Secondo Eurostat, la produzione nelle costruzioni in Europa ad Aprile 2012 è scesa del 5,1% rispetto a dodici mesi prima, registrando il quarto mese di fila di riduzione.
I cali più forti si sono registrati in Italia e Slovacchia (-15,1%), seguiti da Spagna (-14,6%), Portogallo (-14,3%) e Slovenia (-14,1%).
Alcuni giorni fa la società di consulenza Euroconstruct ha inoltre ridotto in modo sostanziale le stime sulla produzione nelle costruzioni a livello europeo, in seguito alla crisi finanziaria e ai rischi di contagio nel Vecchio Continente: da -0,3% a -2,1% per il 2012, e da +1,8% a -0,4 nel 2013.
Sempre secondo Euroconstruct il settore dell’ingegneria civile sarà il peggiore per i prossimi tre anni, con una riduzione media di -1,4%, evidentemente influenzata dalle politiche di austerity promosse a livello continentale. Le costruzioni non residenziali vedranno una riduzione media dello 0,4% e quelle residenziali una crescita dello 0,9%.
Solo due paesi, Danimarca e Norvegia, dovrebbero registrare una crescita superiore al 2% da qui al 2014, mentre gli altri principali paesi del Nord Europa vedranno una crescita più contenuta, compresa tra 0% e 2%. L’Italia è nel gruppo di cinque paesi che vedranno una riduzione tra 0% e -3%, insieme a Belgio, Finlandia, Repubblica Ceca e Olanda. Spagna Portogallo e Irlanda continueranno invece a registrare una profonda recessione, con cali fino a -21% da qui al 2014.
Una flessione che può arrivare fino a -3% è una notizia pessima, soprattutto se sommata all’andamento che il settore ha avuto negli ultimi 5 anni. Tuttavia il dato di Euroconstruct non tiene conto probabilmente della spinta delle politiche pubbliche di stimolo all’economia (ad esempio i Project Bond che dovrebbero essere rilanciati a livello europeo).
Secondo l’ANCE, infatti, nel 2013 gli investimenti in costruzioni dovrebbero arrestare la loro caduta (+0,1% in termini reali rispetto al 2012). Ci sono infatti investimenti attivabili da subito per effetto del cosiddetto Decreto Sviluppo, principalmente per effetto delle detrazioni per interventi di ristrutturazione ed efficentamento energetico, che potrebbero valere fino a un miliardo e mezzo di euro.
Sempre secondo l’Ance, per gli investimenti in abitazioni è previsto un incremento dell’1,7% per effetto di un aumento degli interventi di riqualificazione, che più che compensa l’ulteriore flessione delle nuove costruzioni. Gli investimenti in nuove abitazioni mostrano infatti un calo dello 0,5% in quantità anche per il 2013.
La mia esperienza pluridecennale di operatore nell’edilizia, di ex Amministratore pubblico: considero questa situazione dell’edilizia il frutto dell’insaziabile uso finanziario di questo settore; lo fanno gli imprenditori con speculazioni sfrenate, lo fanno i Comuni per finanziarsi le spese anche correnti, lo fa lo Stato per finanziare il suo bilancio con condoni, agevolazioni(vedi le varie Tremonti)e oneri.L’edilizia è una risorsa finita e quindi va “programmata”, cosa che per le motivazioni di cui sopra nessuno fa più con ragione di contenuto ma come ho detto è stata fatta solo per scopi finanziari, ecco la Caporetto di questo settore. E’ indispensabile ritornare alla programmazione più completa, per la ristrutturazione e riqualificazione dell’esistente, per il miglioramento qualitativo sia dei fabbricati che del territorio. Serve aprire un canale di pianificazione e di raccolta del fabbisogno per fare solo quello che serve e devono operare solo i migliori che pensano all’edilizia come vita professionale futura e non un settore speculativo e finanziario.
L’ edilizia residenziale è morta, le altre.. quella pubblica.. civile.. strumentale.. morte pure loro e per moltissimi anni ancora. Chi pensa il contrario o spera che il cosiddetto Decreto Sviluppo, che queste brave personcine che sono arbitrariamente al Governo possa dare un qualsiasi impulso al settore delle costruzioni.. si sbaglia e di grosso! E’ morto tutto e moriremo tutti anche noi che in un qualche modo direttamente o indirettamente ci lavoriamo… V.Tavanti
Condivido quanto scritto dal Sig. R. Onofri…. V. Tavanti