Tra qualche tempo la persona che consegnerà un pacco di Amazon potreste essere voi, cari lettori di questo blog, oppure uno dei vostri vicini. Secondo il Wall Street Journal, Amazon sta infatti lavorando a un nuovo servizio, chiamato “On My Way” (che può essere tradotto sia come “Sono in arrivo” che “A modo mio”), che consentirebbe di assoldare temporaneamente le persone a cui affidare la consegna in alcune aree.
Non si hanno notizie sui tempi di lancio, e peraltro già nel 2013 un servizio di questo tipo è stato prima annunciato e poi cancellato da Walmart, il più grande distributore al dettaglio al mondo. Quindi anche in questo caso non è detto che l’idea si concretizzi davvero.
Il mondo delle consegna ultimamente è comunque al centro di numerose speculazioni sull’ingresso di servizi basati sulla sharing economy. Il modo più diretto per chi vende online (ma anche nel mondo reale), è affidarsi ai servizi che esistono già, come Postmates, TaskRabbit, ma anche la stessa Uber.
Anche il servizio di Amazon sarà basato su un’App, secondo il Wall Street Journal, logicamente per avvisare i corrieri condivisi che una consegna li attende, e segnalare un percorso ottimizzato quando le consegne sono più di una. E’ inoltre logico attendersi un sistema di verifica dell’identità dei corrieri, per evitare furti e altri spiacevoli incidenti.
Amazon avrà bisogno anche di una rete di punti di prelievo per questi pacchi, presumibilmente presso altri retailer nelle principali aree urbane. Non è chiaro se intende chiedere la collaborazione di quelli che sono a tutti gli effetti i suoi concorrenti, o si appoggerà alla rete di armadietti per la consegna (i cosiddetti locker) che sta già costruendo in giro per gli USA.
In questo modo Amazon potrà ridurre i suoi costi di consegna, che quest’anno sono cresciuti del 31% su un volume di circa 3,5 milioni di colli. Non è tuttavia chiaro se è quanto questo potrà portare a sconti anche per i clienti, o invece a un miglioramento per i margini del colosso di Seattle. Peraltro è di qualche giorno fa la notizia che l’abbonamento ai servizi di consegna Prime in Italia ha visto un miglioramento dei tempi garantiti, ma anche un raddoppio del canone annuale (da 10 a 20 euro).
E prima che qualcuno di voi si metta a ragionare di un incarico da corriere per Amazon, oltre a considerare che questa iniziativa riguarderà per prima cosa gli USA, sappiate che non è ancora stato deciso se i corrieri saranno pagati in contanti o in buoni spesa Amazon…