La situazione nel settore delle costruzioni in Europa resta negativa, anche se con un leggero miglioramento rispetto Gennaio.
A dirlo è l’edizione di Febbraio dell’Eurobarometro dalla rivista Construction Europe. Questa indagine, realizzata attraverso un breve questionario online, verifica l’andamento delle principali grandezze nel settore (attività aziendale, ordini, eccetera) e chiede ai rispondenti, per ciascuna variabile, se la propria situazione registra un aumento, una situazione stabile o una riduzione. Il risultato è un indice di sentiment, da considerare dal punto di vista qualitativo come un indicatore dell’ottimismo o del pessimismo nell’edilizia in Europa.
Secondo l’ultima lettura, la situazione è ancora negativa: il numero di imprese che ha visto una riduzione dell’attività rispetto a Gennaio supera del 29,6% quello di chi ha visto un miglioramento. Febbraio è il nono mese consecutivo in cui il saldo è negativo. Tuttavia l’analogo dato di gennaio era peggiore (-36,9%).
Anche il sentiment per il futuro migliora: il saldo tra ottimisti e pessimisti è ancora negativo, ma per un valore piuttosto contenuto (-1,6%), e in miglioramento per il secondo mese di fila (era -9,9% a Gennaio).
Il dato tendenziale (cioè confrontato con quello di dodici mesi prima, e quindi meno influenzato dalla stagionalità) è ancora fortemente negativo: il saldo è infatti di -61,7%. Per la cronaca, dodici mesi fa le attese per il futuro erano di miglioramento (saldo: +24,2%), segno dalla portata della crisi che ha investito il settore.
In conclusione: la crisi non è ancora finita. Nel settore, a livello europeo, si respira un’aria che potremmo sintetizzare con: “ancora qualche mese, e poi le cose dovranno per forza migliorare”.
NOTA: tutte le imprese del settore allargato delle costruzioni (quindi anche i noleggiatori, in quanto fornitori di servizi), possono partecipare all’indagine, che richiede un paio di minuti al mese per la compilazione. Per informazioni, seguire questo link.