Quanto vi fidate dei vostri collaboratori?

Qualche anno fa, abbiamo introdotto il tema della fiducia sul luogo di lavoro. Per il noleggio si tratta sempre di un argomento di grande attualità. D’altronde, non è un mistero la necessità delle aziende del settore di soddisfare e fidelizzare i propri dipendenti in un mercato in cui le risorse umane a disposizione sono sempre poche.

Inoltre, per diversi noleggiatori anche il discorso legato all’infedeltà dei propri collaboratori è un aspetto da considerare con molta attenzione.

Ciò che ho osservato personalmente, è che si è sempre un po’ restii nell’approfondire delle tematiche di questo tipo. Del resto, non si sa mai quali scheletri nell’armadio possano nascondersi all’interno delle aziende.

Come ormai sapete, la mia caratterizzazione professionale può essere definita come “digital communication specialist”. Tuttavia, oggi vorrei togliere l’abito della comunicazione digitale e indossare quello della comunicazione aziendale.

Avrete ormai capito che, negli ultimi mesi, mi sto interfacciando molto con questo argomento, che mi è sempre stato a cuore. Di per sé, credo sia un’opinione condivisa dire che l’ambiente di lavoro perfetto è qualcosa di utopico.

Ci sarà sempre qualcosina che non funziona come dovrebbe, qualche screzio con questo o quel collega, qualcosa che può sempre essere migliorato. Tuttavia, l’impegno che possiamo assumerci è quello di lavorare per rendere il nostro luogo di lavoro il più affidabile e perfetto possibile.

L’importanza di sapersi affidare ai propri collaboratori nel noleggio

Ma che cosa significa “avere fiducia”? È una domanda che mi sono posta spesso, nelle mie varie esperienze professionali. Avere fiducia significa rispetto reciproco. Rispetto per il lavoro degli altri, ma anche rispetto per la loro professionalità.

Avere fiducia, allo stesso modo, significa saper delegare. Vuol dire essere sicuri che la persona o il gruppo di persone con cui si sta condividendo un percorso lavorativo siano in grado di svolgere il proprio lavoro in modo efficace, senza il bisogno di dover essere costantemente “controllati”.

E questo, lo sapete meglio di me, è un aspetto fondamentale in una professione come il noleggio, in cui le cose da fare sono sempre tantissime e non ci si può permettere di far aspettare troppo un cliente.

Passatemi l’espressione, so che è sempre brutto parlare di “controllo” sul luogo di lavoro. Però, permettetemi di dirlo, credo ci siamo tutti trovati almeno una volta nella vita ad avere a che fare con qualcuno che faticava a lasciarci carta bianca, che aveva costantemente bisogno di dire la sua, di metterci il naso, di fare in modo che le cose andassero esattamente come si era immaginato, a volte anche scontrandosi con le competenze e la professionalità della persona a cui aveva delegato un certo lavoro.

Tuttavia, sono fermamente convinta che la fiducia sul lavoro debba essere condivisa. Nel momento in cui so che i miei collaboratori, indipendentemente dalla posizione ricoperta, si fidano di me e del mio lavoro (e io del loro), sono portata a lavorare con più serenità, consapevole che le mie competenze sono riconosciute e apprezzate. E questo vale in tutte le professioni.

Quando la fiducia viene a mancare

Inutile dire che, come penso sarà capitato anche a voi, non sempre va così. Io stessa, al di fuori delle mie collaborazioni con Rental Blog, ho avuto esperienze personali che spesso hanno messo a dura prova il mio impegno professionale nei confronti dei clienti con cui mi trovavo a collaborare in quel momento.

Di base, la fiducia non c’era. O, quantomeno, era celata da tante belle parole, che generalmente è facile utilizzare a contorno di un avvio di collaborazione: siamo tutti un po’ venditori, dentro di noi. C’è chi sa farlo meglio, ammaliando le persone con cui si trova ad avere a che fare, e chi un po’ meno.

