Il futuro del noleggio è (anche) nel metaverso

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Si fa un gran parlare di metaverso, di questi tempi. 

Molti di voi si saranno imbattuti in questo termine per la prima volta solo qualche mese fa, a fine ottobre per la precisione, in occasione del rebranding in pompa magna della compagnia che fa attualmente capo a Facebook, Instagram e Whatsapp. 

Per l’occasione, il CEO Mark Zuckerberg aveva annunciato per l’azienda la nuova denominazione ‘Meta’, per fare il verso al suo nuovo grande proposito: citando le sue parole, “dare vita al metaverso”.

La notizia era stata rimbalzata e decantata da tutti i principali media,  che l’hanno proposta come la prossima grande rivoluzione digitale. In realtà, l’unica vera novità era l’interesse della suddetta compagnia per questo tipo di tecnologia, ma di fatto ciò che questa notizia ha comportato è stato un nuovo e acceso interesse dell’opinione pubblica per questo tema, che ha portato l’attenzione di tutti su una serie di processi e sviluppi tecnologici che in realtà erano già partiti da molto tempo

Ma che c’entra il noleggio?

Per chi è poco avvezzo a questi argomenti, tutto questo parlare potrà essere sembrato semplicemente l’ennesima fanfara per nerd, o la prossima grande moda per adolescenti dopo Fortnite e Tik Tok. Sicuramente si tratterà di qualcosa di lontano, che non ci riguarda da vicino, figurarsi nel nostro lavoro. Ma questo è potenzialmente quanto di più lontano dal vero ci possa essere, specialmente per il noleggio

Sarà proprio questo il tema del prossimo bootcamp di Rental Academy, intitolato “L’Era del Cybernoleggio”. Insieme ai nostri speaker, infatti, andremo a capire nei dettagli che cos’è veramente il metaverso e come potrà essere utilizzato per fare business nel noleggio. L’appuntamento è fissato al 25 marzo e l’evento, per l’occasione, si terrà proprio all’interno del metaverso. Per scoprire come partecipare vi invito a visitare il sito del bootcamp, dove troverete tutte le info e i dettagli del caso.

Ma intanto, se abbiamo già catturato la vostra attenzione, ecco qualche piccola anticipazione sui contenuti che andremo ad affrontare insieme il 25 marzo. Partendo, ovviamente, dalle basi.

Che cos’è il metaverso?

In un certo senso, quello che oggi definiamo metaverso rappresenta la prossima grande evoluzione di internet. Per descriverne le principali caratteristiche con chiarezza, l’esperto Louis Rosenberg  ha dato la seguente definizione: un metaverso è una simulazione di un mondo persistente – nel senso che continua a esserci e funzionare secondo le sue regole anche quando noi ci disconnettiamo – e immersivo, che può essere esperito in prima persona e simultaneamente da un ampio gruppo di utenti in grado di percepire la reciproca presenza. Può essere interamente virtuale o sovrapporsi al mondo fisico attraverso tecnologie di realtà aumentata. 

Proviamo a fare un paragone con le nostre abitudini attuali. Oggi, navighiamo su internet attraverso link, motori di ricerca e applicazioni. Questi strumenti ci permettono di visitare i siti che ci interessano e di visualizzarli come pagine virtuali all’interno di un ambiente bidimensionale e multimediale. 

Nel metaverso, invece, attraverso l’uso di un avatar possiamo muoverci fisicamente tra gli spazi di un ambiente interamente tridimensionale, interagendo a nostro piacimento con tutti gli elementi che ci circondano. Comprese le persone che, come noi, sono presenti al suo interno.  

E se attualmente ci spostiamo già tra centinaia di piattaforme diverse, ognuna con un login diverso, all’interno del metaverso tutte queste attività saranno connesse tra loro e accessibili attraverso un’unica identità digitale. Idealmente, la loro interconnessione e coesistenza, unita all’esperienza immersiva in prima persona, darà vita ad un multiverso virtuale che trascende la realtà fisica e materiale.

La vita nel metaverso

Sicuramente qualcuno di voi ha già avuto modo di provare uno dei visori per la realtà virtuale attualmente in commercio. Ecco, il concetto è simile, ma nel metaverso sarà portato a uno stadio decisamente più avanzato del suo sviluppo. I visori attuali, infatti, ci permettono di muoverci all’interno di ambienti 3D riempiti di oggetti con cui è possibile avere un’interazione solamente ‘virtuale’, simulata con l’uso di un controller.

