Calcestruzzo, forte calo della produzione

produzione calcestruzzo
produzione calcestruzzo

Praticamente fermo il mercato delle nuove costruzioni a uso abitativo (-6%), mentre anche le costruzioni non residenziali e pubbliche sono in decrescita (-1,2%), dati 2015 su 2014, non ci sono buone notizie per il settore produttivo del calcestruzzo. I dati emersi dal “Rapporto Atecap” (Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato) parlano di un mercato che sta vivendo una profonda crisi da circa otto anni.

A conferma di questa tendenza parlano i numeri: in termini di volumi, nel 2007 si producevano 72,5 milioni di metri cubi, nel 2015 si è scesi a 25,2. Ciò significa che la perdita, in otto anni, è stata di 47,3 milioni di metri cubi. In compenso, la ripresa seppur lenta del settore delle costruzioni apre a qualche spiraglio di positività. Nel 2016 è prevista una crescita dell’1,1%. Sembrerebbe una goccia nel mare, ma in realtà la positività risiede nell’inversione di tendenza.

Il Rapporto Atecap analizza anche le motivazioni che hanno portato a questi risultati. La crisi, che comunque è arrivata dopo gli anni della celeberrima “bolla immobiliare”, quando si costruiva in modo spropositato, ha ovviamente penalizzato il settore, mentre il mercato della ristrutturazione, sempre in costante crescita e ormai titolare di oltre il 70% del valore della produzione, prevede materiali e tecniche di intervento differenti.

Tag dell'articolo: edilizia e costruzioni

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