Come riporta la rivista International Rental News, otto tra il leader del noleggio britannico stanno unendo le forze per combattere i furti di beni nei luoghi di utilizzo, che costano al settore circa 800 milioni di sterline all’anno. Quasi tutte le aziende di noleggio britanniche nei settori industriali e delle costruzioni prima o poi sono vittime di furti o appropriazioni indebite.
Le aziende protagoniste di questa iniziativa sono A-Plant, Brandon Hire, GAP Hire Solutions, Hewden, HSS Hire Group, Nationwide Platforms, Speedy Solutions e VP.
A novembre dell’anno scorso c’è stato un evento sul tema, durante il quale le aziende hanno iniziato il percorso di collaborazione per la condivisione di informazioni, idee e best practice. Lo scambio di informazioni, in particolare, viene visto come uno strumento indispensabile per ridurre i furti.
Al primo incontro, recentemente tenutosi negli uffici scozzesi della GAP Hire Solutions, si è parlato di come aumentare la sicurezza nei depositi e presso la clientela, e come stringere rapporti di collaborazione con le forze di polizia.
Pur non sapendo fino a che livello di dettaglio si siano spinti (e si spingeranno) i protagonisti di questa iniziativa, e quali strumenti operativi realmente praticabili potranno emergere, non si può negare che si tratta di un’azione che merita apprezzamento e sostegno.
Sarebbe forse utile che anche nel nostro paese si iniziasse a dialogare su questo tema, forse proprio a partire da statistiche chiare e condivise sul tema, che a oggi sono disponibili forse solo nel settore dell’autonoleggio.
Anni fa l’Ing. De Michelis con gli Associati Assodimi, tentò di creare una BLACK LIST dei “cattivi pagatori”…. Non credo abbia mai funzionato o che oggi esista qualcosa di simile. Ma l’errore è di noi italiani, del “nostro orto” che vogliamo coltivare da soli, pensando che sia il migliore.. e che non vogliamo “condividere” con nessuno. Classica mentalità mafiosa e omertosa.. Non cambieremo mai. Nonostante le belle intenzioni.
Caro Vittorio,
al di là dei “proclami” un progetto del genere sarebbe di difficile gestione per almeno tre motivi:
1) occorrerebbe una legislazione in materia, tipo quella che regolamente la Crif, con la possibilità di inserire i dati in una banca dati certa e ufficiale, evitando il rischio di “diffamazioni”
2) al momento la legge italiana sulla privacy non consente attività della fattispecie
3) la cosa dovrebbe essere promossa da un’istituzione ufficiale e autorevole, che raggruppi la totalità delle aziende operanti nel noleggio. Un ambito ancora troppo sfumato e trasversale, che al momento non presenta un soggetto così efficacemente convergente.
Buona serata
PACantù
Salve,
Assodimi da un anno a questa parte si è dotata di una nuova gestione dei cattivi pagatori in rispetto della privacy, esclusivamente per i Soci Assodimi e con funzionalità ristrette al solo uso associativo. I progetti Forum, Alert e VerificaCliente permettono ai soci Assodimi di scambiarsi informazioni di natura commerciale sul comportamento dei clienti.
Naturalmente questi progetti funzionano solamente se la maggior parte delle aziende forniscono tali dati.
I sistemi sono ancora in rodaggio ma stanno dando i primi risultati positivi
Saluti