A Valeriano Parizzi il premio alla carriera ICTA 2022

Valeriano Parizzi ICTA 2022
Valeriano-Parizzi

Valeriano e Massimiliana Parizzi con Pier Angelo Cantù (a sinistra) e Roberto Anghinoni (dietro) durante il GIC by Night

E’ stata una bella serata quella di giovedì 28 aprile per il settore del calcestruzzo.

La giornata che ha inaugurato l’edizione 2022 del GIC, dopo la cancellazione a fiera già allestita di quella di due anni fa, ha evidenziato subito una discreta qualità dei visitatori e tra gli espositori è circolato un pragmatico ottimismo.

A fine evento si sono contati oltre 5mila visitatori e 234 espositori.

Ingredienti fondamentali che hanno portato gli operatori all’evento serale, in cui la cornice di Piacenza Fiere ha ospitato gli Italian Concrete Technology Awards e, a seguire, la riuscita formula del GIC by Night, già collaudata positivamente durante l’ultima edizione del GIS.

Non mi soffermo sui numerosi premi, tutti ben argomentati, se non per esprimere il mio personale piacere nell’aver consegnato il premio per l’innovazione nella categoria attrezzature a Imer, una realtà italiana che da molti anni porta nel mondo il concetto di qualità nelle sue soluzioni.

Il motivo di questo articolo è però un altro, ed è legato alla consegna del riconoscimento speciale alla carriera per la categoria Attività Associative e Accademiche a Valeriano Parizzi, ex Manager Tyrolit e infaticabile punto di riferimento del settore per quasi quattro decadi.

Sul palco con Parizzi, a consegnargli il premio, uno spumeggiante José Blanco (a capo di numerose associazioni europee), Fabio Potestà, deus ex machina della società organizzatrice del GIC Mediapoint & Exhibition, e il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri (Parizzi è cittadino della città che ospita il GIC).

Capitano coraggioso

Così ama definirsi Valeriano, una tra le poche persone autentiche – nel bene e nel male – e leali che ho incontrato nei miei oltre vent’anni di frequentazione di questo mondo.

Ho conosciuto Parizzi nel 2001 quando ero Direttore della rivista “Noleggio” e da allora credo di non aver mai passato più di una settimana senza averlo sentito o incontrato.

La sua passione e la sua generosità mi hanno subito contagiato: quando nel 2007 sono tornato a fare consulenza dopo la parentesi giornalistica, Parizzi mi ha subito coinvolto in numerosi sogni e progetti – alcuni anche visionari – ed è cominciata una collaborazione costante che ci ha portato allo sviluppo di alcuni di questi, tra cui un’innovativa soluzione per i noleggiatori. Forse troppo innovativa per una realtà industriale strettamente legata alla vendita come Tyrolit.

valeriano parizzi

Valeriano Parizzi, ex manager Tyrolit e vincitore del premio speciale alla carriera agli ICTA 2022

Tyrolit è stata la sua casa professionale, ma fare una cosa sola non è mai stata abbastanza per un elemento vulcanico come Parizzi (credo neppure ora che si sta godendo la pensione).

Ed è qui che si innesta la motivazione del premio che la giuria degli ICTA gli ha voluto riconoscere.

“Oltre a essere uno dei padri della demolizione controllata e precursore del noleggio nell’ambito del taglio e del carotaggio, Parizzi ha mostrato sempre una partecipazione attiva – ‘molto attiva’, ha sottolineato Potestà – e di rilievo in almeno quattro associazioni di categoria nel mondo delle costruzioni: Assodimi, Assodiamante, Sercomated e Aideco”.

Aggiungo che se oggi esiste la Rental Academy, che in oltre dieci anni di attività ha erogato oltre 250 aule di formazione nel settore del noleggio, è anche per merito della sua spinta e del suo sostegno.

Grazie Valeriano

Ci sarebbero molte cose da raccontare e su alcuni aneddoti forse è opportuno mantenere ancora qualche riserbo.

Durante la cerimonia mi sono chiesto: “cosa ammiro in Valeriano Parizzi?”.

Non riesco a darmi una risposta, una sola intendo. Una persona è unica nel suo insieme, pregi e difetti inclusi e in questo senso Valeriano è un soggetto unico e irripetibile.

Il suo essere tracimante oltre ogni limite, il suo andare dritto al punto ad ogni costo gettando il cuore oltre l’ostacolo (non solo il suo), sono sempre stati compensati da doti rare. Tratti caratteriali che ammiro nelle persone con cui ho a che fare: trasparenza, lealtà, generosità, riservatezza.

Così, al timido Parizzi è toccato fare ancora uno dei suoi discorsi improvvisati, e a quel punto a me sono venuti i brividi ricordando la sua proverbiale incapacità di controllare le parole prima di dirle. Una caratteristica che ha spesso tenuto in equilibrio inseguendo le parole stesse e dando loro una cornice quasi sempre spiazzante per qualsiasi interlocutore.

Ma Valeriano ha saputo stupirmi ancora una volta, con un semplice, conciso ed emozionato grazie.

Un grazie che ha rivolto anche alla famiglia presente in sala: la moglie Massimiliana, che ho finalmente conosciuto (per anni l’ho solo sentita raccontare, come nei telefilm del tenente Colombo) e il figlio Luca, che avevo già avuto modo di apprezzare come bassista in una celebre cover band di Jovanotti.

Premio strameritato, quindi.

E anche l’occasione per dirti: grazie, Valeriano!

 

Tag dell'articolo: GIC

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