L’incertezza in Europa secondo Euroconstruct

Cautela nelle costruzioni in Europa
Cautela nelle costruzioni in Europa

L’analisi dei livelli di incertezza che riguardano il mercato europeo delle costruzioni è stata alla base dell’82ª conferenza Euroconstruct (l’associazione di imprese europee di ricerca sul settore delle costruzioni), che si è tenuta recentemente a Barcellona: a tenere banco sono state le conseguenze della Brexit, dell’elezione di Donald Trump negli USA e delle prossime elezioni previste nei principali paesi europei.

Per quanto riguarda l’economia in generale, secondo gli esperti di Banco Sabadell, invitati come relatori alla conferenza, i tassi di crescita previsti per il Pil mondiale dal 2017 al 2020 saranno inferiori in molti paesi a quelli nel periodo 1990-2007. Anche per il commercio internazionale si prevede un rallentamento.

Per l’area dell’euro la crescita sarà guidata dalla domanda interna, ma le premesse sono di un suo indebolimento in seguito all’incertezza creata dalle elezioni che si terranno in Germania, Francia e Olanda, oltre che a quelle riguardante le procedure di uscita del Regno Unito dall’UE.

Il tasso di crescita degli investimenti globali in costruzioni per il 2016 dovrebbe essere il peggiore dal 2009 a oggi, secondo il Cresme. Il settore crescerà infatti a un tasso inferiore a quello dell’economia globale (1,5% contro 2,5%), e questo secondo i ricercatori è successo solo quattro volte negli ultimi 16 anni. Il settore delle costruzioni dovrebbe restare debole nei prossimi due anni, e iniziare a crescere più del Pil dal 2019 in poi. La crescita dovrebbe essere guidata dalla ripresa dei principali paesi emergenti e di alcuni paesi avanzati.

Le ripercussioni per il settore

Secondo Euroconstruct, quella di Barcellona è la prima conferenza in cui valutare le ripercussioni della Brexit per le costruzioni in Europa, dato che la conferenza precedente si era tenuta a Dublino pochi giorni prima del referendum del Regno Unito.

Il voto britannico non sembra per adesso aver avuto conseguenze critiche per l’economia europea, ma ha abbassato le attese di medio termine, anche in concomitanza con altri fattori, come il rallentamento di Cina e Germania, l’incertezza sul fronte dell’economia americana, lo stato di salute delle banche europee e il possibile aumento dei tassi di interesse nei prossimi mesi.

E siccome l’andamento delle costruzioni è molto influenzato dalle attese di medio termine, non sorprende che le nuove previsioni siano più pessimistiche di quelle pubblicate sei mesi fa.

La nuova stima del tasso di crescita delle costruzioni nei paesi seguiti da Euroconstruct per il 2016 è di +2%, in rallentamento rispetto al +2,6% stimato a giugno 2016.

Gli esperti di Euroconstruct sostengono inoltre che il problema non è la mancanza di crescita, ma il fatto che la media europa, di per sé positiva, nasconde al suo interno numerose eccezioni. Tra queste ci sono la mancanza di crescita nel settore dell’ingegneria civile e in cinque paesi: Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e, sia pure di poco, Regno Unito.

Le previsioni per il 2017 non sono incoraggianti: il tasso di crescita del Pil dovrebbe attestarsi a +1,4%. Tuttavia, Il settore delle costruzioni ha il potenziale per crescere a un ritmo superiore, pari a +2,1%.

Si spera nella domanda pubblica

Domanda di lavori pubblici in calo in EuropaIl fattore principale per il rafforzamento del settore delle costruzioni sarà pertanto la domanda pubblica, che tuttavia dovrebbe crescere solo marginalmente in alcuni paesi.

Per questo motivo i tassi di crescita attesi per il 2018 e il 2019 oscillano tra +2,1% e +2,2%. Anche se non si tratta di tassi particolarmente elevati, se questi valori si concretizzeranno il settore delle costruzioni in Europa arriverà al 2019 con sei anni di crescita ininterrotta alle spalle, con performance molto simili a quelle degli anni precedenti.

Le previsioni per il settore residenziale sono le uniche a essere state migliorate rispetto a sei mesi prima: la stima di crescita per il 2016 è attualmente di +3,9%. La costruzione di nuove abitazioni, in particolare, È diventata l’elemento trainante della ripresa tutto il settore edilizio europeo.

Il settore delle costruzioni non residenziali invece è ancora nelle prime fasi del suo processo di recupero, e nel 2016 ha ancora registrato una contrazione. Anche per questo il peggioramento delle attese per il medio termine capita al momento sbagliato, in una situazione di debole domanda di investimento nel settore dell’industria e dei servizi.

Euroconstruct non si attende cambiamenti repentini, per cui la crescita per il 2016/2017 sarà di circa +1,5%, e di +1,8% per il 2018/2019.

Il settore dell’ingegneria civile è quello in cui le previsioni sono peggiorate di più, tanto da far stimare un tasso di contrazione per il 2016 di -1%. I motivi di questa contrazione variano da paese a paese: nell’Europa dell’Est il trend è legato alla riduzione ciclica dell’uso di fondi europei, che normalmente si registra uno o due anni dopo il passaggio tra le due programmazioni (2007-2013 e 2014-2020). Nel caso di Spagna e Portogallo, invece, le cause sono da registrarsi nella necessità di contenere i deficit pubblici. Nel Regno Unito la situazione sembra invece sostanzialmente ferma, in attesa che il Governo vari specifiche misure di spesa pubblica per il contrasto ai rischi di crisi economica.

Tuttavia, non appena i fondi europei si attiveranno nuovamente, l’ingegneria civile dovrebbe crescere di nuovo, nel 2017, con un tasso stimato di +1,8%. Il trend continuerà nel 2018, con una crescita di +2,9%, e nel 2019, con un + 3,2%.

Tag dell'articolo: edilizia e costruzioni

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