Quella verso cui ci stiamo muovendo, invece, è un’interazione più avanzata, dove il ‘layer dati’ si sovrappone alla nostra realtà fisica permettendoci di interagire con gli oggetti virtuali utilizzando le nostre mani. E potremo farlo provando le stesse sensazioni tattili che ci restituiscono gli oggetti reali grazie alle tecnologie XR, oppure, con le tecnologie di realtà aumentata, vedendo gli oggetti virtuali fluttuare davanti a noi con una sovrapposizione tra realtà fisica e realtà digitale.

All’interno di questi ambienti, le possibilità sono infinite. Nei metaversi attualmente attivi, ad esempio, è già possibile dedicarsi ad un ampio ventaglio di attività: girare per città virtuali insieme ad amici e sconosciuti, assistere a concerti, fare shopping tra le boutique di marchi di alta moda e anche acquistare beni immobiliari digitali da utilizzare come meglio si crede (sì, avete capito bene, ma ci torneremo più avanti). 

Alcune delle società più importanti e ricche del mondo stanno già facendo investimenti ingenti per lo sviluppo di queste tecnologie. Man mano che si evolveranno, l’unico limite in questo senso sarà davvero solamente l’immaginazione. 

Il business del metaverso

Tutto questo, naturalmente, non si svolge in una dimensione avulsa dal denaro e dalle leggi di mercato. Fabrizio Gramuglio, nel suo speech dedicato all’argomento in occasione del Rental Business Forum, ha giustamente paragonato la portata di questi sviluppi all’evoluzione dirompente che ha caratterizzato il passaggio dalle botteghe all’e-commerce. 

Secondo molti osservatori, il metaverso potrebbe presto generare una sua unica e specifica economia, paragonabile per dimensioni a quella di una potenza mondiale come gli Stati Uniti. 

Non ci credete? Già adesso, come abbiamo detto, gli utenti si possono muovere all’interno di luoghi virtuali in cui sbizzarrirsi tra numerose attività. Alcuni di questi luoghi sono pubblici, messi a disposizione dalle compagnie proprietarie delle piattaforme per offrire un luogo di ritrovo comune a tutti gli utenti. Altri, invece, sono luoghi virtuali privati, acquistati dagli stessi utenti per avere case e altri immobili virtuali totalmente personali, non replicabili e a propria disposizione.

Secondo l’agenzia di analisi Metametric Solutions, la compravendita di immobili virtuali nelle quattro principali piattaforme del metaverso già attive (Sandbox, Decentraland, Cryptovoxels e Somnium) ha toccato quota 85 milioni di dollari nel solo gennaio 2022, dopo aver chiuso il 2021 raggiungendo un valore complessivo di 500 milioni di dollari.

Ormai lo avrete capito: il metaverso è già, prima di tutto, una gigantesca opportunità di business per tutte le aziende che hanno avuto la lungimiranza di investirci tempo e risorse preziose. Da Microsoft a Adidas, ma anche Epic Games (la compagnia videoludica multi miliardaria che ha fatto le sue fortune con Fortnite), Tencent (enorme multinazionale cinese nel mondo della tecnologia e dell’intrattenimento, anch’essa multi miliardaria), ma anche Gucci (abbiamo parlato di boutique di alta moda, ricordate?). Nomi grossi, certo, ma questo è solo l’inizio.

L’Era del Cybernoleggio

Ben presto il metaverso diventerà una realtà importante anche per le piccole e medie imprese, e le opportunità saranno infinite. Anche per il noleggio. Ma come? Sarà questo il tema del prossimo bootcamp di Rental Academy

Tra gli ospiti ci sarà anche Alberto Massironi, co-founder di Virtual Safety Lab, un’azienda che lavora da anni per mettere la realtà virtuale al servizio delle attività di formazione per la sicurezza sul lavoro. Quello della sua attività, è un ottimo esempio di come queste tecnologie possono essere implementate al servizio di una delle componenti fondamentali dell’attività di noleggio. Vi lasciamo ad un breve video di presentazione che abbiamo preparato in occasione della sua partecipazione all’evento.

Tag dell'articolo: Rental Academy

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