Un interessante articolo mette in luce come, secondo diversi studiosi del settore energetico, la produzione di petrolio e dei prodotti ad esso assimilati sia arrivata a un picco produttivo tra il 2007 (secondo alcuni) e il 2008 (secondo altri). L’articolo è elaborato e ricco di riferimenti all’OPEC, agli enti preposti negli Stati Uniti e a livello mondiale (la IEA, International Energy Agency).
L’attuale crisi globale, che si è trasferita dal credito all’economia reale, ha ridotto la domanda; qualche sforzo produttivo in più (soprattutto se alcuni paesi, come l’Iraq o la Nigeria, riuscissero a trovare un po’ di pace) potrebbe accrescere l’offerta; ma questo potrebbe posporre di qualche mese l’inevitabile risultato: una crescita dei prezzi del petrolio, che porta con sè gli effetti che abbiamo visto nel 2008.
Se poi, come si spera, dal 2010 dovesse riprendersi l’economia, la domanda riprenderà a correre, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Alcuni dati dalla Cina (uno dei paesi che finora si è più dato da fare per stimolare l’economia) fanno intendere che una piccola ripresa da loro ci possa già essere: è sempre difficile interpretare i dati provenienti dalla Cina, ma in effetti il prezzo del petrolio è risalito nelle ultime settimane.
Tra l’altro, c’è anche chi sostiene che, per l’impatto della crisi, il prezzo del petrolio tutto sommato sia sceso anche relativamente poco…
Che cosa attendersi, dunque?
Nell’ipotesi che l’economia riparta, o dia segnali positivi, dal 2010, ci si può aspettare una sostanziale stabilità dei prezzi fino all’autunno, poi dall’ultimo trimestre una loro crescita progressiva. Se l’economia ci metterà di più a riprendersi, allora lo scenario si sposterà più avanti. Questo, ovviamente, a parità di tutte le altre condizioni (guerre, assenza di piani seri di sviluppo delle energie rinnovabili, eventi climatici nella norma, eccetera).
Occorre quindi che le aziende del noleggio si attrezzino preventivamente: un primo modo è quello di puntare sul risparmio energetico. Fare ora i primi passi su semplici politiche di risparmio consente di iniziare a godere fin da subito dei benefici, e di essere già pronti quando i prezzi delle materie prime saliranno.
Il risparmio energetico può essere poi potenziato con investimenti più pesanti (ad esempio, l’installazione di pannelli solari), ovviamente dopo averne verificato la fattibilità e la sostenibilità economica.
Terza e ultima fase sarà la riduzione dei consumi attraverso una revisione completa dei processi e adottando strumenti avanzati, come ad esempio sistemi integrati di gestione del parco mezzi per le imprese multifiliale, che consenta di inviare le macchine dalla filiale più vicina, minimizzando così i costi di trasporto.