Il Presidente di JLG, Frank Nerenhausen, ha recentemente proposto l’adozione delle cosiddette tecnologie “Smart” per prevenire gli incidenti e rendere le piattaforme aeree più sicure per utenti e noleggiatori.
Nerenhausen ha illustrato uno scenario futuristico in cui la Internet delle cose (Internet of Thinghs, o IoT in lingua anglosassone) consentirà maggiori livelli di sicurezza, ad esempio attraverso abiti intelligenti che avviseranno chi li indossa che i ganci di sicurezza non sono allacciati, mentre macchine equipaggiate con sensori di ultima generazione ridurranno l’incidenza di scontri e incidenti.
Tra le tecnologie in grado di aiutare da questo punto di vista ci sono poi non solo quelle indossabili, o i sistemi di sensori, ma anche la realtà aumentata, che attraverso occhiali speciali sovra-impone informazioni sull’uso della macchina alla visuale dell’utente, per aiutarlo a valutare le situazioni di utilizzo dello strumento preso a noleggio.
In tema di tecnologia, già qualche anno fa sulle pagine di questo blog spiegavamo come ad esempio l’eye-tracking fosse uno strumento utile per comprendere i potenziali errori degli utenti delle macchine a noleggio, migliorare l’usabilità e la sicurezza delle strumentazioni e raccogliere casi reali di uso per i corsi di formazione.
Tuttavia lo stesso Nerenhausenha anche aggiunto che il punto fondamentale è ancora la formazine e l’educazione dell’utilizzatore, che deve avere un ruolo prominente nel settore, anche in uno scenario di grande innovazione tecnologica.
Ed è proprio su questo tema che mi piacerebbe sentire la vostra opinione, cari lettori: secondo voi le nuove tecnologie, come quelle che ho appena descritto, possono aiutare a ridurre il rischio di incidenti, oppure c’è (paradossalmente) il rischio che, generando un falso senso di sicurezza, facciano più male che bene?
Come sempre, approfittate dello spazio per i commenti qui sotto per dire la vostra.