Prendiamo un nucleo famigliare mediamente frequente: marito, moglie (con o senza figli), entrambi lavorano ed entrambi avviati a un futuro che potrebbe rivelarsi ricco di successi. Lui viene trasferito, addirittura in un Paese straniero; lei che fa?
- Lei non lascia la sua strada, lui si sottopone a stressanti avanti e indietro che compromettono il raggiungimento degli obiettivi aziendali e poi rientra nel paese di origine, in una resa gonfia di frustrazioni che minano l’equilibrio e la coesione dello stesso nucleo famigliare.
- Lei lascia e segue il marito troncando le proprie aspirazioni e vanificando i maggiori introiti di lui che forse non bilanciano quelli di lei che non ci sono più; stesse frustrazioni, stessi squilibri.
Oggi lavorare a Milano, Amburgo o Londra, ma anche Bucarest o Vilnius è sempre più possibile: bene arrivato dunque a “spouse support”, il progetto che Right Management, società presente in 200 Paesi e ora anche in Italia propone per il sostegno ai partner che per seguire il marito (o la moglie) hanno bisogno di ripresentarsi in una realtà aziendale simile alla propria ma in terra straniera. Il fallimento di un manager, infatti, al di là di ogni considerazione umana è un problema per un’azienda che ha investito su di lui soldi, progetti e immagine.
Ecco quindi un servizio in grado di essere vicino ad aziende e persone nella pianificazione di un futuro che coinvolga tutta la famiglia e senza scossoni.