L’IPAF ha recentemente pubblicato il suo rapporto 2014 sul mercato del noleggio di mezzi di sollevamento.
Secondo il rapporto, il mercato USA del noleggio di questi mezzi ha compiuto un forte rimbalzo nel 2013, con una crescita di circa il 10%. La crescita è anche superiore a quanto previsto nell’edizione precedente del rapporto, e anche i tassi di utilizzo e i canoni sono saliti. La flotta complessiva di mezzi di sollevamento negli USA è cresciuta di una percentuale compresa tra il 5 e il 10%, ed è ormai tornata ai livelli pre-crisi. Per il 2014 e il 2015 si prevedono tassi di crescita simili.
I noleggiatori americani hanno tuttavia cambiato le proprie strategie di mercato rispetto al periodo antecedente alla recessione. La quota di attività legata al settore delle costruzioni è infatti diminuita, sostituita da quella nei settori industriali, della manutenzione, delle utility e del tempo libero. I noleggiatori USA si sono cioè adattati alla crisi del settore delle costruzioni, cercando sbocchi alternativi in altri.
In Europa invece il mercato nel complesso è stabile, ma con situazioni molto differenti da paese a paese. Alcuni hanno infatti registrato una buona crescita dei ricavi (intorno al 5%), come Germania, Norvegia, Svezia e Regno Unito. In quest’ultimo, in particolare, le flotte sembrano essere tornate come negli USA ai livelli pre-crisi. In altri, come Danimarca e Francia, il mercato è rimasto stabile o si è leggermente contratto. In Finlandia, Italia e Olanda è invece sceso in modo sensibile, e ancora di più in Spagna, portando con sé una riduzione delle flotte e dei canoni praticati.
Anche nel Vecchio Continente in generale si registra un trend verso la ricerca di segmenti di clientela diversi da quelli delle costruzioni. Anche per questo per il 2014 ci si attende una crescita del mercato del noleggio di piattaforme aeree in Europa, ma la situazione nei vari paesi continuerà a essere contrastata. Germania e Regno Unito continueranno a guidare la classifica, mentre per la Spagna e per il nostro Paese l’unica cosa in cui si può sperare è una stabilizzazione del mercato.