Sì, dobbiamo riferirlo spinti dalla stessa onestà intellettuale che è alla base di tutto ciò che scriviamo; sarebbe un peccato, infatti, che dopo esserci battuti per la duttilità, la convenienza e la modernità di uno strumento come il noleggio, ci accorgessimo come questo possa riservare sorprese negative capaci di compromettere il lavoro di tanti operatori qualificati e di “supporter” come noi.
E’ successo che l’ACI e altri Automobil Club europei abbiano condotto il terzo eurotest sull’autonoleggio: 60 auto noleggiate per un giorno in 7 località turistiche estive in Italia, Croazia, Grecia, Malta, Portogallo, Spagna e Turchia, il meglio, cioè del turismo mediterraneo, ricercato per il fascino delle sue località e il livello professionale della ricezione.
E’ venuto così alla luce come gli autonoleggi italiani abbiano dimostrato lacune informative (depliant e listini che allettano i turisti con prezzi diversi da quelli finali), contratti assicurativi complessi e poco chiari e costi eccessivi sulle scelte opzionali. Il prezzo giornaliero medio è risultato di 60,53 euro; si va però dai 30 al giorno per una Chevrolet Matiz nell’isola greca di Santorini (la cifra più bassa in assoluto) ai 133,40 per avere una Lancia Ypsilon a Rimini (la più alta). Certo, qualcosa non quadra. Così l’ACI e gli altri Automobil Club si adopereranno a livello europeo per la definizione di contratti standard di facile comprensione, validi per tutti i Paesi, a cominciare proprio dal nostro, la cui forte determinazione turistica non può essere vanificata da una mobilità disorganizzata e costosa.