Anche a Milano partirà il servizio di bike sharing. Si chiama BikeMi ed è un progetto del Comune di Milano, realizzato in collaborazione con l’Atm e la società Clear Channel, player mondiale dell’outdoor e detentore di uno dei sistemi internazionali più evoluti per il settore del bike sharing.
Dal 28 novembre in circa 65 stazioni operative (in prossimità delle fermate Atm) sarà possibile noleggiare una delle 800 biciclette gialle per percorrere le principali vie della città, dalle ore 7 alle ore 23. Nel frattempo ci si può registrare via internet o negli Atm Point, compilando una scheda in cui inserire tutti i dati personali e quelli relativi alla carta di credito con cui si intende pagare. Per accedere al bike sharing bisogna avere più di 16 anni.
Sottoscrivendo un abbonamento annuale, si riceverà a casa, entro circa 15 giorni dalla registrazione, la tessera magnetica, le istruzioni sul servizio e le modalità di attivazione. Una volta ricevuto il kit, l’abbonamento deve essere attivato tramite il sito BikeMi, il numero verde o l’Atm point. La tariffa promozionale per chi si abbona entro il 28 febbraio 2009 è di 25 euro.
Da gennaio 2009 si potrà anche sottoscrivere un abbonamento occasionale (settimanale o giornaliero). Per l’abbonamento settimanale serviranno 6 euro, il servizio giornaliero prevederà invece una spesa di 2,50 euro, più le normali tariffe orarie.
I primi 30 minuti di utilizzo sono gratuiti, mentre per ogni frazione di mezzora successiva alla prima (e per un massimo di due ore) si pagheranno 0,50 euro. Se invece si supereranno le due ore di utilizzo si spenderanno 2 euro per ogni ora in più o sua frazione; dopo tre superamenti del limite l’abbonamento verrà annullato.
Il progetto, nato come una forma di disincentivo alla mobilità attraverso auto e motoveicoli inquinanti, si integra con gli altri servizi per la mobilità sostenibile, per spostamenti brevi, sviluppati dal Comune, come il car sharing e il trasporto pubblico a chiamata.
A dicembre, con più di 100 stazioni e un totale di 1300 biciclette, Milano diventerà la terza città europea per dimensione del servizio. Non ci resta che sperare in un contesto strutturale più adeguato, dove una pedalata diventa davvero salutare se non rimane ancorata tra le vie trafficate da tutti gli autoveicoli e sia incoraggiata da un numero crescente di piste ciclabili.
Infatti non siamo per niente sicuri che il Comune poi farà qualcosa per tutelare l’incolumità fisica dei ciclisti…
A oggi non mi pare esistano piste ciclabili in centro o percorsi davvero sicuri.
Grazie