Summit IPAF 2022, molto da imparare

IPAF summit 2022
IPAF-summit-2022-apertura

Il successo del Summit IPAF 2022 – che ha visto la partecipazione di oltre 350 delegati da molti paesi del mondo riuniti al Millennium Gloucester Hotel di Londra, il 10 marzo 2022 – è la dimostrazione che un tema importante affrontato in modo non superficiale è ancora la garanzia della buona riuscita di qualsiasi manifestazione. 

Diciamolo, pur apprezzando a tutti i costi il ritorno degli eventi in presenza, siamo già stufi di andare a convegni o manifestazioni fieristiche in cui i contenuti sono solo un pretesto per permettere alle persone di incontrarsi e scambiare quattro chiacchiere davanti a un bicchiere di birra e a un catering, mentre in sottofondo si susseguono speaker che parlano di cose di cui non ci ricorderemo quasi nulla già dal giorno dopo. 

Non è più tempo per i riempitivi.

Per la verità, convegni noiosi e raffazzonati si erano visti anche in eventi internazionali IPAF negli anni scorsi e più di una volta. Penso di aver partecipato ad almeno dieci o undici Summit ed è per questo che ci tengo subito a sottolineare che la qualità delle presentazioni e dell’organizzazione dei temi di questa edizione ha fatto la differenza. 

Non si può dire altrettanto della soluzione logistica e di qualche indesiderato effetto collaterale di un assembramento al di là di ogni logica, ma di questo ho già accennato parlando dei premi IAPA. Lesson learned, speriamo vivamente. 

Gli speech erano tutti incentrati sul tema della sicurezza nel sollevamento aereo, visto da diversi e anche inediti punti di vista. “The Evolution of Safety” era il titolo ambizioso del Summit e non ha deluso le attese, tenendo sempre a un alto livello di attenzione così tante persone per ben 7 ore (pause incluse). 

Un nuovo presidente IPAF, è donna! 

Per chi scrive, i lavori sono iniziati un’ora prima dell’avvio del Summit, con l’assemblea generale annuale dei soci che ha decretato la nomina di un nuovo Presidente. Anzi, una Presidente.

Karin Nars di Dinolift prende il posto di Norty Turner e diventa la prima donna a ricoprire la carica. Diventa anche la prima “figlia d’arte”, dato che il padre di Karin ha ricoperto la carica parecchi anni fa.

Nel suo breve discorso di accettazione, una scintillante ed emozionata Karin ha spiegato che, mentre nessuno ancora sa o immagina quale impatto i recenti eventi potranno avere su tutti noi, una delle cose necessarie è sapere quanto sia importante rimanere fedeli alle nostre convinzioni.  

Ha poi aggiunto che, come prima donna a ricoprire la posizione, vorrebbe usare la propria voce per fornire maggiori opportunità a più donne di poter entrare nell’industria dell’accesso aereo. 

Spoiler: la presentazione più bella e avvincente della giornata sarà proprio a opera di un’altra donna, che noi italiani conosciamo molto bene. Ma per scoprire qualcosa in più dovete continuare a leggere l’articolo. 

Il cerimoniere è una star della Tv 

Al noto presentatore televisivo britannico Mark Durden-Smith – chi segue il rugby ne apprezza le doti di spettacolarizzazione delle cronache – è stato affidato il compito di legare le presentazioni e animare le fasi tra vuoto e pieno. Missione perfettamente riuscita: Mark si è dimostrato più volte decisamente sul pezzo riguardo alle sfaccettature dell’argomento.  

Il primo a salire sul palco è stato Peter Douglas, CEO IPAF dalla fine del 2019, che con un sorprendente giochino ha dato il benvenuto ai partecipanti in quella che – ha sottolineato – è stata la sua prima volta di persona, a seguito della pandemia da Covid-19 che ha costretto per molto tempo anche IPAF a gestire eventi dietro uno schermo. 

Douglas ha ringraziato Norty Turner e poi si è rivolto ai presenti con queste parole:   

“Succede qualcosa, quando ci riuniamo, qualcosa di chimico, quindi è fantastico vedere tutte queste facce sorridenti, perché tutti siete felici di essere insieme a questo Summit e si vede. È il Summit più frequentato di sempre, forse proprio perché tutti siamo felici di essere di nuovo insieme. Voglio dare il benvenuto a Karin Nars come presidente, la prima donna presidente e la prima presidente che è anche figlia di un ex presidente! Benvenuta nel ruolo, farai un lavoro fantastico”. 

karin-nars-ipaf-summit-2022

Karin Nars eletta Presidente IPAF per il prossimo biennio

Il portale IPAF per la segnalazione degli incidenti  

La prima presentazione ha visto all’opera Mark Keily, direttore SHEQ per Sunbelt Rentals e Presidente del comitato internazionale per la sicurezza IPAF.  

