JCB, 75 anni di attività e uno sguardo al futuro

JCB, 75 anni di attività e uno sguardo al futuro
JCB-75-anni-2

© JCB

Era il 23 Ottobre 1945 quando, in un piccolo garage-ripostiglio di Uttoxeter, Joseph Cyril Bamford metteva le basi per la nascita della JCB, che quest’anno compie 75 anni.

E per farlo, tra l’altro nel giorno della nascita di suo figlio Anthony, produceva un rimorchio ribaltabile realizzato da residuati bellici. Un progetto che oggi viene conservato nello showroom della sede globale dell’azienda, e che in quel momento storico rappresentava un’idea brillante. Destinata a segnare l’inizio di una vorticosa scalata al successo.

75 anni di storia firmata JCB

I primi anni sono stati caratterizzati da una rapida espansione, che ha visto la JCB aprire una nuova sede prima in una scuderia a Crakemarsh Hall e poi in un’ex-fabbrica di formaggio a Rocester.

Tre anni più tardi, nel 1953, l’azienda ha iniziato a lanciare nuovi prodotti. Per la prima volta, quell’anno, è stata costruita una singola macchina con retroescavatore idraulico e pala anteriore. Una soluzione innovativa per il tempo, che ha dato il via allo studio e allo sviluppo della terna, ormai elemento caratterizzante l’attività JCB.

Negli anni successivi l’azienda si è impegnata a creare nuovi strumenti per generare business e promuovere il marchio. Fino a esportare la prima macchina (una terna JCB 4C) negli Stati Uniti.

Qui, nel 1970,  la JCB ha creato la prima sede americana, a Whitemarsh, Baltimora. L’idea, poi rivelatasi molto redditizia, era quella di sfruttare le enormi possibilità di crescita offerte dal Nord America.

Tre anni più tardi, l’azienda è riuscita a raddoppiare il volume di affari, raggiungendo i 40 milioni di sterline. Un traguardo che ha dato inizio a una nuova era, caratterizzata da un ampliamento delle strutture produttive e della gamma prodotti. Nella seconda metà degli anni Settanta, infatti, JCB è riuscita ad aprire gli stabilimenti di Francia, India e Regno Unito.

Gli anni Novanta, invece, si sono subito identificati come gli anni dell’espansione in nuovi campi. JCB, infatti, è approdata nel mondo dell’agricoltura, lanciando il nuovo trattore JCB Fastrac.

Forte di questa nuova componente merceologica e ormai consapevole delle proprie potenzialità, l’azienda ha continuato a ricercare l’ampliamento delle proprie sedi produttive, arrivando prima in Cina e poi in Brasile. Nel primo caso, in particolare, JCB ha aperto una nuova fabbrica firmando un accordo da 140 milioni di dollari  per la fornitura all’esercito statunitense di una terna ad alta velocità, destinata ad attività ingegneristiche militari.

2017 e 2018, poi, sono stati gli anni dell’innovazione del prodotto, da sempre linfa vitale per JCB. Innanzitutto ha messo sul mercato una nuova gamma di attrezzature di sollevamento. Successivamente ha presentato il primo escavatore elettrico, tema molto a cuore all’azienda.

L’impegno in beneficenza e formazione

Oltre a impegnarsi nell’espansione geografica e produttiva, JCB è sempre stata molto attenta alla beneficenza e alla preparazione dei propri dipendenti.

Nel primo caso, l’azienda ha iniziato il proprio impegno nel 1986, scegliendo di sostenere l’associazione per bambini NSPCC. Grazie all’impegno di Carole Bamford, ha costituito un comitato di raccolta fondi proprio per la National Society for the Prevention of Cruelty to Children.

Successivamente, nel 2001, l’attività di beneficenza si è estesa con l’istituzione del Lady Bamford Charitable Trust in India, dove è stata adottata una scuola a poche centinaia di metri dalla sede della fabbrica.  Sei anni più tardi, JCB ha dato alla luce la Lady  Bamford Center for Early Childhood Development, in Georgia. Lo scopo è stato quello di schierarsi a favore dell’educazione e dello sviluppo sociale dei bambini prescolari.

