In home page si definiscono ambiziosamente il “primo portale del noleggio in Italia rivolto anche ai privati”, giocandosi il primato dello sbarco in rete sul filo di lana con LocLoc. Più precisamente Ozizu (www.ozizu.it) online dal 31 maggio, è il primo marketplace che consentirà alle aziende e ai privati di affittare/noleggiare beni e competenze in Italia (quindi non solo prodotti ma anche abilità professionali, dal falegname al Dj). “E’ nato perché siamo convinti che utilizzando gli strumenti giusti sia possibile migliorare non soltanto la propria condizione, ma anche quella della società globale” ci dice Massimiliano Terzo, uno dei 3 soci fondatori della società palermitana che ha concepito e sviluppato il portale. Alla base, dice Terzo, una sensibilità sociale crescente che sta spingendo sempre più persone verso comportamenti di “consumo collaborativo”.
Il nuovo marketplace è una sorta di Tripadvisor e Ebay del noleggio, che consente a chiunque di fare proprio il concetto, più ecologico e improntato al risparmio critico, di riuso dei beni. “Noleggiare significa non soltanto evitare un acquisto, ma anche massimizzare l’utilità di un bene già acquistato (da noi, se siamo noi a metterlo a disposizione per il noleggio; da qualcun altro, se siamo noi a noleggiare) – aggiunge Terzo – E poi, abbiamo voluto introdurre la grande novità del noleggio delle competenze: in un periodo in cui è importante sfruttare al meglio tutte le risorse a propria disposizione, ecco un’incredibile occasione in più per guadagnare con le proprie capacità”.
Di sicuro Ozizu è un ulteriore tassello della rivoluzione inarrestabile con cui la Rete sta stravolgendo i vecchi modelli di business e che sicuramente favorirà la diffusione di pratiche improntate al riutilizzo, incentivandole grazie al ritorno economico sia per chi mette a noleggio (che ottiene un guadagno da attrezzi poco utilizzati) sia per chi noleggia (che non dovrà sostenere la spesa di acquisto).
Il sistema è stato realizzato all’insegna della sicurezza e dei più alti livelli di usability, per consentirne un utilizzo rapido e intuitivo anche da parte degli utenti meno esperti in ambito web e informatico. I diversi contratti sono stati stipulati tenendo conto delle problematiche rischiose che riguardano alcune tipologie di macchine e attrezzi, già oggetto di recenti norme specifiche, anche se Terzi ci tiene a chiarire che la piattaforme funge solamente da intermediario virtuale. Dietro a Ozizu c’è un gruppo convinto che gli strumenti messi a disposizione dal web possano costituire una risorsa realmente preziosa per una società oggi colpita da forti problemi economici e ambientali ma che, attraverso un utilizzo responsabile e condiviso delle cose, sente anche il bisogno di sentirsi nuovamente Comunità.
Il tempo di comprare a tutti i costi pare davvero finito. Ma gli italiani saranno pronti a compiere questi passi? Noi siamo convinti di sì, e crediamo che queste iniziative potranno favorire anche chi il noleggio continuerà a organizzarlo con serietà professionale e rigore.
Articolo molto interessante che mi ha aperto un vero e proprio mondo di opportunita‘ sui temi del consumo collaborativo e della sostenibilita‘ attraverso questa idea semplice, ma geniale, del noleggio tra privati. Se posso entrare nel merito di Ozizu e di Locloc, beh….il primo e’ operativo solo virtualmente, il secondo sembra macinare utenze, annunci e contratti. Fara‘ la differenza il fatto che Locloc assicura i beni ?! Forse si perche’, sacrosanti i principi della collaborazione, rimane sempre il problema di fidarsi degli altri.