Si chiama Getaround la nuova app già attiva in alcune tra le principali città statunitensi come San Francisco, Portland, Chicago, Austin e San Diego che permette ai normali proprietari di automobili di mettere a disposizione, a pagamento, la loro auto come mezzo per il car sharing.
Il funzionamento è semplice: l’utente trova la macchina tramite l’ app, la utilizza e la restituisce nel luogo indicato. Il costo è deciso dal proprietario del mezzo e calcolato in base al tempo di utilizzo. Il pagamento avviene tramite smartphone e, a differenza dei normali car sharing, non ci sono quote di iscrizione. Tutte le auto inserite nel database hanno meno di 10 anni sono in regola con assicurazione e controlli e non hanno più di 125mila chilometri. Inoltre, i veicoli associati a Getaround sono equipaggiati con un sistema wireless che, attraverso una connect key inserita direttamente nell’applicazione, sblocca l’auto e apre le porte permettendo di entrare e prendere le chiavi lasciate all’interno del mezzo.
Se si conta che in tutti gli Stati Uniti circolano circa 250 milioni di autovetture che per 22 ore al giorno restano inutilizzate e che ogni auto ferma costa al proprietario circa 8000 dollari l’anno, Getaround è un modo per ammortizzare i costi , dato che si può arrivare a guadagnare anche 800 dollari al mese tramite l’app. E ovviamente anche Getaround guadagna: assicura le auto del network con una commissione del 40% che copre i costi dell’assicurazione e quelli dell’assistenza anche in caso di incidenti garantita 24 ore su 24.
E in Italia? In Italia il nostro Codice della Strada non permette il noleggio tra privati (e purtroppo ho qualche dubbio anche sul carpooling, ma non svegliamo il can che dorme). Noi di guidolibero è da gennaio 2013 che stiamo lavorando per una modifica al CdS, e in particolare dell’art. 84, che è possibile firmare su change.org (http://www.change.org/p/maurizio-lupi-modifica-al-codice-della-strada-per-consentire-il-car-sharing-tra-privati-p2p). Intanto l’app e il sito sono pronti e stiamo raccogliendo molte adesioni. Quanto tempo dovremo aspettare per accedere a servizi che il resto di europa ha da un lustro?