Il GIC 2022 a un passo dal via

GIC - Giornate Italiane del Calcestruzzo
GIC – Giornate Italiane del Calcestruzzo

Manca ormai poco più di una settimana al via dell’edizione 2022 del GIC, le Giornate Italiane del Calcestruzzo, in programma dal 28 al 30 aprile negli spazi del Piacenza Expo.

Con i suoi oltre 220 espositori confermati, il GIC si conferma come la più grande manifestazione europea dedicata al comparto. Oltre alle tradizionali esposizioni, la fiera ospiterà anche numerose conferenze e seminari tecnici, organizzati al fianco delle più importanti associazioni di settore e alle aziende di maggior caratura nazionale e internazionale.

La presenza di tutti i player principali del settore renderà il GIC uno spazio di confronto privilegiato per riflettere su tutti i temi cruciali per la filiera in questo momento storico.

GIC 2022, di che cosa si parlerà?

Tra questi spicca sicuramente quello legato alla gestione degli ingenti fondi messi a disposizione dal PNRR, come vi avevamo anticipato in un precedente articolo.

Ma troverà anche spazio il tema della sicurezza sul lavoro, dopo che i dati ufficiali del 2021 hanno ancora una volta rivelato una situazione drammatica per lo scenario italiano. Secondo i dati Inail, infatti, l’anno passato ha fatto registrare 1221 decessi (per una media spaventosa di oltre tre morti al giorno) e oltre 550mila denunce di infortunio.

Senza contare tutte le conseguenze del drammatico scenario di guerra in Ucraina. Una congiuntura che ha avuto gravi ricadute anche sul settore, come l’aumento dei costi energetici e la grande difficoltà di approvvigionamento delle materie prime.

Il patrocinio delle istituzioni e delle associazioni di settore

Una circostanza che però non ha minato la buona riuscita della fiera, come sottolineato da Fabio Potestà, direttore della società organizzatrice dell’evento Mediapoint & Exhibitions: “Nonostante la difficile congiuntura questa 4ª edizione del GIC ha superato la soglia dei 220 espositori confermati. Un dato che ci conforta in quanto riflette il grande sostegno al nostro evento da parte dei principali operatori italiani e esteri del comparto, che, ovviamente, desidero ringraziare insieme a tutte le Associazioni di categoria e le Istituzioni che hanno accompagnato la mostra piacentina fin dalla 1ª edizione del 2016”.

I 65 patrocini raccolti dimostrano la capacità degli organizzatori di presentarsi come interlocutore fondamentale per tutto il settore, sia nei confronti dei suoi principali player che delle istituzioni.

Tra queste, infatti, figurano enti come il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, la Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, la Regione Emilia Romagna, il Comune di Piacenza e Anas.

Tra le associazioni di settore, invece, figurano Assobeton (Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi), Federbeton (Federazione della Filiera del Cemento, del Calcestruzzo, dei Materiali di Base, Dei Manufatti, Componenti E Strutture per le Costruzioni), Atecap (Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato) e Unacea (Associazione italiana delle macchine per costruzioni)

Le parole dei protagonisti

Durante i giorni di avvicinamento della fiera, molti dei protagonisti dell’evento hanno avuto modo di dire la loro in merito alla manifestazione e a quelli che saranno i suoi temi portanti.

Andrea Boldoni, vicepresidente Federbeton e presidente Atecap, si è espresso in merito al PNRR e a come lo scenario bellico rischia di compromettere le prospettive di ripresa economica che esso porta con sé:

“Il finanziamento del PNRR per oltre la metà è in grado di attivare investimenti nel settore delle costruzioni, ritenuto dal Governo il vero motore della crescita. Ma gli scenari bellici dell’Est Europa stanno compromettendo la ripresa economica, che già prima dell’invasione russa in Ucraina registrava segnali di frenata. L’Italia non ha una strategia di politica energetica, la nostra è un’economia dai piedi d’argilla e l’impennata dei costi energetici sta mettendo in crisi il sistema”.

“I costruttori – prosegue Boldoni – denunciano una situazione fuori controllo per le opere in corso sul fronte dell’aumento dei prezzi delle materie prime. A noi preoccupa di più che tanti cantieri hanno alle spalle imprese poco strutturate, che avranno difficoltà a reggere l’urto delle dinamiche in atto. Il settore delle costruzioni, che dovrebbe cogliere le opportunità del PNRR, è profondamento cambiato negli anni e è caratterizzato da un’elevata presenza di piccole e medie imprese con una bassa capitalizzazione e una lunga catena di approvvigionamento”.

PNRR e transizione ecologica

Sempre a proposito del PNRR, il presidente di Assobeton Alberto Truzzi ha sottolineato come esso potrà avere un ruolo fondamentale anche nel delicato processo di transizione ecologica:

“Attraverso il PNRR il Governo ha stanziato risorse importanti anche per la transizione ecologica, che ci riguarda anche se indirettamente. Il comparto industriale che oggi rappresento è pronto a intervenire per rispondere alle esigenze di ammodernamento del Paese, contribuendo attivamente a dare un forte impulso all’economia Italiana attraverso la realizzazione, con i propri sistemi costruttivi all’avanguardia, di strutture più moderne per aumentare l’efficienza del costruito. Per cogliere tutte le opportunità che si profilano anche in ottica di sostenibilità, consideriamo sempre più necessario innescare un circolo virtuoso di collaborazione dentro e fuori la nostra filiera. Occorre intervenire unitariamente e prontamente sul patrimonio urbano, edilizio e infrastrutturale, rispondendo alle esigenze dei cittadini e delle istituzioni in funzione dei nuovi trend”.

GIC 2022

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