Se utilizzate un servizio email come Gmail oppure Hotmail, salvate le vostre foto su Flickr, caricate video su YouTube o usate un servizio di backup dei vostri dati più importanti come Dropbox, non avete bisogno di inviti: siete già sulla “nuvola” a tutti gli effetti.
I servizi legati al cloud computing sono stati protagonisti negli ultimi anni di un vero e proprio boom, guidato dalla sempre maggiore disponibilità di spazio, potenza di calcolo e velocità di banda. Questi tre elementi sono alla base di una vera e propria rivoluzione. Negli ultimi anni è diventato sempre più facile disporre di computer (PC e server) a prezzo sempre più ridotto, seguendo la famosa legge di Moore, che stabilisce che la potenza di calcolo dei processori, a parità di prezzo, raddoppia ogni due anni circa; è aumentata la disponibilità di spazio a basso costo (il costo di un singolo Gigabyte di spazio è progressivamente sceso); è aumentata, sia pure lentamente, la velocità di connessione media, grazie alla posa di nuove linee di collegamento della rete Internet.
Sommando questi cambiamenti a quelli della tecnologia software, si ottiene la possibilità di usare moltissime soluzioni che prevedono l’uso di dati su server remoti. Apple, ad esempio, sta promuovendo da alcuni mesi la sua tecnologia iCloud che consente di sincronizzare musica, posta, foto, calendari e contatti tra tutti i Mac, iPhone, iPad che installano il sistema operativo più aggiornato. Microsoft ha recentemente lanciato Office365, il sistema che consente, per un canone mensile, di usare online le applicazioni Word, Excel e Powerpoint e altro.
Dropbox è un servizio, gratuito nella sua versione base, che consente di “salvare” nella nuvola i propri file, sincronizzandoli continuamente tra vari dispositivi e condividendoli, se necessario, con chi si vuole. Evernote è uno dei più famosi software per prendere appunti e salvare note che si possono poi consultare online o su tantissimi strumenti (PC, Mac, smartphone, eccetera). Amazon, infine, offre a noleggio spazio e applicazioni ospitate nella grandissima infrastruttura che ha creato inizialmente per gestire il proprio sistema di vendita online.
E questi sono solo alcuni esempi, perché il panorama del cloud computing comprende software ERP, sistemi CRM, gestionali, software per la gestione dei processi, siti per la condivisione di foto e video, e molto altro.
Il cloud computing per il noleggio
In questo speciale, composto da altri 3 articoli oltre a questo, parleremo del cloud computing, e in particolare di quali sono i potenziali benefici di questi sistemi, di quali sono i prerequisiti necessari in un’azienda di noleggio per poterli adottare (come vedremo, si tratta di requisiti in buona parte meno stringenti di quelli legati ai sistemi tradizionali), e di quali sono i potenziali rischi di un sistema di questo tipo.
La logica alla base di questo passaggio di addice particolarmente alle imprese del noleggio. Il principio alla base del cloud computing è infatti la possibilità di disporre di un servizio nei propri tempi e modi preferiti, sfruttando la presenza di un fornitore che si preoccupa di tutto quello che serve per mettermelo a disposizione, e che interviene in caso di problemi. La logica appunto alla base del noleggio.