Prosegue molto bene il 2017 per quanto riguarda il sentiment dei principali segmenti di clientela dei noleggiatori. Ad Aprile 2017 il sentiment dei clienti del noleggio balza infatti di tre punti percentuali, portandosi sui livelli massimi mai registrati dal 2006, anno di partenza della serie storica: l’indice, che ogni mese Rental Blog calcola sulla base dei dati Istat, sale da 116 a 119.
Nello stesso periodo, anche il sentiment generale delle imprese italiane calcolato dall’Istat è salito in modo deciso, passando da 105,1 a 107,4. Venendo ai singoli segmenti che compongono l’indice, il clima di fiducia sale in modo più o meno sensibile in tutti e quattro segmenti che lo compongono. Anche il clima di fiducia dei consumatori è salito, per il quarto mese consecutivo, rendendo così quello di Aprile un mese da incorniciare.
Il clima di fiducia delle imprese industriali sale leggermente, passando da 107,2 a 107,9. Migliorano lievemente i giudizi sugli ordini e le attese di produzione, mentre si registra un decumulo delle scorte di magazzino, che indica un incremento relativo della domanda oltre a quanto l’offerta attuale è in grado di fornire. Questo miglioramento della fiducia nel comparto produttivo anche in questo mese è confermato da quello registrato anche dalle indagini sull’indice PMI in Italia e in Europa.
Migliora inoltre il sentiment delle imprese delle costruzioni. Secondo l’Istat l’indice del clima di fiducia per queste aziende compie un balzo significativo, passando da 123,3 a 128,0; migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione sia le attese sull’occupazione. L’indice aumenta in tutti e tre i settori che compongono l’edilizia, mentre le attese sull’occupazione sono in aumento solo nel settore relativo ai lavori di costruzione specializzati.
Un’ottima notizia arriva inoltre dal fatto che il numero di imprese che dichiarano la presenza di ostacoli rilevanti alla loro attività di costruzione è sceso per il terzo mese di fila, arrivando al 57,9%. Resta sostanzialmente invariato il numero di mesi di attività mediamente assicurata per le imprese: l’indice è pari, questo trimestre, a 9,9 mesi (era 10 nella rilevazione precedente). Anche se ci si poteva attendere un aumento che confermasse la ripresa di inizio anno, il dato è comunque positivo perché denota una sostanziale tenuta di questo indicatore: non sono ancora infrante le speranze che ci possa essere una ripresa con il passare dell’anno.
Nel settore dei servizi di mercato l’indice del clima di fiducia delle imprese sale da 106,4 a 107,8: tra le componenti dell’indice, migliorano le attese sugli ordini, mentre i relativi giudizi rimangono stabili. Le aspettative sull’andamento dell’economia restano stabili. Nel dettaglio settoriale, il clima di fiducia sale nel segmento del trasporto e magazzinaggio e in quello dell’informazione e comunicazione, mentre scende in quello dei servizi turistici, e nei servizi alle imprese (in cui in generale rientrano anche le imprese del noleggio B2B).
Il clima di fiducia sale, infine, anche nel commercio al dettaglio. Esso migliora sia nella Grande Distribuzione che nel piccolo dettaglio tradizionale.
NOTA: Dal 2012 abbiamo deciso di inserire un indicatore per aiutare le imprese del noleggio a valutare la situazione attuale del settore. Si tratta di un indice costruito come media ponderata di dati forniti dall’Istat sul clima di fiducia delle imprese italiane per i quattro settori principali di clientela dei noleggiatori italiani B2B, ossia (in ordine di importanza):
- imprese di costruzione;
- imprese industriali;
- imprese della Grande Distribuzione;
- imprese di servizi.
L’indice si basa su questa logica: maggiore è la fiducia (ossia il livello di ottimismo per la situazione attuale e futura della propria azienda e del proprio settore) dei clienti del noleggio, maggiore è e sarà la loro necessità di beni e servizi, sia da acquistare che da noleggiare, per soddisfare le esigenze di un’attività aziendale in crescita attuale o prevista. Al contrario, se le prospettive per i clienti del noleggio sono grigie, si tratta di un brutto segnale anche per i noleggiatori stessi.