Il noleggio professionale non è più quello di una volta

Innovazione ed evoluzione del noleggio
Innovazione ed evoluzione del noleggio

Riprendo una delle riflessioni sul noleggio professionale che lo scorso anno ci avevano accompagnato nel realizzare il Rental Business Forum. Per molti noleggiatori (sono parole loro) l’evento ha rappresentato un punto di svolta decisivo verso l’uso della tecnologia.

Come mi capita spesso di affermare nelle aule formative, il noleggio professionale è il mestiere più vecchio del mondo. Non intendiamo offendere nessuno con questo accostamento col “mestiere” che solitamente viene in mente quando qualcuno nomina questa definizione.

La semantica ci dà ragione. “Prendere un bene non di nostra proprietà, godere di un servizio temporaneo, restituire il bene al proprietario e pagare un corrispettivo” è ancora una sintesi perfetta per descrivere l’essenza del noleggio professionale in tutte le sue espressioni.

Sono presenti, infatti, tutti gli elementi costitutivi del noleggio: la non proprietà del bene utilizzato, il godimento di un servizio, la restituzione del bene al proprietario, il pagamento del corrispettivo.

Qualcuno potrebbe malignare che gli ultimi due aspetti oggi sono sempre un po’ traballanti. Ma non è questa la sede per analizzarne le cause e le dinamiche, anche se una soluzione efficace all’appropriazione indebita è stata presentata proprio in occasione del forum.

Il mestiere più vecchio o il più nuovo?

Il primo paradosso è che “il mestiere più vecchio del mondo” – stavolta nel senso del noleggio professionale – si ripresenta periodicamente come attitudine innovativa e post moderna dell’uso delle cose. Funziona così da 2mila anni.

A volte tornano a parlarne perfino i media generalisti quando si accorgono che – guarda un po’ – si può vivere senza essere proprietari di nulla. Semplicemente “prendendo a noleggio ciò che serve, per il periodo che ci serve, restituirlo e pagare un prezzo”. Ci ricordano anche che questo approccio oggi è rivoluzionario e innovativo, ed è destinato a cambiare per sempre il nostro uso delle cose.

In questa insanabile dicotomia tra antico e moderno, perfino il profetico libro ‘L’Era dell’Accesso’ di Jeremy Rifkin rimane sempre attuale, con la sua innata carica profetica. Uscito ormai oltre vent’anni fa, fu il primo vero salto in avanti teorico sul tema. Rifkin si immaginava un futuro imminente senza bisogno della proprietà a tutti i costi. I fatti gli stanno dando ragione.

Farlo in modo nuovo

Soprattutto oggi ci tocca guardare a un futuro nuovo in cui comprendere come si possa far diventare (e farlo bene) il “mestiere più vecchio del mondo”, inteso il noleggio professionale, in modo moderno e innovativo.

Con i clienti di oggi e di domani è già possibile dialogare con loro trasmettendo il concetto che chi adotta il noleggio professionale come scelta consapevole può godere di benefici più che mai tangibili. Lo facciamo su piattaforme sempre più tecnologicamente avanzate tra l’altro. Infatti, il cambiamento più epocale è quello dei vantaggi della digitalizzazione applicata ai prodotti, ai processi e ai servizi, anche al modo di comunicarli.

Non occorre spremersi troppo le meningi per immaginarsi quali siano le rivoluzioni che hanno già modificato in modo eclatante il nostro comportamento in queste ultime due decadi. Sono tutte figlie della tecnologia esponenziale. E quanto il noleggio professionale (insieme alla sharing economy) abbia quasi definitivamente sradicato le nostre vecchie abitudini contadine di attaccamento alla propietà.

Oggi tutto è più liquido e immateriale e ancora di più lo è nel mezzo di questa pandemia che non accenna ad arretrare.

Siamo costretti ad adeguarci, adottando comportamenti inimmaginabili fino a qualche anno fa, come acquistare quasi tutto su internet o servirci di applicazioni sullo smartphone per risolvere numerose necessità quotidiane. Lo facciamo tutti. Si fanno molte cose utilizzando piattaforme digitali che ci fanno guadagnare spazio, tempo e risorse.

Nel mezzo di una ri(e)voluzione

Le nostre vite personali e lavorative sono state colpite da una nuova e diversa rivoluzione che ha accelerato ancora di più questo processo. La tempesta perfetta, con un impatto tale da stravolgere i nostri abituali punti di riferimento e mettere in discussione molte definizioni e molti concetti, come quello della privacy e della democrazia. Facendoci sentire più vulnerabili, inadeguati, dipendenti. Ma allo stesso tempo affidando noi stessi e il nostro lavoro a questi mezzi, ormai assolutamente necessari.

Tutto questo ha modificato radicalmente anche la vita delle imprese e le loro scelte nell’usufruire dei beni di produzione e dei servizi necessari per la crescita. Sono aspetti che dobbiamo conoscere, adottare, dominare, perché l’alternativa è rimanerne travolti, dominati o essere cancellati a nostra volta.

In tutto questo contesto, il noleggio professionale si trova in pole position a patto che il noleggiatore sia capace di cambiare approccio e farlo presto.

Le aziende del settore devono imparare a conoscere bene tutto ciò che le potrà aiutare a guadagnare risorse, a migliorare l’efficienza, a comunicare al meglio analizzando minuziosamente ogni scelta fatta – e persino ogni parola detta e scritta. Non solo per padroneggiare nel futuro, ambizione comunque alla portata di tutti. Ma anche per continuare a esserci, a competere, a crescere.

Senza paura della tecnologia, della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale (purché siano in grado di dimostrare la propria intelligenza prima ancora del loro essere artificiale).

Come noi umani.

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