Abbiamo già trattato alcune volte su questo blog il tema della scrittura di contenuti che massimizzino la probabilità di ottenere le cosiddette “conversioni“, ossia il passaggio dall’essere semplici visitatori a diventare persone interessate all’offerta di prodotti o servizi.
Quello che tuttavia non abbiamo mai affrontato insieme è come scrivere le proprie pagine e quale stile adottare per ottenere i risultati migliori.
Tutto parte dall’analisi dei modi con cui i visitatori dei siti web leggono le informazioni, ossia:
- in poco tempo e con obiettivi ben precisi;
- scartando più o meno rapidamente i contenuti di scarso valore o troppo promozionali;
- leggendo non parola per parola, ma velocemente, quasi scansionando i contenuti, soffermandosi solo sulle parole o le frasi che attirano la loro attenzione.
Scrivere per questo tipo di pubblico richiede di adattarsi alle sue caratteristiche, e per farlo ci si può concentrare su tre aspetti: struttura, tono e forma.
Struttura
Esiste un modo utile per strutturare il contenuto di una pagina web, e viene chiamato “piramide inversa”. Si tratta di esprimere per prima cosa il concetto fondamentale, quello più importante, e di supportare questo elemento con altri concetti, eventualmente scrivendoli in altre sottopagine.
In questo modo chi è esperto del tema che trattate può leggere solo le parti importanti, ed entrare nel merito solo degli aspetti che desidera o ha bisogno di approfondire. Poiché in ogni caso la maggior parte dei lettori non va molto a fondo, massimizzerete le probabilità che leggano quello che voi volete che sappiano. Questo vi aiuterà anche a mantenere corte le pagine, il che è importante perché sono quelle corte a essere lette di più e a restare maggiormente impresse.
Altri element da prendere in considerazione sono:
- usate titoli chiari e ben visibili, per far capire perché ogni pagina è importante;
- assicuratevi di trattare un solo concetto per paragrafo;
- seguite il principio della piramide inversa anche quando create elenchi puntati: mettete i concetti più importanti per primi.
Tono
Per prima cosa, evitate il tono troppo markettaro e promozionale, cioè quello tipico di molte brochure e materiali di marketing, pieno di vanterie e informazioni poco sostanziate dai fatti. Ormai chiunque può capire da lontano quando una brochure è piena di roba di scarso valore, ma quando uno se ne accorge è troppo tardi, e ha perso tempo per leggerla.
Per fare questo, occorre:
- evitare il più possibile gli aggettivi, specialmente quelli roboanti;
- fornire informazioni oggettive;
- focalizzarsi sui bisogni dei lettori.
Inoltre, il vostro tono dovrebbe avere queste altre caratteristiche:
- riferito alle attività da svolgere, in funzione e nell’ordine in cui i lettori ne hanno bisogno;
- preciso, senza lasciarsi andare a giochi di parole, metafore troppo ardite o a uno stile troppo colloquiale;
- conciso, perché la brevità facilita la comprensione delle informazioni e il loro ricordo, riducendo peraltro il rischio che chi legge… si annoi e se ne vada.
Forma
Tenete presente che, come detto prima, i lettori tendono a fare la scansione della pagina e non a leggere tutto. Quindi, ecco alcuni accorgimenti a proposito della forma da utilizzare.
Utilizzate frasi brevi: non vi preoccupate della correttezza grammaticale a tutti i costi, l’importante è essere chiari.
Evidenziate i punti importanti, non intere frasi, ma solo i concetti chiave.
Usate titoli e sottotitoli chiari e ben visibili, su non più di due livelli.
Utilizzate i verbi in forma attiva e non passiva; sfruttate se possibile gli elenchi puntati invece di soli paragrafi discorsivi. Gli elenchi dovrebbero contenere da tre a sette elementi, perché elenchi troppo lunghi sono difficili da memorizzare.
In questo modo il vostro stile di scrittura non sarà di ostacolo alla comprensione dei vostri messaggi, ma anzi contribuirà a facilitare la loro lettura, ad aumentare la quantità di informazioni ricordate e, in ultimo, la soddisfazione dei vostri lettori.