Il 18 settembre 2015 Martin Winterkorn, Amministratore delegato di Volkswagen, conferma in una conferenza stampa le indiscrezioni riguardo a “centraline truccate”. Nei giorni seguenti i media globali analizzano gli aspetti futuri della vicenda, in altre parole l’impatto che lo scandalo avrebbe avuto sui fatturati dell’azienda tedesca, ipotizzando gravi perdite dovute al calo delle vendite delle auto e alle ingenti multe che Volkswagen avrebbe dovuto pagare in seguito alle azioni legali dei consumatori.
Nel frattempo sono passati alcuni mesi. A inizio 2016, UNRAE ha pubblicato un’analisi riguardante le vendite del gruppo VW dallo scoppio del caso a fine 2015. A differenza di quello che ci si immaginava, i dati sembrano invece sorridere alla casa automobilistica. Per quel che riguarda il nuovo, a settembre e ottobre le vendite hanno subito un lieve calo rispetto al 2014. Calo che ha però colpito l’intero mercato automobilistico, segno che i consumatori hanno preferito aspettare piuttosto che acquistare altrove. Lo prova il fatto che a novembre VW ha segnato una crescita superiore a quella del mercato, mentre a dicembre le quote di vendita sono rimaste stabili rispetto all’anno precedente.
Per quel che riguarda l’usato, invece, il calo nei mesi di settembre e ottobre è stato netto (circa il 7%), però già il mese di novembre ha registrato transazioni in linea col 2014. Andamento positivo che è addirittura aumentato nel mese di dicembre, dovuto sicuramente al fatto che, per effetto dello scandalo, i consumatori hanno trovato offerte a loro vantaggiose.
I feedback raccolti presso la clientela dai concessionari sembrano orientati a non punire la Volkswagen. I clienti continuano a premiare la qualità e l’affidabilità del prodotto che, soprattutto nel nuovo, non è interessata dal problema che ha generato lo scandalo. Per l’usato resta ancora qualche perplessità, conteranno molto le tempistiche sulla riparazione dei prodotti annunciate dalla casa tedesca.
Resta ancora da capire l’impatto delle azioni legali sui conti, ma anche in questo caso sembrerebbero inferiori rispetto quanto catastroficamente preventivato a settembre 2015.
La sensibilità sul tema delle emissioni è tendente allo zero per la maggioranza dei consumatori quindi il risentimento nei confronti di VW è più che altro legato all’ottenimento di qualche agevolazione di tipo economico. Se avessero truccato sulla qualità dei componenti o sulla sicurezza allora sarebbe stato diverso e forse avrebbero perso quote considerevoli. Ma a chi interessa davvero delle emissioni ? Noleggio auto ad imprese da 25 anni e penso di aver sentito parlare di “scelta basata anche sulle emissioni” una decina di volte … forse.