Lanciato a settembre dal Ministero del Lavoro, in collaborazione con l’Ente nazionale microcredito (ENM), il progetto Riparti da te mette a disposizione agevolazioni e prestiti per le donne che vogliono mettersi in proprio. Di fronte alla crisi e alle restrizioni del credito tradizionale il microcredito in Italia sta crescendo a ritmi esponenziali, basta pensare che dal 2010 al 2012 è cresciuto del 250%.
Spesso si tratta di cifre modeste ma utili per far partire una start up o un progetto imprenditoriale. Inoltre, il microcredito a differenza dei prestiti bancari, può essere concesso senza garanzie reali come le ipoteche. La mancanza di un capitale iniziale è, infatti, spesso motivo di rifiuto di finanziamento da parte degli istituti di credito, ma non preclude l’accesso al microcredito.
Sono disponibili finanziamenti da 10 a 25mila euro, sul sito sono disponibili tutte le informazioni per effettuare la richiesta nonché l’elenco di tutti gli enti erogatori presenti sul territorio. Una volta individuato l’ufficio più vicino, l’imprenditrice, o aspirante tale, deve preparare un business plan della sua idea imprenditoriale.
Per i prossimi mesi, l’Ente nazionale microcredito in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Roma, sta studiando un nuovo progetto basato su un fondo di garanzia con capitali propri, risparmiati da altre voci di bilancio, che possa permettere di finanziare nuove imprese nella regione Lazio. Un’ulteriore opportunità per chi volesse mettersi in proprio ma non riesce a reperire i fondi necessari.
Siamo assolutamente felici che le Donne italiane possano eventualmente attingere al Microcredito. Il fatto che sia cresciuto in misura esponenziale non fa altro che confermare la nostra emarginazione dai Paesi economicamente evoluti accomunandoci oramai, a quelli emergenti, dove spesso il Microcredito è l’unica possibilità di sopravvivenza. La verità è che il suo articolo conferma che la nostra corrotta, ingorda e incapace classe politica, ci ha portato ad essere il Primo Paese del TERZO MONDO! Li ringraziamo infinitamente.