La creazione di auto che vanno da sole è uno dei temi che, negli ultimi mesi, sta catalizzando l’attenzione e le speculazioni sia degli esperti del settore automobilistico che dei mercati finanziari. Non passa settimana senza che emergano notizie dei piani, più o meno segreti, di questa casa automobilistica e quella start-up di successo della Silicon Valley per concretizzare, sia pure fra un buon numero di anni, quello che fino a oggi è un prodotto visto solo nei film e nei libri di fantascienza.
E in queste settimane è stato il turno di Fiat-Chrysler di essere al centro dei rumors: potrebbe essere infatti il gruppo guidato da Sergio Marchionne il protagonista di un accordo con Uber per lo sviluppo delle auto a guida autonoma.
E’ questo lo scenario delineato recentemente da ben due autorevoli fonti informative sul mercato finanziario, Bloomberg e il Wall Street Journal. Anche il fatto che due testate di questo calibro riportino la notizia è sintomo di una sua attendibilità potenzialmente molto elevata.
Questo non vuol dire, si noti bene, che l’accordo, che a oggi viene dato in dirittura d’arrivo per fine anno, sia certo: molte cose possono ancora cambiare o farlo saltare.
Però, se la cosa dovesse concretizzarsi, potrebbe essere proprio il gruppo FCA a produrre, sfruttando a tal fine anche i software e gli algoritmi di Uber, le auto autonome con cui creare intere flotte di veicoli che girano per la città spostando i clienti a piacimento.
Chiaramente, se l’accordo Uber-FCA dovesse saltare, entrambe le controparti sarebbero semplicemente libere di cercarsi altri partner con cui perseguire il sogno fantascientifico dell’auto che si guida da sola (non diversamente da ciò che hanno fatto General Motors con Lyft e Apple con il suo recente investimento in Didi Chuxing). La stessa Uber sarebbe ad esempio in trattative con altri gruppi automobilistici, come Toyota.
Se questo scenario dovesse concretizzarsi (oggettivamente un “se” oggi grosso non come una macchina, ma come un grattacielo) sarà interessante osservare la reazione delle lobby dei tassisti e dei nostri governanti.