PNRR, l’Italia rischia di perdere un’occasione

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Tra i temi più importanti del momento, figura sicuramente la gestione dei fondi previsti dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il Piano, infatti, metterà a disposizione delle imprese italiane una quantità di finanziamenti quasi senza precedenti. A partire dai 191,5 miliardi di euro previsti dal programma Next Generation Europe, a cui si aggiungeranno i 13 miliardi del piano ReactEU e i 30,6 miliardi del fondo complementare formato da risorse statali, per un totale di oltre 235 miliardi che il nostro paese potrà investire da qui al 2026.

I fondi sono stati messi in campo dall’Unione Europea per rispondere alla crisi innescata dalla pandemia di Covid-19 e rappresentano un’occasione di modernizzazione, sviluppo e crescita senza precedenti per il sistema produttivo italiano.

In particolar modo anche per il noleggio industriale, dato che una grossa fetta di questi fondi (pari a 108 miliardi) andrà in investimenti per il settore delle costruzioni.

PNRR, meno di un’impresa su tre è interessata ad accedere ai fondi

Questa occasione, tuttavia, ha un requisito fondamentale: il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle nostre imprese. A oggi, però, il sistema imprenditoriale italiano non ha ancora risposto nella misura sperata dalle istituzioni. Vediamo di capire come mai.

Una ricerca condotta dal Centro Studi Tagliacarne di Unioncamere, ha rivelato che meno di un terzo delle imprese italiane ha dimostrato interesse nei confronti dei fondi offerti dal PNRR.

Per la precisione, solo il 16 per cento delle imprese si sono già attivate per aderire, mentre il 13 si è detto interessato, ma senza aver ancora intrapreso nessuna azione concreta.

Nonostante gli ingenti fondi messi in campo dal progetto, quindi, il 71 per cento delle imprese, al momento, sembra non avere alcun interesse ad aderire. E questo si traduce, per l’economia italiana, nel grosso rischio di perdere un’occasione di sviluppo senza precedenti, che difficilmente potrà ripetersi in futuro.

Imprese italiane e PNRR, uno scenario preoccupante

Perdere questa opportunità per l’Italia sarebbe a dir poco tragico.

E ciò che stupisce di più, è che sono proprio le piccole imprese, ossia quelle che avrebbero maggiore necessià di questi fondi, a essersi dimostrate meno recettive nei confronti del PNRR. Escludendo dal conteggio le grandi imprese, la percentuale di aziende che non hanno ancora dimostrato alcun tipo di interesse sale all’80 per cento.

Le micro imprese (vale a dire le aziende con meno di dieci dipendenti) costituiscono quasi il 95 per cento del totale delle imprese italiane; nella maggior parte dei casi sono proprio queste ad aver sofferto di più l’impatto economico della pandemia.

E ora si trovano di fronte a un nuovo scenario altrettanto preoccupante, ossia quello bellico che, tra aumento dei costi dell’energia e crisi delle materie prime, rischia di essere ancora più letale di quello appena passato.

Se il loro interesse verso i fondi offerti dal PNRR è così basso, quindi, è evidente che ci sia più di un problema di fondo. Uno di questi, è sicuramente l’incapacità da parte delle istituzioni e dei media di spiegare in modo ottimale questa gigantesca opportunità.

É vero, c’è ancora tempo per migliorare la situazione, ma almeno da questo punto di vista è necessario un cambio di passo da parte di tutti gli organi coinvolti. Un ulteriore cambio di passo è atteso dalle associazioni imprenditoriali, nel comprendere quale sia il problema e fornire adeguata assistenza alle piccole imprese, al di là dei proclami pubblici.

PNRR, le opportunità per il noleggio

Come accennato prima (e come già approfondito durante un Bootcamp gratuito di Rental Academy), il PNRR rappresenta un’opportunità molto ghiotta anche per il noleggio.

Abbiamo già citato come quasi la metà di questi fondi saranno destinati al settore delle costruzioni. Ma c’è anche di più.

Non abbiamo ancora detto, infatti, che tra gli obiettivi principali del Piano ci sono la digitalizzazione e la transizione ecologica, due dei temi più critici per il noleggio in questo preciso momento storico, destinati a diventare ancora più importanti negli anni a venire.

Cogliendo queste opportunità, il settore potrebbe finalmente colmare il gap con le realtà europee più avanzate e lanciarsi verso un futuro di crescita. Al contrario, perdendo anche questo treno, il divario potrebbe diventare talmente ampio da tagliare le gambe in partenza a molte delle possibilità di sviluppo che si presenteranno nell’immediato futuro.

In conclusione, quella offerta dal PNRR è un’opportunità che l’Italia – e il nostro settore in particolare – farebbe decisamente bene a cogliere. Se ci sono dei problemi strutturali che hanno sempre ostacolato la nostra crescita, questo sembra il momento più adatto per porvi rimedio.

Da qui ai prossimi quattro anni le possibilità saranno tante, e solo chi riuscirà a coglierle potrà fare davvero la differenza. Anche perché, nel frattempo, per le difficoltà potrebbe non esserci mai fine.

Ti serve un aiuto? Vuoi capirne un po’ di più?

Scrivici e ti metteremo in contatto con alcuni professionisti esperti che ti aiuteranno a comprendere come accedere ai fondi.

Tag dell'articolo: PMI, PNRR

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