L’ufficio stampa di SaMoTer ha intervistato il direttore dell’associazione, Marco Prosperi, sulle stime di chiusura del 2015 circa il noleggio di macchine e attrezzature edili. Ne emerge un quadro positivo, che indica una leggera ripresa. “Rispetto al tracollo dell’80% delle vendite negli anni peggiori della crisi – spiega Prosperi -, il noleggio ha risentito molto meno, con cali nell’ordine del 10-15%. Nel 2015 registriamo una ripartenza, guidata in particolare dalle aziende del nord Italia che hanno potuto sfruttare i lavori legati ad Expo Milano. Ma segnali positivi arrivano dal centro e dal sud del Paese”.
Le stime nel comparto segnano un valore complessivo in Italia di oltre 1,3 miliardi di euro (qualcosa in più rispetto ai livelli di dieci anni fa, quando si parlava di boom). Attrezzature, ponteggi e gru pesano per 360 milioni; le piattaforme aeree ne fatturano 280, di cui per la verità solo la metà sarebbe da ascrivere al comparto dell’edilizia. Le macchine movimento terra valgono 260 milioni (ma anche in questo caso almeno il 30% riguarderebbe l’industria con un noleggio a lungo termine). Completano le stime, i moduli prefabbricati (100 milioni) e i gruppi elettrogeni (110 milioni).
Assodimi registra un numero di imprese che sembra variato molto rispetto ai dati del 2004, ma è probabile che sia cambiato il metodo di rilevamento. Sono 1.500, Infatti, le imprese che noleggiano macchinari e attrezzature; nel 2015, erano 5.749.
Non è invece cambiato il peso delle prime 50, capaci di generare sempre il 40% del fatturato totale. “Il noleggio è un vero e proprio servizio avanzato alle imprese edili – conclude il direttore – in grado di garantire la tipologia di macchina ideale, a prezzo fisso e con la tecnologia più avanzata disponibile. Senza dimenticare l’attività di consulenza che va dalla gestione della burocrazia fino agli studi di traffico in occasione di lavori in corso e cantieri”.