Sul palco con Brian Parker, Responsabile IPAF per la sicurezza e la tecnica, Keily ha spiegato l’evoluzione del portale di segnalazione degli incidenti IPAF in chiave positiva, partendo dalla famosa immagine degli operai seduti tranquillamente nel vuoto su una trave durante la costruzione del Rockefeller Centre a New York nel 1932.  

“Un giorno anche la gente del futuro potrebbe guardare indietro e vedere come facevamo le cose nel 2022 dicendo ‘guarda quanto lontano siamo arrivati da allora’”. 

Con l’occasione, lo speaker ha annunciato l’istituzione del nuovo Comitato internazionale per la sicurezza (ISC):  

“Più rapporti sugli incidenti possiamo portare avanti, più dati possiamo raccogliere che ci aiuteranno nel nostro obiettivo finale di rendere tutti i nostri luoghi di lavoro più sicuri, e assicurare che tutti i nostri dipendenti possano andare a casa in sicurezza alla fine di ogni giornata” ha detto Keily.  

Dal canto suo, Brian Parker ha evidenziato quanto possa essere preziosa la segnalazione dei “quasi incidenti” e dei casi di condizioni non sicure (i famosi near miss), sottolineando che per ogni incidente mortale o lesione grave, ci saranno stati prima migliaia di comportamenti non sicuri o quasi incidenti non segnalati.  

Parker ha lanciato la campagna di sicurezza IPAF del 2022 “Don’t Fall For It”, basata sulle cadute dall’alto dalle piattaforme aeree, negli ultimi sei anni la causa principale di lesioni gravi e morti con una media del 17% di tutti gli incidenti segnalati sul portale. All’interno di questo, uno sbalorditivo 70% delle cadute sono state causate da un eccesso di velocità nella traslazione dei mezzi; il 7% a causa di un guasto tecnico; il 5% a causa di stabilizzazioni non corrette; il 4% come risultato di violazione delle regole di comportamento nell’uso. Un altro 11% è dovuto alla non conoscenza della check list e alla necessità di ispezioni e controlli pre-utilizzo.  

Lo studio di un incidente  

Madeleine Abas, Senior Partner di Osborn Abas Hunt, ha presentato un affascinante caso di studio di un incidente, iniziando con ciò che accade nelle ore e nei minuti critici dopo il verificarsi di un evento negativo, la cosiddetta “golden hour”. 

La prima cosa critica dopo un incidente dovrebbe essere quella di assicurarsi che sia sicuro agire, ha detto Abas.

Non dimenticherò mai la prima volta che ho ricevuto una chiamata per avvisarmi che c’era stata una caduta dall’alto, e che anche il primo soccorritore accorso sulla scena per assistere quella persona e recuperare i materiali coinvolti è morto. Dobbiamo assicurarci di avere un piano di emergenza in atto, che l’area sia sicura, che i servizi di emergenza siano informati e che la risposta sia appropriata e praticata regolarmente in modo che, se e quando la procedura necessaria sia messa in pratica, la gente sappia esattamente cosa fare. 

È importante prendere il controllo della scena, indagare correttamente, raccogliere con precisione le informazioni critiche, ha aggiunto Abas:  “I dirigenti sono stati informati? Dobbiamo avvisare le autorità competenti in caso di incidente? Certamente in caso di incidenti mortali, ma spesso i dirigenti d’azienda non sanno cosa è denunciabile e cosa no; se non si denuncia quando si dovrebbe può essere un reato penale, ma anche denunciare troppo quando non è obbligatorio non è utile”. 

Ha anche parlato di come condurre sia indagini interne che valutazioni oggettive del rischio che ha portato all’incidente. “Non concentratevi su ciò che è andato storto, ma sottolineate tutte le cose buone che avrebbero potuto essere fatte per evitare che si verificasse un incidente. Lo stesso principio si applica alla valutazione del rischio: è un esercizio per pensare in avanti, per considerare tutte le cose che potrebbero andare male, e assicurarsi di tutte le cose che abbiamo in atto per evitare che si verifichi, e anche chiedersi cosa potremmo fare di più per evitare che questo accada”.

peter douglas summit ipaf 2022

Peter Douglas apre i lavori

La prospettiva dei produttori  

Remi Heidelberger, Group Product Marketing Manager di Haulotte, ha fornito il punto di vista di un produttore di attrezzature sulla progettazione per la sicurezza, concentrandosi sulle innovazioni chiave della gamma di prodotti Haulotte e su come si inseriscono nell’obiettivo di lunga data dell’azienda di essere il produttore delle “attrezzature di accesso motorizzato più sicure al mondo”.  

