La scorsa settimana abbiamo intrapreso un viaggio “tra le nuvole”: abbiamo iniziato cioè a occuparci del cloud computing, e di come il trasferimento di servizi e funzioni IT (ad esempio CRM, ERP, email, ma anche documenti e fogli di calcolo) su server e sistemi dedicati, ma non presenti fisicamente in azienda, possa interessare le aziende di noleggio. In questo articolo proseguiamo il nostro viaggio, parlando dei benefici di queste soluzioni informatiche.
I benefici del passaggio al cloud computing, come per il noleggio in generale, possono essere distinti tra quelli economico-finanziari e quelli operativi. Partiamo proprio da questi ultimi.
I benefici operativi
Il primo e forse più ovvio beneficio del passaggio al cloud computing deriva dall’affidamento a operatori professionali, che gestiscono ogni aspetto dell’infrastruttura hardware e software. Questi operatori si occupano di mantenere il sistema in funzione e intervengono se si verifica qualche problema, lasciando così al cliente più tempo da dedicare alla propria attività.
Questo inoltre significa che nelle piccole aziende si elimina la necessità di avere personale dedicato espressamente ai sistemi informativi: si tratta di un vantaggio non da poco, soprattutto in quelle realtà in cui chi si occupa di IT è anche a contatto con il cliente, e quindi “ruba” tempo utile per il servizio o la vendita. Nelle grandi aziende, invece, passare al cloud computing consente di ridurre lo staff IT, o di farlo lavorare a tempo pieno su compiti specifici e meno sulla gestione dei problemi.
Il cloud computing è poi più flessibile nel suo adattarsi alle esigenze, sia dimensionali che di servizi che l’azienda vuole adottare: ci sono noleggiatori che usano il cloud computing solo per poche attività, e altre (anche se ancora poche), che hanno invece trasferito sulla nuvola praticamente tutti i software e i sistemi di cui hanno bisogno.
Un altro vantaggio deriva dalla facilità e rapidità di aggiornamento. Nel momento in cui viene rilasciata una nuova versione di qualche software o sistema, o nel momento in cui si rende necessario un cambio di infrastruttura hardware, tutto l’onere dell’aggiornamento ricade sul fornitore, e non sul cliente. Questo fa sì, tra l’altro, che alcune aziende che offrono servizi IT nella “nuvola”, siano in grado di aggiornarli molto più rapidamente di quanto non avviene per chi ha acquistato gli stessi software nel modo tradizionale.
Da ultimo, ci sono alcuni benefici derivanti dalla possibilità di distribuire specifiche applicazioni a tutta l’azienda in modo rapido. Il noleggiatore tedesco Zeppelin, ad esempio, usa un software online chiamato CrowdWorx per raccogliere tutte le stime dei propri addetti sull’andamento futuro delle vendite e gli indici di time utilisation delle macchine.In questo modo l’azienda raccoglie dati molto importanti e aumenta i livelli di partecipazione dei dipendenti alle decisioni.
I benefici finanziari
Dal punto di vista finanziario, il cloud computing offre la possibilità di avere un canone unico, che comprende tutti i costi di acquisto e gestione dell’hardware e del software, generalmente anche comprensivo di aggiornamenti. Oltre a ripartire il costo dei sistemi su un arco di tempo più lungo, il sistema è anche molto più flessibile.
Se il canone è calcolato in base al numero di utenti, nel malaugurato caso in cui ci dovesse essere una riduzione del numero di dipendenti in un periodo di crisi, anche i contratti di servizio possono prevedere una riduzione dei costi. l costo di acquisto di un server, invece, non cambia se a usarlo sono in 10 o in 15 addetti. E se si sono acquistate 15 licenze di software per 15 postazioni, non possono essere rimborsate se 5 non servono più.
Al contrario, in caso di sviluppo dell’attività, i costi aumentano proporzionalmente alla crescita dell’azienda, e non “a gradini”.
Dal punto di vista finanziario, poi, ci sono alcuni vantaggi nascosti: alcune aziende che hanno sostituito sistemi proprietari installati “in casa” con il cloud computing, hanno registrato riduzioni della bolletta elettrica anche notevoli: non avendo più server, non dovevano più pagare per l’energia loro e dei sistemi di condizionamento necessari per raffreddarli.