Autenticità, prima parola chiave della leadership

Proseguendo nel solco iniziato da Pier Angelo Cantù nel suo articolo di qualche venerdì fa, anche io vorrei proporvi tre parole che sento rilevanti in questo periodo. Oggi voglio iniziare dalla parola autenticità, lasciando ai prossimi articoli la descrizione delle altre.

Sono tutte parole che racchiudono al loro interno una serie di significati, che sento risuonare fortemente nel mio lavoro di Business Coach e che, oggi più che mai, si pongono come una sfida per i leader.

Autenticità

Che cos’è l’autenticità? Secondo me, questo termine può essere riassunto in una frase: “essere fedeli a se stessi”. Quando ci diamo il permesso di essere noi stessi, possiamo vivere liberi dalle idee e dalle aspettative degli altri e possiamo scegliere il nostro corso di vita. Spesso, invece, succede che anziché comportarci in modo autentico, diciamo agli altri ciò che pensiamo vogliano sentire loro, siamo condizionati dalle loro aspettative e agiamo in modi che vanno anche contro la nostra vera natura.

Autenticità significa che sei fedele alla tua personalità, ai tuoi valori e al tuo spirito, indipendentemente dalla pressione a cui sei sottoposto per agire diversamente. Significa essere onesti con se stessi e con gli altri e prendersi la responsabilità dei propri errori. In pratica, i propri valori, ideali e azioni sono perfettamente allineati.

Non è sempre facile vivere autenticamente, soprattutto nei momenti di più forte instabilità e incertezza, ma ci sono molti vantaggi nel farlo.

Essere autentici sicuramente aumenta il senso di fiducia e rispetto verso se stessi, aumenta la capacità di affrontare i problemi, perché sapendo chi sono e in cosa credo, non esito a fare la cosa “giusta”, diminuisce quindi anche lo stress.

Leadership autentica

Tutto questo vale anche per i Leader che, più di altri, si trovano in una situazione di crisi epocale e sono chiamati a sviluppare integrità e prendere il controllo della vita organizzativa.

La leadership oggi è molto diversa dalla leadership delle generazioni precedenti. Il vecchio stile di gestione “top-down” semplicemente non funziona più. Le persone generalmente vogliono essere pienamente coinvolte nel loro lavoro, vogliono sentire che il loro contributo è importante e che quello che fanno ha un senso. Soprattutto, vogliono credere nelle persone che sono al comando.

Si parla infatti di Authentic Leadership. Ma cosa significa effettivamente essere un Leader Autentico?

La leadership autentica è una leadership spogliata delle “maschere”, un leader autentico è fedele a se stesso, si mostra come tale e non si nasconde.

Secondo un’indagine di Gartner Group, l’autenticità è l’attributo più apprezzato di un Leader.

Cosa rende autentico un leader e perché vale la pena esserlo?

I leader autentici ispirano coloro che guidano perché rimangono fedeli ai propri valori. Sanno chi sono e non permettono a nessuno di impedirgli di prendere una decisione che sanno essere giusta. Mettono al primo posto la loro responsabilità e i loro team, sono ottimi comunicatori. Hanno integrità e un codice morale fermo. Riescono a rimanere ragionevoli e stabili anche nei momenti più difficili.

Una leadership autentica ispira le persone a collaborare, lavorare sodo e comunicare di più e meglio.

In sintesi, si tratta di comportarsi con integrità ed essere coerenti.

Per ora mi fermo qui. Vorrei lasciarvi lo spazio per far decantare queste prime riflessioni. Fatele risuonare dentro di voi, cercate il modo di “vestirle”, di trovare ciò che questa parola dice a ognuno di voi. Ognuno di noi, infatti, è un leader quando si trova a guidare qualcosa o qualcuno: può essere un’azienda, una famiglia, un gruppo di amici o anche solo una persona in difficoltà.

Mi trovate ancora qui lunedì mattina con le mie riflessioni sulla distanza e il suo impatto sulle organizzazioni.  Infine martedì, riflettendo insieme sul potentissimo ruolo che gioca la fiducia.

Soprattutto per i leader.