Rental Tracker: il risveglio del Sud Europa?

La rivista International Rental News ha recentemente pubblicato i risultati della nuova indagine trimestrale Rental Tracker, condotta in collaborazione con l’ERA. I dati del secondo trimestre 2015 mostrano nel complesso un raffreddamento dell’ottimismo manifestato tre mesi prima (anche se con indici sempre positivi), e soprattutto un ribilanciamento tra i noleggiatori nordici (meno ottimisti) e quelli mediterranei (più fiduciosi).

Nel complesso, la situazione attuale per le aziende europee è rimasta più o meno invariata, con un saldo positivo pari a +17,5%. Il confronto con un anno prima va molto meglio: qui il saldo è passato da +15% a +29%. Le previsioni per i prossimi dodici mesi vedono un saldo in discesa (da +52% di tre mesi fa a +41%) ma comunque sempre molto ottimista.

Per quanto riguarda gli altri indicatori, va molto bene l’occupazione, dove nel complesso il numero di aziende che intende assumere dipendenti supera del 35% quello delle imprese che licenzieranno (era +22% in primavera).

In generale, uno degli indicatori più interessanti è la time utilisation: qui il saldo è estremamente positivo, e pari a +57%. Il numero di aziende che vedono salire la propria time utilisation è balzato dal 34% al 64%.

Questo ottimismo si è poi trasferito sul fronte degli investimenti, dove la percentuale di aziende che aumenteranno gli acquisti di macchine è passato a 35% a 47%, e quella delle aziende che li ridurranno è scesa da 22% a 16% (di conseguenza il saldo è migliorato da +13% a marzo a +31% a giugno).

Venendo alle singole nazioni, come detto quelle del Nord Europa hanno visto raffreddarsi il proprio ottimismo. In termini di situazione attuale, il saldo per questi paesi è più o meno nullo. Gli altri indicatori, pur positivi, sono scesi dai picchi indubbiamente elevatissimi di tre mesi prima.

Ad esempio la Germania, locomotiva d’Europa, nel campo del noleggio ha registrato diversi indici in calo (situazione attuale, prospettive future, occupazione e investimenti nelle flotte), in alcuni casi in modo sensibile.

Ma se le imprese del Nord Europa hanno visto raffreddarsi il proprio entusiasmo, nel Sud le cose vanno decisamente meglio che nei tre mesi precedenti. Questo vale in primo luogo per la Spagna, dove i saldi sulla situazione attuale e quella rispetto all’anno prima sono estremamente positivi (superiori a +75% per capirci), ma anche le attese su investimenti e occupazione sono molto elevati.

Anche il mercato italiano gode di un ottimismo che non si vedeva da molto tempo. Dopo svariati trimestri di pessimismo, i noleggiatori italiani per la prima volta presentano saldi superiori alla media europea sul fronte della situazione attuale, della time utilisation e delle intenzioni di assunzione. Metà degli intervistati del nostro Paese ha detto di voler assumere qualcuno nei prossimi tre mesi, mentre nessuno lo aveva dichiarato tre mesi prima.

Anche in Francia, che pure resta molto pessimista in generale rispetto alla media europea, qualche indicatore è migliorato rispetto a tre mesi prima.

Uno dei mercati più dinamici in tutte le stagioni resta quello inglese: nonostante le difficoltà di alcuni leader, e il calo di alcuni indicatori, i saldi del sentiment inglese restano positivi, con l’89% delle aziende che registra un aumento della time utilisation e metà delle aziende che cerca di accrescere le proprie flotte a noleggio nei prossimi dodici mesi.

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