Oggi ospitiamo il contributo di Carlo di Fiore, B2B Channel Manager di Samsung Italia, che il 23 Maggio a Rental Business Forum parlerà della TaaS, ossia della possibilità di accedere e utilizzare la tecnologia in modo flessibile.
L’adozione di soluzioni digitali all’interno del contesto aziendale oggi è un fatto imprescindibile e porta con sé innumerevoli opportunità. In questo riveste un ruolo importante tutto ciò che sta sotto il cappello della Comunicazione Visuale Digitale o Digital Signage, ovvero quel fenomeno attraverso il quale le aziende possono informare i propri clienti o i propri dipendenti (si pensi ad un totem informativo nella reception o ad un display di grande formato in sala riunioni), possono intrattenere gli stessi (ad esempio nelle sale di attesa degli ambulatori), possono promuovere qualcosa (offerte o promozioni dinamiche su insegne LED o display da vetrina) o possono addirittura interagire (si pensi ad un totem interattivo), tutto questo non utilizzando più i classici strumenti tradizionali basati su carta e similari ma attraverso soluzioni basate su display o matrici LED.
Perché è un fatto imprescindibile? Perché le aziende hanno capito che l’adozione di strumenti digitali contribuisce in maniera significativa a migliorare il livello di Customer Satisfaction (ad esempio il tempo percepito di attesa in coda diminuisce utilizzando soluzioni di intrattenimento digitale) e per molti è considerato un ulteriore strumento di vendita (si pensi solo all’impatto di un’insegna LED in aeroporto o di un display in vetrina, ad esempio) con cui generare fatturato.
A volte però l’innovazione fine a se stessa nasconde diversi fattori di rischio che, se non considerati, possono facilmente trasformare un driver competitivo in un’ulteriore complessità da dover gestire. E’ importante partire dal Top Management, in modo che tutte le strutture aziendali vengano opportunamente coinvolte e l’intera organizzazione si strutturi per favorire l’adozione delle nuove tecnologie. I processi aziendali possono essere rivisti, nell’ottica di massimizzare i vantaggi a tutti i livelli. E tutto questo ha impatto evidentemente sul TCO, dove le insidie di costi nascosti per la trasformazione digitale possono influire sensibilmente, in positivo o in negativo.
La condivisione dei benefici di un progetto di innovazione digitale con tutte le figure (anche se non direttamente) coinvolte permette da un lato di minimizzare la resistenza al cambiamento delle persone e dall’altro di fare in modo che siano esse stesse i promotori interni che spingono verso il rinnovamento digitale dell’azienda. Inoltre è assodato che la comunicazione digitale ha impatti positivi in molti casi sul TCO: ad esempio nella comunicazione tradizionale una campagna di comunicazione che richiede un continuo rinnovo avrà un impatto significativo sull’installazione, rimozione e smaltimento della vecchia comunicazioneladdove con il Digital tutto questo non c’è… senza considerare il time-to-market che nel tradizionale ha un ciclo creazione + stampa + affissione + rimozione + eliminazione che può impiegare settimane.
Facciamo un esempio sulla Samsung Flip: è una flip chart digitale e come tale sostituisce l’annotazione a fogli mobili e pennarelli con un display touch di eguali dimensioni. Il paragone con il costo di up-front è anche fortemente sbilanciato, un centinaio di euro per quella cartacea, poco più di 2mila circa per quella digitale. Ma quanto costa nel tempo alimentare continuamente pennarelli e fogli nella propria organizzazione? E quanto costa perdere tempo per cercare pennarelli e fogli se questi non vengono sostituiti? Quanto potremmo ottenere in più con la soluzione digitale? Potremmo continuare all’infinito, sono tematiche che chi segue questo blog ha già affrontato nei dettagli.
L’introduzione del concetto di “As a Service”, cioè della trasformazione a canone di locazione di un investimento in Comunicazione Visuale Digitale sta aiutando molte organizzazioni ad accelerare questo processo perché esattamente come già avvenuto per PC, stampanti, server e networking anche il Digital Signage viene reso finanziabile trasformando quei 2mila euro citati in meno di 100 euro al mese, rendendo quindi anche il TCO ulteriormente appetibile e avendo disposizione una tecnologia sempre all’avanguardia.