Le radici del noleggio, l’albero e i frutti (1^ parte)

Marco Prosperi e Mauro Brunelli
Marco Prosperi e Mauro Brunelli

Marco Prosperi e Mauro Brunelli

Dopo anni di concorrenza espressa ai limiti della deontologia professionale (spesso anche al di fuori) i noleggiatori sono ora chiamati a incarnare il concetto di comunità: i membri di un’associazione devono fare squadra per gestire il mercato da protagonisti e non da spettatori. Concetto semplice, lineare e condivisibile, ma molto ambizioso. Eppure nelle aule di Rental Academy, nelle quali partecipano anche molti noleggiatori iscritti ad Assodimi, questo clima si respira perfettamente, e non è raro assistere poi a concrete e leali collaborazioni successive sul territorio.

Il titolo del congresso 2019, “The Roots of the Rental Community” richiama alle radici del noleggio: parco macchine, clienti e servizi. Negli intenti degli organizzatori l’albero che ne deriva, con tutti i suoi frutti, rappresenta l’organizzazione che un noleggiatore professionista deve darsi per gestire al meglio il proprio mercato. Anche questo è un concetto basilare: nessun noleggiatore avrà mai successo facendo le cose istintivamente o, peggio, emulando qualche suo competitor.

Il programma dell’evento nasce dall’ambizione di sviluppare discussioni per l’accrescimento professionale della platea. Una delegazione di noleggiatori stranieri è stata invitata per illustrare come vengono gestiti i parchi noleggio oltreconfine; come di consueto, saranno presentati i numeri raccolti per mostrare una fotografia attuale del mercato.

E’ proprio dal mercato che, a un mese dall’evento, iniziamo la nostra intervista a Mauro Brunelli, Presidente di Assodimi e al Direttore Marco Prosperi. La pubblicheremo in due puntate, questa è la prima.

Come sta andando attualmente il noleggio?

Brunelli Se parliamo dell’esperienza personale, direi che sta andando oltre le aspettative, con un 10% generale. Anche parlando con alcuni colleghi sento feedback positivi, nessuno realmente si lamenta. Quindi complessivamente direi che il settore sta vivendo un buon momento.

Prosperi Il noleggio sta godendo di buona salute; tutte le zone e le macrocategorie hanno visto questi mesi del 2019 con performance in aumento. L’aspetto più interessante è che molte aziende di noleggio hanno sia ottenuto percentuali di aumento anno su anno molto alte e stanno riscontrando un sempre maggior interesse ai concetti di noleggio. Questo miglioramento del mercato porta dietro, purtroppo, la ricomparsa di alcune vecchie abitudini, come pagamenti rallentati, riaffacciarsi di truffe, gestione macchine non ottimale.  tavolo con relatori congresso

Negli ultimi anni sono state fatte molte iniziative per innalzare la qualità e la cultura tra gli operatori: che tipologie di noleggiatori incontra oggi un’impresa sul territorio?

Brunelli Mi piacerebbe rispondere a questa domanda che la maggior parte dei noleggiatori si è innalzata a questa qualità e cultura, ma purtroppo non è ancora così. La presenza ancora massiccia di piccoli noleggiatori non ha portato risultati positivi. Il tipo di noleggiatore che l’impresa incontra sul territorio dipende da cosa veramente l’impresa sta cercando.

Prosperi Il cliente ha una vasta gamma di scelta sia in termini di prezzi che di qualità, ma non possiede ancora tutti gli strumenti per gestire la meglio il mix. Il noleggio viene sempre utilizzato prevalentemente per le urgenze e quindi non hanno il tempo per gestire correttamente una scelta del fornitore. Il noleggiatore dovrà far capire quali servizi fornisce al di là del singolo bene

Sul fronte della domanda ritenete che ci sia una maggiore consapevolezza rispetto al passato circa i benefici del noleggio e quindi la scelta del noleggiatore giusto?

Brunelli La consapevolezza da parte dell’impresa c’è sicuramente. Gli sforzi fatti negli ultimi anni da parte dei noleggiatori professionali e dalle associazioni che li rappresentano, hanno aiutato a scoprire le carte e far capire la differenza tra noleggio professionale e noleggio di basso profilo.

Prosperi Il cambiamento strutturale del mercato sta portando a dare maggior peso all’uso degli oggetti più che al suo possesso; l’importante sarà riuscire a dare un valore all’uso e ai servizi correllati. Il mercato si sta abituando a utilizzare un oggetto per il tempo necessario con i costi che meglio preferisce utilizzando piattaforme on-line ed off-line, deve essere sfruttato questo meccanismo per inserirci il valore aggiunto che solo un noleggiatore professionista potrà dare oltre al puro oggetto.

Il tema del Congresso è quello della comunità; un tema strettamente collegato a quello del sistema. Con quali altre iniziative Assodimi sta presidiando la diffusione di una concorrenza sana a vantaggio di tutto il sistema?

Brunelli Stiamo spingendo per aumentare la collaborazione, invitando i noleggiatori a farsi visita reciprocamente per conoscersi meglio.

Prosperi Assodimi crede fortemente nel concetto di gruppo, la penetrazione del noleggio è di circa 1% del Pil, siamo ben lontani rispetto il mercato francese, tedesco e anche spagnolo. Se tutte le aziende facessero un piccolo passo di lato, introducendo procedure standard e comunicando i concetti di noleggi professionale in maniera comune, si avrebbe un aumento della platea dei clienti, che li porterebbe anche alla possibilità di potersi scegliere i clienti non avendo remore a dire qualche no. Molti servizi dell’associazione e molti progetti in generale vanno nell’ottica di trasmettere cultura sia ai clienti finali che alle aziende di noleggio (che stanno crescendo in numero e cercano di organizzarsi al meglio).

Finisce qui, anche per semplicità di lettura, la prima parte dell’intervista. Pubblicheremo la seconda nella prossima settimana, cominciando dai temi che saranno trattati al congresso 2019.

 

Tag dell'articolo: Assodimi

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