Per quanto riguarda invece la formazione, nel 2010 la JCB ha risposto alla carenza di ingegneri dando vita alla JCB Academy a Rocester, proprio con l’obiettivo di formare gli ingegneri e i responsabili aziendali del futuro.

Gli studenti che hanno avuto la fortuna di accedere, hanno portato al successo l’Academy, ricevendo tutti un impiego o comunque un’ulteriore formazione più specifica.

L’impegno durante la pandemia e lo sviluppo dell’elettrico

Nel momento di picco della pandemia data dal Covid-19, anche JCB ha dovuto chiudere i battenti per un certo periodo di tempo.

L’azienda ha scelto di aiutare le persone colpite dal virus, in un momento di estrema difficoltà. Gli chef aziendali hanno preparato più di 200.000 pasti per i più bisognosi. La JCB ha sfruttato poi le proprie sedi per produrre prototipi di telai speciali per un nuovo tipo di ventilatore.

Inoltre, ha anche deciso di riaprire l’Innovation Centre, in modo da consentire ai dipendenti volontari di produrre visiere di grado medico per il personale del Servizio Sanitario Nazionale.

Quest’anno è stato anche l’anno di maggior avvicinamento all’elettrico, per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni.

Tra i prodotti interessati, JCB ha deciso di lavorare soprattutto su:

  • Power Pack: una gamma a supporto delle macchine full electric. Questi pacchetti, comprendono: ricarica elettrica a zero emissioni per le macchine e alimentazione di back up; quattro/otto batterie con capacità di. 23 o 46 kWhr; erogazione monofase da 8kW/10kVA; robusto telaio impilabile da 1 metro cubo dotato di tasche per forche per facilitarne la movimentazione.
  • Caricabatterie rapido autonomo per tutte le macchine E-Tech: si tratta di un nuovo caricatore universale, compatibile con i modelli elettrici attuali e futuri.  È adatto a macchine con impianto elettrico da 48V a 96V. Offre ai clienti una soluzione di ricarica rapida autonoma a prova di futuro, in grado di prolungare l’autonomia di lavoro di macchine elettriche, per il cantiere e l’industria.
  • Dumper elettrico da cantiere, caratterizzato da: emissioni zero e bassi livelli di rumore; capacità di ricarica rapida; autonomia di un turno di lavoro completo nell’utilizzo tipico; design a scarico alto per consentire il carico di cassoni e grandi container.
  • Minidumper elettrico, ideale per applicazioni in ambito urbano e in interni, con bassi livelli di rumorosità e zero emissioni allo scarico. Comprende: motore elettrico da 9kW; tempo massimo di ricarica di 2 ore; emissioni zero in sito; portata di 500 kg e 1.450 mm di altezza massima; modalità Walk-Behind e Ride-On.
  • Miniescavatore elettrico, una macchina per tutte le stagioni. JCB ha deciso di rinnovare il macchinario con una cabina interamente in vetro, in modo da aumentarne l’attrattiva in paesi più freddi e umidi. Al suo interno è possibile utilizzare un riscaldatore elettrico, che non ha alcun impatto sulle prestazioni dell’escavatore e non incide in maniera eccessiva sulla batteria.
  • Loadall elettrico, le cui caratteristiche principali sono: doppi motori elettrici di traslazione e sollevamento per una maggiore efficienza; frenata a recupero di energia per integrare la carica della batteria; idraulica rigenerativa per un miglioramento dell’efficienza operativa; autonomia garantita per un turno di lavoro completo; ampia gamma di opzioni di ricarica, fra cui un caricatore a bordo e a ricarica rapida.
JCB, 75 anni di attività e uno sguardo al futuro

© JCB

Tag dell'articolo: JCB

Newsletter - RentalBlog

Iscriviti Qui alla Nostra Newsletter

Ricevi tutti i nostri aggiornamenti esclusivi sul mondo del noleggio

ARTICOLI CORRELATI

Rimaniamo in contatto!

Iscriviti alla newsletter per non perdere i nostri aggiornamenti.

Marketing a cura di