Ma cosa succede in un ambiente di lavoro quando la fiducia viene a mancare? Provo a darvi qualche risposta:

• l’ambiente di lavoro non è sano e disteso; la mancanza di fiducia viene percepita, anche se rimane sottintesa. Aleggia nell’aria e rende il clima teso: si è portati a essere sempre all’erta, a muoversi come se si stesse camminando sulle uova, con la paura che lo sbaglio sia sempre dietro l’angolo.
• viene a mancare la professionalità. A lungo andare, nell’ottica di “non sollevare vespai inutili”, si tende a ingoiare il boccone, a stare zitti e a fare tutto in modo che l’altra persona (o le altre persone) non abbiano appigli per criticare il proprio lavoro, per dire la propria, per trasformare l’impegno in qualcosa che rispecchi esattamente le sue aspettative. In altre parole, si entra nel loop “meglio farlo così, altrimenti chi lo sente il capo”.
• si inizia a dubitare di sé stessi, soprattutto se si sta affrontando la prima esperienza lavorativa. “Se me lo dice lui che lavora nel settore da anni, sarà vero”: perché non dovrebbe essere così?
• lo scetticismo ha la meglio: non si ha più una visione condivisa, si lavora di malavoglia e il progresso dell’azienda non va avanti. Si rimane bloccati, di fatto, nel vortice dell’“abbiamo sempre fatto così”.

Va da sé, che così non funziona. Quale futuro può esserci per un’azienda di noleggio che non crede nei propri collaboratori? Specialmente in una situazione complessa come quella attuale, dove tutti hanno la necessità di portare l’efficienza aziendale ai massimi livelli possibili per proteggere i propri margini di guadagno.

Come creare la fiducia sul lavoro

Prima di tutto, e ve lo dico con il cuore in mano, è una questione di mentalità. Se non si interviene su quella, potete tentare in mille modi di cambiare le cose, ma semplicemente non funzionerà.

Non esistono strumenti, modelli, azioni concrete per creare la fiducia sul lavoro. Deve partire tutto dalla volontà del singolo, e poi diventare parte della cultura aziendale.

Certo, possono esserci degli aiuti che possono essere suggeriti per facilitare questo processo (anche per questo esistono i consulenti aziendali, no?).

Ma, come per tante altre cose, non esiste la ricetta perfetta. Io posso solo darvi qualche spunto:

• condividete con tutti gli obiettivi e le aspettative aziendali;
• organizzate momenti di team building per conoscere i vostri collaboratori anche al di fuori della dimensione professionale;
• siate onesti e trasparenti, su qualsiasi aspetto della vita aziendale (anche quelli più spinosi);
• celebrate i successi di tutti e valutate insieme gli insuccessi, senza puntare il dito contro nessuno;
• chiedete e valorizzate le opinioni dei collaboratori, senza dare per scontato che siano perfettamente allineate con le vostre;
• ascoltate, siate empatici e rimanete coerenti con i valori aziendali che proclamate;
• scendete dal piedistallo: “abbiamo sempre fatto così” non è quasi mai la strada giusta da percorrere.

Ciascuno dei vostri collaboratori ha un valore: cercate di scovarlo, di enfatizzarlo, di nutrirlo.

Un ambiente di lavoro in cui la fiducia reciproca la fa da padrone, è un ambiente produttivo. È un ambiente dove il lavoro di squadra e la proattività sono valori fondamentali e riconosciuti; avere fiducia nei propri collaboratori fa sì che anche le situazioni più difficili vengano superate come un team.

A volte, mi rendo conto, è più semplice guardare al risultato finale (lead, contratto o fatturato che sia). Più difficile, ma molto più importante, è studiare come si è arrivati a quel risultato: chi ha contribuito, con quali idee, con quali competenze.

Il valore delle persone è qualcosa di estremamente prezioso. Mi raccomando, maneggiatelo con cura.