A Gennaio 2018 l’indice del sentiment dei principali segmenti di clientela dei noleggiatori italiani sale in modo leggero, passando da 119,6 a 119,8 punti. L’indice viene calcolato da Rental Blog ogni mese sulla base dei dati Istat sul clima di fiducia delle aziende e delle loro revisioni periodiche.
Nello stesso periodo il sentiment generale delle imprese italiane (calcolato dall’Istat) è invece calato in modo sensibile, perdendo tre punti e passando da 108,7 a 105,6 punti. La variazione di entrambi gli indici è spiegata dal diverso andamento dei settori che li compongono. Al contrario di quanto avvenuto a fine 2017, infatti, da un lato il sentiment nelle costruzioni (che costituisce un importante mercato per il noleggio, ma è meno rilevante nel complesso dell’economia) è cresciuto in modo netto; dall’altro, il clima di fiducia è calato in tutti gli altri tre settori del mercato: leggermente nell’industria e in modo più deciso nei servizi e nel commercio al dettaglio.
Il clima di fiducia delle imprese industriali come detto è sceso ulteriormente, passando da 110,3 (dato già rivisto al ribasso rispetto alle stime del mese prima) a 109,9. A differenza del mese precedente, calano i giudizi sugli ordini, ma migliorano le attese di produzione; continuano a salire le scorte di magazzino.
L’indice del sentiment delle imprese delle costruzioni sale in modo netto, passando da 127,1 a 129,2 punti, recuperando buona parte dei livelli persi a Dicembre; tra le componenti dell’indice, migliorano le attese sull’occupazione presso le aziende, ma peggiorano sia i giudizi sugli ordini che quelli sui piani di costruzione. Il clima migliora sia nella costruzione di edifici, sia nei lavori di costruzione specializzati, ma cala leggermente nell’ingegneria civile. I giudizi sul livello degli ordini sono in miglioramento solo nella costruzione di edifici; invece, le aspettative sull’occupazione crescono nella costruzione di edifici e nei lavori di costruzione specializzati.
La conferma del miglioramento dei livelli degli ordini attesi arriva dal numero di mesi di attività assicurata, informazione che l’Istat chiede alle imprese edili una volta ogni tre mesi. Il dato medio registrato nell’indagine di Gennaio mostra una decisa conferma sopra il valore-soglia di 10 mesi, e cioè un valore pari a 11,1 mesi. Si tratta di un dato doppiamente positivo perché arriva in un trimestre in cui in genere si registra una flessione di questo indice rispetto al periodo precedente. Per contestualizzare il dato, si può ricordare che da anni questo indice oscilla tra gli 8 e i 10 mesi, e che l’ultimo dato pre-crisi, quello del secondo trimestre del 2008, era pari a 14,6 mesi di lavoro assicurato.
Nel settore dei servizi di mercato l’indice destagionalizzato del clima di fiducia scende nettamente, da 108,7 a 105,9. Peggiorano sia le attese sugli ordini sia i giudizi sull’andamento degli affari, ma migliorano i giudizi sugli ordini attuali. Il clima di fiducia scende nel trasporto e magazzinaggio e nei servizi turistici, ma sale nei servizi alle imprese e altri servizi e nel settore dell’informazione e comunicazione.
Da ultimo, il clima di fiducia nella Grande Distribuzione cala in modo netto (mentre sale leggermente nel piccolo commercio).
NOTA: Dal 2012 abbiamo deciso di inserire un indicatore per aiutare le imprese del noleggio a valutare la situazione attuale del settore. Si tratta di un indice costruito come media ponderata di dati forniti dall’Istat sul clima di fiducia delle imprese italiane per i quattro settori principali di clientela dei noleggiatori italiani B2B, ossia (in ordine di importanza):
- imprese di costruzione;
- imprese industriali;
- imprese della Grande Distribuzione;
- imprese di servizi.
L’indice si basa su questa logica: maggiore è la fiducia (ossia il livello di ottimismo per la situazione attuale e futura della propria azienda e del proprio settore) dei clienti del noleggio, maggiore è e sarà la loro necessità di beni e servizi, sia da acquistare che da noleggiare, per soddisfare le esigenze di un’attività aziendale in crescita attuale o prevista. Al contrario, se le prospettive per i clienti del noleggio sono grigie, si tratta di un brutto segnale anche per i noleggiatori stessi.