Il noleggio viene offerto in numerosi settori, più o meno con la stessa matrice organizzativa di base, anche se con una diversa natura che caratterizza il rapporto con i costruttori dei prodotti offerti e la natura trasversale del target di chi li utilizzerà. In edilizia, industria, negli eventi, nei nuovi business… le offerte di noleggio toccano un universo complesso e praticamente sconfinato, per cui a chi mi chiede se su Rental Blog ci occupiamo principalmente di automobili o di macchine e attrezzature per il cantiere, io rispondo: leggetevi i post e vi renderete conto che il nostro approccio riguarda tanto l’offerta quanto la domanda, tanto i settori del business quanto la vita quotidiana della gente. Senza confini.
A breve o a lungo termine, a freddo o a caldo, le differenze risiedono nell’approccio organizzativo e spesso nelle motivazioni di chi sceglie questa modalità di utilizzo di un bene. Che siano finanziarie o operative, poco importa. Quando una domanda incontra un’offerta (o viceversa), significa che il pensiero creativo di qualcuno ha trovato una sua strada per concretizzarsi in attività imprenditoriale, norme permettendo.
C’è però un aspetto che determina le organizzazioni e la fruizione, incidendo notevolmente sui costi operativi e, di conseguenza, su quelli di fruizione, ed è l’aspetto delle tutele.
E’ ormai assodato che, se voglio un’automobile a noleggio, sia per pochi giorni che per molti mesi, sarò sottoposto a una meticolosa selezione sulla mia affidabilità o dovrò anticipare il mio esborso. Man mano che ci si allontana però da questo settore, si entra in un limbo. Nei segmenti delle macchine operative, la tutela nei confronti dell’uso anomalo e delle appropriazioni indebite spesso sono ancorate a sistemi che somigliano più a riti religiosi o scaramantici che a vere espressioni organizzative. Senza contare il fatto che ci sono noleggiatori che continuano a dare le proprie macchine a chi sta conclamando una grave situazione di insolvenza.
Posso considerare tutti i risvolti relativi alla concorrenza, all’eccesso di offerta presente sul mercato e alla sua diversa articolazione; posso considerare l’innalzamento della soglia di rischio congenita dovuta all’attività intrinseca; posso considerare il vizio originario (o la virtù) di un settore piuttosto che di un altro.
Il fatto è però che se vado a noleggiare una Smart (valore di mercato 15mila euro) non la porto via se non pago tutto il canone in anticipo, firmando una serie di documenti che mi impegnano (o impegnano le assicurazioni) a risarcire danni postumi di ogni tipo. Se vado a chiedere un escavatore cingolato (valore di mercato 200mila euro) a volte sono libero di portarmelo via col mio bilico e, se tutto va bene, lo restituirò integro e paghero dopo 180 gorni. Se tutto va bene…
Vi sembra normale?
Solo una precisazione riguardante il noleggio a breve di automobili, il noleggio NON viene pagato in anticipo in quanto è un corrispettivo non predeterminato, viene richiesto un deposito cauzionale che normalmente si ottiene effettuando una pre-autorizzaizone su una carta di credito, andando di fatto a diminuire il plafond di spesa ma NON incassando alcuna cifra.
Per la tutela poi, se il noleggiante decide di non riportare l’auto, ci si addentra nei meandri della appropiazione indebita alla quale nessuna assicurazione darà mai seguito per le pratiche di un rimborso per furto, qui si arriva al paradosso in quanto le assicurazioni in non lo considerano un furto in quanto le chiavi sono state consegnate all’utente! Ma per forza, uno ci lavora con le auto a noleggio, quindi le chiavi le deve consegnare se le vuole noleggiare.
Questo articolo mi è piaciuto molto ma vorrei suggerire un punto di vista diverso per analizzare questa problematica: pagamenti indecenti che il noleggiatore edile è disposto ad accordare, tendenza masochista a fornire clienti insolventi, pressapochismo nell’analisi dei nuovi clienti, superficialità e timore nel chiedere cauzioni, scarsa fiducia degli avvertimenti dei colleghi di zone limitrofe, giochetti sporchi di finti furti … sono solo alcune macchie che logorano il noleggio edile in Italia. Nei panni di un’assicurazione cosa fareste?
Con questo modus operandi purtroppo ci rimettono anche gli onesti e professionali, che ad oggi passano per fessi perché, ad esempio, chiedono la pre-autorizzazione su carta di credito prima di far uscire a nolo un telescopico da 150.000 euro (x chi faticosamente è riuscito ad avere dalla banca questo servizio conta ancora oggi gli insulti ogni volta che richiede la “strisciata” al cliente… insulti quando va bene!).
Il cliente ci metterà sempre in concorrenza con il noleggiatore da sottoscala che permette ogni cosa (parco nolo medio: una piattaforma scassata, un telescopico non CE e due generatori di corrente anteguerra), sta a noi dimostrare il nostro volare e la nostra INTEGRITA’ PROFESSIONALE, anche non servendo quel cliente. Anche qui l’unione fa la forza … non è fantascienza!