Un quadro generale in lenta ripresa, ma sempre in evoluzione: è ciò che emerge dalla nostra chiacchierata con Oscar Prigione: “C’è molta diffidenza e incertezza per il futuro – ci dice il Responsabile Commerciale di Airo – i noleggiatori, forte traino per i costruttori di piattaforme aeree, tendono a investire meno. Il pessimismo è anche riferito alla minore autonomia finanziaria che ostacola l’acquisto di nuove macchine”. Complice una forte pressione sui prezzi dei canoni, la percezione è quella di un mercato rallentato.
Prigione sottolinea anche il sostanziale incremento del mercato dell’usato rispetto al nuovo. Soprattutto i noleggiatori che si apprestano a iniziare l’attività, tendono a cercare il “risparmio” investendo sull’acquisto di attrezzature anche un po’ datate (pur consapevoli dell’incidenza sulla qualità). Durante le “aste” vengono vendute macchine, principalmente di provenienza straniera, a prezzi decisamente competitivi. “Se al fenomeno aste sommiamo l’incremento del subnoleggio notiamo quanto è forte la concorrenza sul mercato per i costruttori”. E’ però il modo di fare impresa a dover cambiare secondo Prigione: ”Investendo su servizi aggiuntivi efficienti si potrà creare maggiore fidelizzazione. Se, come già accade nel resto d’Europa, anche in Italia si puntasse di più sul concetto di post vendita, rendendosi conto che il costruttore e il noleggiatore dovrebbero andare sempre a braccetto, probabilmente il mercato avrebbe un andamento in più positivo”.
Sempre secondo Prigione, oggi si tende troppo a dare importanza al costo del mezzo e alle agevolazioni finanziarie ad esso legate, rispetto alla reale qualità della macchina e ai servizi di assistenza forniti dal costruttore. Tutto questo va, ovviamente, a discapito dell’utilizzatore finale che vive sulla propria pelle le problematiche derivate da un mercato in cui vengono offerte macchine inadeguate con costi di inefficienza. “Le multinazionali sono in grado di offrire servizi finanziari più interessanti, cosa che i piccoli non possono permettersi – aggiunge –; d’altro canto i piccoli riescono ancora a mantenere viva la relazione con il cliente finale, offrendo sempre sevizi in più e un’assistenza più concreta”.
“In estrema sintesi – conclude – per incrementare la crescita del mercato sono vitali il rapporto umano e i servizi post vendita che le case costruttrici devono garantire al cliente finale, senza dimenticare la forte valenza di una buona trattativa commerciale in tutte le sue fasi e un attento e rapido customer service. Dato che in Europa si parla sempre di più di “servizi”, ci aspettiamo che anche in Italia un numero maggiore di noleggiatori si aprano a questa filosofia”.
Airo, piattaforme su misura
Uno dei punti di forza di AIRO è l’attitudine a ricercare soluzioni vestite su misura dei propri clienti, che soddisfino esigenze specifiche e che possano apportare migliorie e innovazioni ai prodotti. Ne è un esempio quanto accaduto in Grecia presso uno dei clienti storici di Airo, la società Aluminium S.A. con sede a Paralia Distomou – Atene. Nata nel 1960, l’azienda greca è oggi riconosciuta come leader nel settore della produzione di alluminio e possiede diverse piattaforme articolate – per utilizzo in ambienti interni – marchiate AIRO. Di recente, la Aluminium S.A. ha avuto necessità di estenderne l’uso per lavorazioni in esterni, ragione per cui ha richiesto ad AIRO di apportare alcune modifiche al modello VG900 E (oggi denominata V11 E). AIRO ha quindi inviato sul posto un tecnico specializzato affinché fossero valutate le esigenze specifiche del cliente e si progettassero le modifiche alla macchina. Ha così preso forma e sostanza la VG900 E WIND, progettata per utilizzi in esterno, capace di una portata di 200 kg. Il modello così realizzato ha ottenuto la certificazione CE ed è disponibile nella gamma di prodotti AIRO.