, integrando sempre di più telefonini e smartphone sulle vetture e nei suoi servizi. Ad esempio, testando un sistema per velocizzare le pratiche di noleggio, mediante la scansione della patente del cliente e l’invio via smartphone. Oppure introducendo una base per smartphone sulle macchine a noleggio, con cui si può usare in sicurezza la sua App, ascoltare musica o ricevere istruzioni sull’uso delle auto elettriche.
Non stupisce più di tanto, quindi, che sempre secondo Griffith Zipcar sia un’azienda di tecnologia che incidentalmente possiede una flotta di autovetture a noleggio.