Creare, gestire e nutrire la propria Community

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Chi ha già sentito parlare di crowdfunding o ha partecipato a progetti sviluppati con questa modalità sa benissimo quale sia la forza propulsiva che un gruppo di persone coinvolte possiede nel realizzare concretamente un’idea.

Il crowdfunding,  infatti, può essere definito come il “finanziamento della folla” (dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento) e si riferisce al fenomeno del sostegno finanziario collettivo che consente a chi non dispone di possibilità di ottenere finanziamenti dai consueti canali, di realizzare le proprie idee raccogliendo i fondi necessari da una moltitudine di persone online.

Quando è invece il talento delle persone a essere aggregato, allo scopo di sviluppare nuovi prodotti e servizi, ecco entrare in gioco il concetto di community e di crowd, che unisce in modalità crowd-sourced le competenze di chi desidera contribuire al loro sviluppo e realizzazione, condividendone in qualche modo i risultati economici o i benefici.

Questa metodologia è alla base di iniziative di successo come Xprize, Hackaton e altre simili che molti operatori del noleggio già conoscono e trova fonte di ispirazione nelle tecniche di sviluppo esponenziale come ad esempio quelle descritte da Salim Ismail nel libro “Exponential Organizations” da cui è nata la community ExO.

Parola d’ordine, coinvolgere

Motore di tutto è avere una MTP, cioè un Massive Transformative Purpose, elemento alla base di qualsiasi ExO che implica la condivisione del perché l’organizzazione fa qualcosa e cosa la ispira.

Ad esempio, l’MTP di TED è “Ideas worth spreading”, quello di Google è “Organize the world’s information”.

L’MTP non è uno slogan di marketing, ma qualcosa capace di generare intorno a sé una cultura e una tribù di persone.

Una visione alta e sfidante, un proposito che guida la progettazione e l’esecuzione di ogni nostro servizio e che mira a portare innovazione modificando le vecchie abitudini.

E cosa si presta meglio del noleggio – in questo particolare periodo storico – a sostenere ulteriormente la cultura dell’uso anziché del possesso sfruttando tutto il potenziale della digitalizzazione e del coinvolgimento online?

La domanda a cui rispondere è principalmente una sola: la vostra MTP – ciò che guida lo sviluppo dei servizi che state pensando di lanciare e che sono legati al noleggio verso nuove categorie di utilizzatori – è capace di ispirare una comunità?

È in grado di coinvolgere una folla che fornirà valore alla vostra organizzazione gratuitamente o con un investimento minimo di risorse, tempo e idee?

Una folla magari – perché no – composta da chi poi utilizzerà direttamente questi vostri servizi?

L’impatto sul modello di business

social-communityOssia, come passare dalla vecchia Customer Lifetime Value alla Customer Value Flywheel.

Gli approcci tradizionali per la misurazione del valore del cliente sono spesso obsoleti e fanno sì che chi li utilizza perda una quantità significativa del valore reale.

Fino ad oggi siamo stati abituati a misurare la CLV (Customer Lifetime Value) considerando il valore medio di acquisto, la frequenza media degli acquisti durante l’anno esaminato e il numero di anni come cliente.

Sfortunatamente, questa formula sta perdendo una quantità significativa di valore. Probabilmente è perché l’abbiamo imparata tutti a scuola di economia, e molto probabilmente da un libro di testo originariamente pubblicato prima dell’uscita del primo iPhone.

Questo vecchio approccio ignora tre aspetti fondamentali della relazione con il cliente, riconducibili alla semplice intuizione che il cliente è, comunque, parte di una comunità con cui si relaziona ed è autonomo nelle sue decisioni.

  • Ricerche di mercato e informazioni sul segmento di mercato. Il vecchio metodo (o il metodo classico, se preferite) prevede l’investimento in costose ricerche di mercato e focus group. Mentre le persone più adatte a fornirvi una risposta alle vostre domande sono proprio i clienti, che fanno parte della vostra Community. Se siamo capaci di creare un meccanismo di engagement e dialogo con i nostri clienti, saremo in grado di ricevere moltissime informazioni di alta qualità a costo zero.
  • I contenuti generati dagli utenti (o UGC). È stato ampiamente dimostrato che gli UGC sono più efficaci nella vendita dei contenuti generati dall’azienda, e che, quando si tratta di prendere una decisione, nel 90 per cento dei casi, il cliente preferisce affidarsi ai contenuti prodotti dagli altri utenti.
  • Il rapporto di successo tra cliente e cliente. Quando i clienti possono supportare, formare e ispirare altri clienti, significa che il tuo team non deve fare quel lavoro. E, soprattutto, che i tuoi prodotti possono essere utilizzati in maniera più efficace e spesso in modi che i clienti non avevano considerato originariamente. Ciò significa un minor numero di dipendenti e una maggiore soddisfazione e fedeltà dei clienti.

