Il mondo delle costruzioni mostra più di qualche crepa: le imprese, già indebitate oltre misura, non hanno ordini in portafoglio e così tutta la filiera si veste a lutto per la tradizionale kermesse di metà ottobre a Bologna. Qualcuno mostra uno sfarzo un po’ fuori luogo, forse programmato con troppo anticipo: le vendite delle macchine sono calate di ben oltre il 20% e per il prossimo anno sarà anche peggio.
Nei padiglioni riservati ai produttori di macchine e attrezzature per le costruzioni spunta ovunque una parola magica: noleggio. “Offerte anche a noleggio”, “Disponibili a noleggio”, “Noleggiale da noi”. La cosa non stupisce: chi ha puntato solo sulle vendite oggi ha già piegato le ginocchia e il noleggio rappresenta una concreta modalità di tenere in caldo i propri clienti, generando un vitale cash flow. Ma noleggiatori non ci si improvvisa: bisogna aver improntato una efficiente struttura di servizio, che funziona come business unit al pari degli altri tre pilastri (vendita, ricambi, usato).
Curioso vedere però che alcuni importanti noleggiatori hanno organizzato il proprio stand quasi esclusivamente per vendere macchine usate del proprio parco attivo (in un pao di casi, sembra addirittura che l’azienda stessa sia in vendita). Curioso, di contro, veder circolare in questi stand molti costruttori, ancora convinti che il noleggiatore rappresenti lo sbocco ideale per uscire da questa pericolosa asfissia finanziaria. Una società spagnola ha messo in circolazione una lista di macchine usate a prezzi veramente stracciati.
Un dato è certo: tutti si lamentano puntando il dito sui concorrenti, rei di aver abbassato drasticamente i canoni per perseguire una mera politica di presidio di mercato. Ma poi, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Abbassare i canoni è possibile, purchè si sia capaci di comprare molto bene e si mostri efficienza nell’erogazione dei propri servizi, senza far danno al cliente (ora più che mai prezioso).
Un altro dato è certo: molti noleggiatori improvvisati stanno abbandonando la nave: un atteggiamento tipico, che non può che fare bene al settore. Purtroppo questa gente è stata allettata per anni con promesse (sostenute da pseudo indagini) di lauti guadagni e crescite a doppia cifra e adesso torna a fare il proprio mestiere (lattoniere, elettricista, giardiniere, concessionario…).
A proposito, quanto crescerà il valore economico medio del noleggio nel 2008? Sentendo gli operatori tra il 4 e l’8% al massimo. Il resto sono tutte balle!