Rendere il noleggio competitivo sul mercato del lavoro

In un recente articolo abbiamo analizzato i motivi per i quali il noleggio fatica ad attrarre nuovi talenti e le conseguenze negative che la carenza di personale che ne consegue ha sul mercato nel suo insieme.

In questo articolo, quindi, ci concentreremo su alcuni aspetti critici del settore che, se migliorati, potrebbero fornire una risposta alla cronica difficoltà dei noleggiatori di trovare nuovi collaboratori per le proprie aziende.

Uno dei primi aspetti che avevamo evidenziato nel precedente articolo è quanto poco il mondo del noleggio sia conosciuto al di fuori degli addetti ai lavori. I punti di contatto con il pubblico sono estremamente limitati, ed è a partire da questo assunto che bisogna lavorare nell’ottica di rendere le offerte di lavoro nel noleggio più attrattive.

Un punto di partenza ideale quando si cerca nuovo personale al di fuori delle risorse già inserite nel mondo del noleggio, quindi, sarebbe quello di rimandare a un secondo momento l’utilizzo del linguaggio specifico di questo settore in favore di terminologie più diffuse e universali, in grado comunque di condividere con le posizioni del noleggio lo skillset e il bagaglio formativo necessario.

Che cosa può rendere attrattivo il noleggio?

Successivamente, sarebbe fondamentale trasmettere da subito ciò che l’azienda può offrire in termini di esperienza e prospettive.

Una grande società può fare leva sulla sua dimensione nazionale o internazionale e sul prestigio e le opportunità di carriera che associamo immediatamente a questo tipo di realtà aziendali. Un’azienda più piccola, invece, avrà i suoi relativi vantaggi specifici, dalla possibilità di una crescita professionale più rapida a quella di lavorare in un ambiente più familiare e alla mano.

A prescindere dalle caratteristiche specifiche della singola azienda, sono molti gli aspetti dell’esperienza lavorativa nel noleggio che possono generare una buona attrattiva e su cui vale la pena investire.

Lavorare nel noleggio offre un’esperienza coinvolgente e in grado di variare da giorno a giorno, in cui bisogna seguire tanti progetti e prodotti diversi e che dà grande spazio alla libertà di iniziativa. Tutti aspetti che chi è in cerca di lavoro oggi tiene sempre in grande considerazione.

Un altro aspetto su cui vale sempre la pena fare leva è la possibilità di lavorare in un mercato che per sua natura avrà sempre una domanda, tanto nei momenti di crisi (grazie alla maggiore accessibilità economica per le imprese che ne fanno ricorso) quanto in quelli di boom del mercato, come il periodo di grande crescita del post-pandemia.

Sulla carta, quindi, le posizioni offerte dal noleggio presentano un’ottima attrattiva: ai candidati può essere presentata la possibilità di una rapida crescita professionale, all’interno di un mercato stabile ma con una routine quotidiana sempre dinamica e in grado di variare. Anche la possibilità di lavorare in un settore che incarna al massimo i propositi di maggiore sostenibilità ambientale può essere un fattore di attrattiva importante, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni.

Che cosa manca allora?

I processi di reclutamento del personale stanno cambiando

Una possibile risposta, potrebbe essere il mancato aggiornamento delle aziende di noleggio (specialmente quelle meno strutturate) alle nuove modalità di ricerca del personale introdotte dalla digitalizzazione.

Un processo che ha aumentato esponenzialmente le possibilità di raggiungere potenziali candidati, ma che al contempo ha creato un ambiente iper-competitivo dal punto di vista delle aziende che li cercano. E che quindi bisogna saper sfruttare in modo chirurgico per avere la meglio sugli altri settori, in molti casi anche decisamente più conosciuti presso il pubblico.

I tempi degli annunci sui giornali sono ormai lontani. I principali canali su cui un’azienda si può affacciare in cerca di nuovi collaboratori, oggi, sono i social media e le innumerevoli bacheche digitali che hanno preso il posto della sopracitata sezione dei quotidiani.

E se queste ultime assomigliano in molti casi al Far-West, la soluzione ideale per chi vuole effettuare una ricerca accurata ed efficiente si trova probabilmente sui social media, e più in particolare su LinkedIn (che proprio a questo scopo ci nasce).

Le possibilità offerte da LinkedIn sembrano confermare l’idea che si possa attuare un cambio di paradigma nello svolgimento di questi processi, passando da un’offerta passiva e in attesa di essere trovata (esemplificata al massimo dai cartelli appesi all’ingresso della sede in cui si avvisa i passanti che l’azienda è in cerca di nuovo personale) a una ricerca attiva e mirata direttamente alle persone con la formazione e le competenze professionali desiderate.

Tramite LinkedIn, infatti, è possibile trovare persone in cerca di lavoro filtrando i risultati in base del percorso di studi effettuato, alle precedenti esperienze lavorative e alle competenze specifiche che ricerchiamo. Un vantaggio non da poco, no?

Un’altra opportunità da cogliere assolutamente è quella della collaborazione diretta con università e scuole superiori, soprattutto nell’ambito tecnico e meccanico, dove i percorsi di studio prevedono sempre una parte di tirocinio che può essere utile per far conoscere ai giovani il mondo del noleggio e per incanalarli già verso un settore che di personale tecnico ne cerca moltissimo, e che quindi è ricco di opportunità.

Che cosa cercano le persone sul posto di lavoro?

Riconosciute le criticità in fase di ricerca, rimane da risolvere un’altra questione principe di questo problema, ossia la difficoltà nel mantenere le persone a lungo all’interno della propria azienda.

Uno dei maggiori ostacoli da superare, in questo senso, rimangono i primi due anni di attività all’interno dell’azienda. Abbiamo già sottolineato, parlando di questo tema, l’importanza di fornire in fase di colloquio aspettative interessanti ma realistiche, che non verranno subito smentite dall’effettiva realtà lavorativa nel giro di pochi mesi.

Un altro tema fondamentale, in questo senso, è la gestione dell’inserimento del nuovo collaboratore, che in un settore peculiare e poco conosciuto come il noleggio non può prescindere anche da una formazione specifica relativa ai processi che contraddistinguono il noleggio rispetto alle altre attività (basti pensare al differente approccio che un commerciale deve avere nel noleggio rispetto a un settore incentrato sulla vendita).

Senza considerare la necessità di fornire ai dipendenti dei ritmi di lavoro sostenibili e un giusto equilibrio tra la vita lavorativa e le esigenze della sfera privata, alla base del fenomeno delle dimissioni di massa che ha investito il mercato del lavoro negli ultimi anni.

Per finire, un aspetto sempre più importante è il rapporto con il titolare e gli altri superiori con cui il dipendente si troverà a interagire quotidianamente. Le persone, oggi, richiedono ai superiori la fiducia e il supporto necessario per poter lavorare in modo soddisfacente per sé e per l’azienda, in aggiunta a una collaborazione che superi le logiche gerarchiche più superficiali che hanno caratterizzato l’organizzazione tradizionale del lavoro.

I lavoratori cercano una comunicazione aperta e informale anche con i superiori, fatta di collaborazione reciproca e feedback immediati, ma anche un datore di lavoro che si dimostri interessato e sensibile alle esigenze personali dei suoi dipendenti.

Ma anche un ambiente che valuti le opinioni e il valore del contributo di un dipendente in quanto tale, e non sulla base degli anni di esperienza o della posizione all’interno dell’organigramma.

Anche questi sono aspetti che non bisogna mancare di tenere in considerazione per risolvere l’atavico problema della mancanza di personale nel noleggio.