Negli USA Uber sta sempre di più sfruttando la sua rete di autisti per la consegna di pacchi oltre che per il trasporto di passeggeri.
Secondo la rivista online Recode, l’azienda sta ufficialmente lanciando un servizio di consegna in giornata chiamato UberRush, dopo aver completato la fase di test nella città di New York. Il nuovo servizio partirà a San Francisco, Chicago e New York, con costi di consegna compresi tra 5 e 7 dollari. Uber quindi ormai considera quello delle consegne un segmento ufficiale della propria offerta, e non più solo un esperimento.
A differenza del suo servizio di ride sharing, quello delle consegne non utilizzerà una App per smartphone. UberRush apparirà invece come una delle opzioni disponibili per la consegna presso i siti di vendita online, ovviamente con la premessa che questi ultimi devono avere un punto di partenza della merce (negozio fisico) nella zona. I venditori potranno integrare il servizio di Uber direttamente o usare un fornitore di servizi eCommerce come Shopify o Bigcommerce.
I prodotti trattati includeranno gli alimentari, i fiori e l’abbigliamento. Attualmente sembra che il servizio sia interessante soprattutto per piccoli negozi locali, più che per le grandi catene, probabilmente a causa della maggiore complessità logistica da gestire.
A quanto sembra di capire dalle poche informazioni disponibili, Uber si avvale sia dei suoi autisti che di persone che consegnano i prodotti in bici. Gli autisti gestiscono entrambi i servizi dalla stessa App, che li aiuta a individuare i tragitti più rapidi per entrambi i tipi di “consegna”.
Questo è un altro dei vantaggi derivanti dall’avere già una flotta di autisti pronta sulle strade. Uber non è infatti l’unica azienda che si sta lanciando nel settore delle consegne locali: ci sono altre start-up nate per questo, come Postmates, e colossi del calibro di Google e Amazon. Al pari di servizi come Postmates, Uber si appoggia a una rete di “corrieri” indipendenti, e quindi non ha i costi fissi della gestione della struttura. A differenza di Google e Amazon, inoltre, Uber ha anche il vantaggio della prima mossa, perché ha già la sua flotta (a parte il discorso delle bici).
Col tempo, se Uber riuscirà a stringere accordi con i retailer, questo servizio potrebbe essere esteso anche a città più piccole di New York e Chicago: un bel vantaggio anche per i consumatori dell’era dell’eCommerce.