Dopo la recente introduzione dei filmati da 60 secondi, l’ultima novità riguarda i carousel: d’ora in poi, oltre alle immagini, sarà possibile utilizzare anche i video.
Le imprese che intendono avvalersi di questo canale potranno scegliere se utilizzare un mix di foto e video oppure optare per un carousel di soli video o sole foto; nel feed gli utenti vedranno di default il primo video, e se vorranno, potranno passare agli altri con il consueto swipe.
Più di tutti gli altri social network, Instagram basa la sua identità su immagini e foto, interpretando un ruolo di leader nella comunicazione moderna, non solo tra gli utenti privati ma anche tra le imprese che vogliono raggiungere nuovi target attraverso più canali. Il must sarà, più di prima, catturare l’attenzione fin da subito ma con costanza, considerando che ogni video del carousel può durare fino a 60 secondi. Il fattore critico di successo nell’utilizzare Instagram per una comunicazione efficace è di catturare l’attenzione e l’immaginazione del potenziale cliente. La natura immersiva dei video sequenziali permette all’utente di capire subito se il brand o il servizio che stiamo offrendo è in linea con le esigenze e lo stile di vita dell’utente.
Il lancio del nuovo formato video-carousel sta aiutando molte imprese a sviluppare una creatività, in passato inesplorata, per raccontare visivamente la storia di un brand e lanciare nuove tendenze di servizio su Instagram. La rapida ascesa di Snapchat, che ha appena superato Facebook in termini di visualizzazioni video, dimostra un trend in atto che andrebbe considerato per veicolare in modo nuovo e accattivante il business aziendale, ma anche per svecchiare l’immagine del brand allargando i confini della comunicazione tradizionale.
La corsa ai nuovi video-carousel è già iniziata fra i grandi brand del largo consumo. Airbnb, Estée Lauder e McDonald’s, per citarne alcuni, “raccontano” i singoli prodotti visti da vicino. Attendiamo i prossimi. Chi sarà in grado di raccontare una storia “bella da vedere” e facile da ricordare in nome del brand?
Buongiorno, il suo articolo dà interessanti spunti per il business che dovrà essere sempre più innovativo, soprattutto sfruttando una certa tipologia di canali.
Tuttavia faccio fatica personalmente a capire come funziona l’ultimo arrivato Snapchat e soprattutto come potrei usufruirne per una campagna di marketing efficace.
Grazie.
Andrea
Buongiorno Andrea, grazie per la sua domanda.
Snapchat è un’applicazione che permette di scambiare foto e brevi video che vengono cancellati automaticamente al termine della visualizzazione. Dà la possibilità di chattare con i propri amici in tempo reale e di condividere album pubblici di foto e video accessibili da tutti i propri contatti per un periodo di 24 ore.
Al di là dell’attrattività per i giovani (i frequenti utilizzatori non hanno più di 30 anni), possiamo considerarlo come un ulteriore strumento che consente di facilitare il dialogo anche ad utenti non privati. Perché? Perché utilizza una comunicazione veicolata da immagini in tempo reale, parlando un linguaggio più che mai universale.
Basti pensare che è possibile:
– utilizzare sticker per esprimersi in maniera divertente, inviando foto
– effettuare video chiamate e chattare via audio
– girare un video e inviarlo.
– condividere foto, inviandone anche più di una alla volta, modificandole con i filtri Snapchat
– scegliere di visualizzare una “Storia“: una storia è la raccolta di album di foto e video che durano 24 h.
Dal lato delle aziende, queste caratteristiche aumentano le possibilità di mettersi in relazione con i propri utenti, e non solo. Ad esempio, possiamo immaginare un servizio di customer care dotato di tutti questi nuovi strumenti di comunicazione: facili, veloci e di immediato utilizzo. Oppure costruire delle storie di cui avvalersi per una strategia basata sullo storytelling. Ancora, inviare coupon direttamente al cliente, magari utilizzando alcune delle caratteristiche di cui accennavo sopra.
Relazionarsi in questo modo con i propri utenti è significativo e le app di messaggistica sono ottimi strumenti per mettere al centro del proprio business il cliente e non il brand.
Spero di aver dato risposta a suoi dubbi. In caso negativo non esiti a formulare ulteriori domande.
Saluti
Anna Almanza