L’inizio del nuovo anno è sempre il momento ideale per fare bilanci, tirando le fila di quanto successo in quello appena passato per farci un’idea di cosa ci aspetta nei mesi a venire.
Per il mercato del noleggio il 2022 è stato un anno di grande crescita, seppur in misura minore rispetto ai numeri registrati nel 2021 sulla scia dei grandi investimenti del post-pandemia.
Fortunatamente, secondo le stime degli analisti, questa crescita dovrebbe proseguire e incrementarsi ulteriormente nel 2023 grazie ai fondi sbloccati dal PNRR.
Se gli ultimi mesi ci hanno insegnato qualcosa, però, è che ci troviamo in uno scenario troppo incerto per fare previsioni attendibili sul lungo termine, e che a essere decisivo sarà la capacità delle singole aziende di innovarsi e rimanere competitive aldilà dei trend macro-economici che renderanno la situazione più o meno difficile per tutti.
Per fare il punto della situazione sull’andamento e lo stato del mercato italiano del noleggio, abbiamo analizzato la sezione a esso dedicata del Market Report 2022 di European Rental Association.
Investimenti e fatturato crescono di pari passo
Il primo dato saliente è quello relativo ai fatturati, che nel 2022 hanno fatto registrare una crescita del 4,2 per cento, in calo rispetto agli 8,1 del 2021.
Anche nel 2022 il settore construction ha generato una parte maggioritaria della domanda di noleggio, stimata intorno al 70 per cento del totale, confermando la sua grande influenza sul mercato.
Ciò che va sottolineato, in questo senso, è la grossa disparità registrata a livello territoriale nella qualità della domanda, più specializzata e legata a servizi più sofisticati e completi nel nord del Paese.
In modo fisiologico, l’aumento dei fatturati è stato accompagnato da un incremento di dimensioni comparabili degli investimenti nella flotta. Secondo le stime del Market Report di ERA, nel 2022 gli investimenti in nuovi mezzi e attrezzature hanno toccato i 295 milioni di euro, un dato in crescita rispetto ai 275 milioni stimati per il 2021.
Il mercato italiano del noleggio tra ottimismo e incertezza
Il report elenca poi diversi fattori che lasciano pensare a un proseguimento di questa crescita anche per il 2023. In primis, come anticipato, l’arrivo dei fondi stanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
A essi si aggiungono la politica fiscale più flessibile promessa dal nuovo Governo e la sempre maggiore apertura delle imprese italiane nei confronti del noleggio come scelta di business strategica e ricorrente.
Dei segnali positivi che si riflettono anche nel comportamento e nelle aspettative di crescita delle aziende di noleggio, che, come detto prima, stanno rispondendo ampliando la flotta con mezzi più sostenibili e tecnologicamente avanzati.
I fattori di rischio, invece, derivano soprattutto dall’aumento generale dei costi di gestione e dall’incertezza economica generata dall’alta inflazione e dall’elevato debito pubblico.
Il primo fattore, in particolare, potrebbe frenare la porzione di domanda ancora troppo attaccata ai prezzi dei canoni, che per forza di cose sono dovuti aumentare già negli ultimi mesi.
In termini di prospettive future, un altro fattore particolarmente rilevante è quello legato alla composizione del mercato, costituito ancora per la maggior parte da piccole aziende. Secondo i dati riportati nel Market Report, infatti, le aziende di noleggio con meno di 50 dipendenti nel 2022 hanno prodotto il 67% del fatturato totale del mercato.
In questo senso, il trend che è lecito aspettarsi, seppure in un lasso temporale superiore al singolo anno, è il proseguimento delle acquisizioni delle realtà locali da parte dei grandi player del mercato.