Poco più di una marchetta, per essere onesti, con però alcuni spunti comunque interessanti, tipo questo: “La sicurezza è nel nostro DNA, non abbiamo scelta. Costruire una macchina sicura però non è sufficiente, dobbiamo incoraggiare la pratica sicura e renderla parte del modo in cui l’industria opera”.  

A seguire, un’altra marchetta di lusso da un altro produttore. Jonathan Dawson, Amministratore Delegato di Power Towers, parte di JLG ha discusso dei miglioramenti della sicurezza nel settore e in particolare della sicurezza sotto i 6 metri di altezza. 

Con alcune slide e filmati decisamente efficaci, Dawson ha sottolineato che la scala A-frame funziona ancora e non è cambiata molto da quando è stata brevettata, nel 1880. Ma in un ambiente di lavoro, e quando i datori di lavoro hanno un dovere di cura generale dei lavoratori, ci sono soluzioni più sicure e versatili a disposizione. 

Si stima, infatti, che i disturbi muscolo-scheletrici costino all’industria edile britannica 5 milioni di ore e 1 miliardo di sterline all’anno, quindi le piattaforme di accesso regolabile a basso livello sono più veloci e se si lavora in modo più intelligente si tende anche a lavorare in modo più produttivo e sicuro, ha detto Dawson. 

Un ottimo esempio di TCO applicato all’ergonomia di prodotto e alla salute delle persone. 

“Dobbiamo rendere più facile la consegna e la portabilità delle attrezzature, coordinare una maggiore condivisione tra gli appaltatori e i diversi mestieri nei cantieri sia in termini di risparmio finanziario che dal punto di vista della sostenibilità” ha aggiunto Dawson in chiusura, rimarcando che dobbiamo rendere più semplice la familiarizzazione e la formazione delle attrezzature rispetto alle scale o ai ponteggi. 

Verso un comportamento sicuro 

Shaun Lundy, direttore di strategia e innovazione di Tetra Consulting, ha presentato la sicurezza attraverso il comportamento.  

L’innovazione nel pensiero verso la salute e della sicurezza è un modo sicuro per ridurre i tassi di incidenti, che rimangono ostinatamente alti, ha detto Lundy. Abbracciare la diversità generazionale, le nuove tecnologie e comprendere gli effetti negativi della carenza di competenze nazionali e i rischi emergenti sono tutti elementi chiave, ha detto. 

Diciamo che, rispetto al nostro paese, in questo campo gli inglesi sono però decisamente molto più avanti, quantomeno in termini di consapevolezza e coerenza. 

In futuro, ha aggiunto, ci dovrebbe essere e ci sarà sicuramente una crescente attenzione al benessere e alla salute mentale, così come una maggiore considerazione sull’etica aziendale e professionale, piuttosto che considerarli un onere normativo o legislativo sulla sicurezza. 

Lundy ha detto che le persone sono soluzioni, non parte del problema. Dovremmo concentrarci sugli aspetti positivi rispetto a quelli negativi, e sull’etica personale rispetto alla burocrazia 

“Dobbiamo pensare al perché stiamo facendo le cose, dobbiamo concentrarci su tutti i rischi allo stesso modo, e non permettere che la preponderanza dei rischi minori lasci un punto cieco sui rischi maggiori”.

In conclusione, Lundy ha specificato che coinvolgere le persone e avere una buona cultura di leadership è fondamentale. Spesso è il leader che si prende il merito, ma altrettanto spesso sono quei primi seguaci che vanno con loro che aiutano a rendere la loro leadership di successo. Occorrono seguaci esemplari anche se critici, non soggetti alienati, conformisti o passivi. 

A questo punto la mattinata si è conclusa e nel prossimo articolo vi darò conto delle sessioni del pomeriggio, che sono iniziate con quella che si rivelerà la presentazione più coinvolgente e di maggiore impatto a opera di una speaker di casa nostra. 

Come spoiler su chi è stata l’artefice di questa presentazione, vi lascio l’immagine conclusiva, dandovi appuntamento alla prossima settimana per la seconda parte di questo articolo.

ipaf-summit-2022

Chi ha fatto la più bella presentazione al Summit IPAF 2022?

Tag dell'articolo: IPAF, Summit IPAF

Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di