Questi tre semplici esempi dimostrano come, abbandonando i rudimentali modelli di business generati negli anni ’70 che parlavano dei clienti come di “vacche da mungere”, possiamo scoprire un mondo di opportunità per creare valore alla nostra azienda fatto di relazioni e legami forti e diretti con i clienti.

Qualche esempio concreto

Pensate che, quando nel 2001 è stata ideata Wikipedia il cui MTP è quello di “compilare la somma di tutta la conoscenza umana“, sembrava impossibile che le persone avrebbero volontariamente speso il loro tempo per costruire un progetto online così ambizioso di risorse gratuite. E invece ha funzionato.

Per anni, una comunità silenziosa ha costruito il portale di conoscenza attuale e accurato che tutti conosciamo, coprendo ogni necessità, dalla storia antica all’intrattenimento popolare.

Si potrebbe obiettare che Wikipedia è un’organizzazione non-profit e che quindi potrebbe non sembrare così attinente alla vostra organizzazione nel business del noleggio.

Il nostro esempio preferito di un crowd-source di business viene da Lego. Il MTP di Lego è quello di ispirare e sviluppare i costruttori di domani.

Gli appassionati creano i loro progetti e li presentano sul sito di idee della Lego. Poi gli altri fan Lego votano le loro creazioni preferite. I modelli con il maggior numero di voti possono passare alla produzione e il creatore riceve una royalty sulle entrate nette per quel prodotto.

Altri esempi sono i progetti di programmazione open source come Linux, Spybot (un programma di malware gratuito), Inkscape (prodotto gratuito basato su vettori, simile ad Adobe Illustrator) e Avast (software antivirus gratuito).

Tutti esempi di comunità entusiaste che sviluppano e offrono i loro servizi gratuitamente per la creazione e il miglioramento dei software.

La maggior parte dei prodotti open-source sono poi resi disponibili a chiunque da installare e usare gratuitamente.

In alcuni casi, i prodotti open-source sollecitano donazioni. In altri casi, i prodotti di base sono gratuiti, mentre gli upgrade richiedono forme di acquisto.

E nel noleggio?

Il mondo del noleggio si basa sul mantenimento di una relazione costante e interattiva con i clienti potenziali.

Questa relazione avrà successo e porterà risultati duraturi se sarà considerata soddisfacente e di stimolo per le parti coinvolte, impegnandosi a mantenerla e svilupparla nel tempo, anticipando e guidando i cambiamenti del mercato sulla base di esigenze sempre in evoluzione.

Ecco perché avere a disposizione una propria community attiva rappresenta un fiore all’occhiello nelle strategie marketing aziendali. Non solo per fidelizzare, coinvolgere e far sentire parte di qualcosa di importante i clienti attuali, ma anche come strumento di comunicazione potente nei confronti dei prospect interessati.

Il corso di formazione

Fabrizio Gramuglio al TedX di Lugano 2019

Fabrizio Gramuglio al TedX di Lugano 2019

È questo il tema del prossimo corso di formazione di Rental Academy “Creare, gestire e nutrire la propria community”. Docente d’eccezione sarà Fabrizio Gramuglio, reduce dall’esperienza di ideatore e docente dell’Alta Scuola di Management e che molti di voi hanno imparato a conoscere e apprezzare durante i Rental Business Forum e in altre occasioni.

Il corso si terrà online Mercoledì 8 settembre 2021 dalle 9.00 alle 13.00.

Questi i punti tematici che Gramuglio svilupperà durante la lezione, in cui ci sarà spazio anche per un workshop pratico:

  • Cos’è un MTP
  • L’importanza del passaggio da crowd a community
  • Strategie per creare una community fidelizzata
  • Libertà e controllo, come gestire la propria community
  • Come misurare le performance di una community

Al termine di questa giornata i partecipanti saranno in grado di:

  • Conoscere i modelli di creazione e gestione di una community
  • Conoscere casi e strumenti come GitHub, DIY Communities e TEDx
  • Stabilire i migliori touch point per intercettare i clienti

Le iscrizioni sono già aperte, ma i posti sono limitati.

Per sapere quanto costa partecipare e come ci si iscrive chiama adesso il 333 9880094 oppure chiedi di essere contattato scrivendo a segreteria@rentalconsulting.it e lasciando i tuoi recapiti.

Non perdere questa occasione unica per innovare il tuo business.

Tag dell'articolo: Rental Academy

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