Oggi ospitiamo il contributo di Fabrizio Gramuglio, Advisor di numerose aziende in campo tecnologico, che il 23 Maggio a Rental Business Forum parlerà del ruolo della tecnologia e dei processi di innovazione.
Tutto cambia: sta cambiando il modo in cui siamo abituati a interagire con gli oggetti e con i servizi, il modo in cui pensiamo al futuro e il modo stesso in cui guardiamo alle nostre vite e al pianeta. Il cambiamento che abbiamo imposto al nostro progresso attraverso le diverse rivoluzioni industriali ci ha portato a un’accelerazione della nostra capacità di creare un impatto sulla nostra stessa società e una riduzione degli intervalli tra le stesse rivoluzioni industriali. Oggi assistiamo a un nuovo fenomeno, o meglio, assistiamo a un fenomeno già osservato negli intervalli precedenti, ma con una diffusione e una rapidità inaspettata: il fenomeno delle tecnologie esponenziali e dei nuovi modelli di business che queste tecnologie sono state capaci di generare.
Il concetto di tecnologia esponenziale è piuttosto semplice e riassumibile in un assioma altrettanto semplice: una tecnologia che ha un ritmo di sviluppo e di azione non lineare, ma appunto esponenziale. Gli esempi sono innumerevoli: dall’ormai pluri-citato esempio della velocità di calcolo di un processore (e del suo prezzo), alla qualità delle fotocamere digitali, fino a nuove tecnologie come CRISPR, AI, Blockchain, eccetera. E ogni nuova ondata di tecnologia porta con sé nuovi modelli di business che, partendo dai loro antenati meno evoluti, si evolvono per poi soppiantarli in una sequenza di eventi a dir poco “darwiniani”. Il caso appena citato delle macchine fotografiche digitali spiega perfettamente questo concetto, aggiungendo un pizzico di ironia della sorte.
Il primo prototipo di macchina fotografica digitale (1975) fu realizzato da Steven Sasson per “Eastman Kodak”, esattamente la stessa Kodak che da quel primo goffo esperimento (una risoluzione di 0,01 pixel) ha visto la propria influenza sui mercati diminuire drammaticamente a causa della sua stessa invenzione. Ci sono anche casi in cui la tecnologia ha avuto un ruolo secondario: esempi come Facebook, Snapchat, Twitter, Airbnb, Uber, e molti altri. Aziende che hanno saputo utilizzare tecnologie alla portata di tutti per inventare, e imporre nuovi modelli di business a cui nessuno aveva pensato prima. E ancora: modelli ibridi che hanno usato una tecnologia in rapido sviluppo per creare nuove modalità di interazione e nuovi prodotti come nel caso di Skype, Whatsapp, Netflix (e le piattaforme di SVOD in genere).
E’ assolutamente comprensibile e naturale sentirsi spaesati e disorientarsi all’interno di queste nuove tecnologie, sentimento alimentato, ahimè, dalle buzzword dei media e i loro titoli altisonanti. Notizie che a loro volta vengono diffuse da due generazioni di venditori impreparati e generalisti, focalizzati esclusivamente sugli obiettivi trimestrali e incuranti dell’impatto creato dalle loro decisioni. Dall’altra parte, queste nuove tecnologie stanno generando nuove opportunità e nuovi mercati e trasformano concetti profondi e antichi come la proprietà privata e il possesso. Partendo dalle forniture per uffici – macchina del caffè, fotocopiatrice, gli stessi mobili d’ufficio – fino ad arrivare a toccare il nostro privato – la casa, l’auto, lavatrice e lavastoviglie (in USA per esempio), stiamo operando una radicale trasformazione culturale nel modo in cui vediamo le cose che ci circondano, passando rapidamente dal possesso all’utilizzo.
A questo punto, la riflessione che dovremmo fare è: qual è il ruolo della tecnologia nel diffondere tutto questo, anche in ambito “bisogno delle imprese”? Devo imparare ad adottare le nuove tecnologie (come ad esempio passare alle macchine fotografiche digitali al posto delle pellicole) o etichettare queste nuove tendenze come ‘passeggere’ e rischiare di seguire il destino di un colosso come Kodak?
O, forse, dovrei pormi la domanda da un punto di vista evolutivo, per tornare alla nostra metafora ‘darwiniana’ dei dinosauri: posso permettermi di non conoscere quale sia l’impatto di questo nuovo meteorite tecnologico?